PROGRAMMA 2024
PROGRAMMA DELLE ESCURSIONI E DELLE ATTIVITA’ 2024
Il presente programma è suscettibile di modifiche.
Per ogni altra informazione, compresa la distribuzione dei programmi dettagliati delle gite, rivolgersi presso la SEGRETERIA durante il consueto orario di apertura della Sede Sociale.
Si ricorda, inoltre, che i programmi dettagliati delle gite verranno esposti, di volta in volta, anche nella bacheca sociale sita in piazza Marconi.
LEGENDA: DL = dislivello – SV = sviluppo DF = difficoltà – D.E. = Direttore d’Escursione
Gli itinerari potrebbero subire delle variazioni.
14/01 – “GRANIĈARSKA STEZA”, IL SENTIERO DELLE GUARDIE DI CONFINE. (programma)
Carso triestino. Da Malchina a Comarie e rientro a Malchina.
L’escursione percorre la dorsale del Carso sul versante sloveno seguendo i sentieri tracciati dalle Guardie Confinarie per il controllo dei confini verso ovest ossia verso Gorizia. Si parte sempre da Malchina, dopo aver passato il Monte Sambuco, si raggiungono i cippi che delimitano il confine e ci si innesta sulla traccia che è stata percorsa l’altro anno, ma in direzione ovest. Si passa alle pendici del Grižnik e si continua lasciando a sinistra il valico di Medeazza; da qui si scende verso il valico di Comarie. Il rientro avviene per il sentiero 79 o Sentiero “Abramo Schimd” per risalire al Flondar e poi a Medeazza. In questo modo si completa la percorrenza di questo sentiero effettuata a fine 2022. Superato il paese, si continua attraverso l’Hermada verso Ceroglie per ritornare al punto di partenza.
DL: 450 m – SV: 18 km
DF: Turistico / Escursionistico (T/E)
D.E.: AE Maurizio Bertocchi
sab 20/01 – INCONTRO DIDATTICO PRESSO IL MUSEO DI STORIA NATURALE
Faremo un salto indietro nel tempo per conoscere le sale museali dedicate a Ludwig Karl Moser (1845-1918), valente studioso di mineralogia e archeologia, insegnante e disegnatore, ripercorrendo gli avvenimenti succedutisi durante le campagne di scavo nelle grotte carsiche.
Le teche del museo espongono numerosi reperti provenienti dagli scavi, oltre ai suoi preziosi diari manoscritti.
Visiteremo anche la sezione “Quaternario” con approfondimenti sull’Orso delle caverne, propedeutica alla visita della grotta Pocàla di domenica 21 gennaio.
Visita guidata a cura della Dottoressa Deborah Arbulla, Conservatore del museo, e Francesca Mereu.
21/01 – LA CAVERNA POCALA DA AURISINA. (programma)
Con una passeggiata raggiungeremo l’ingresso della caverna scoperta da Ludwig Karl Moser, solitamente chiusa al pubblico per motivi di scavo e di studio, viene aperta su richiesta dei gruppi per scopi didattici; scenderemo e approfondiremo le informazioni sui vari ritrovamenti e sulle numerosissime ossa di Ursus Spelaeus qui rinvenute. Vedremo gli interessanti scavi stratigrafici storici nell’argilla, dai più antichi ai più recenti, che si trovano nella grande sala centrale della caverna ricca anche di concrezioni ipogee.
DL: non rilevante
DF: Turistico/Escursionistico i n ambiente ipogeo (T/E)
Capigita: Francesca Mereu e Dottoressa Deborah Arbulla
04/02 – “CIASPADA”: ESCURSIONE INVERNALE. PASSO AVANZA DA PIERABECH. ALPI CARNICHE (programma)
Dalla località Pierabech (m 1032) al Passo Avanza (m 1740), l’ampia insellatura che separa il monte Chiadenis dal monte
Chiadin. Ciaspolada lungo la comoda carrareccia innevata che risale la Valle del Rio Avanza, partendo da Pierabech, passando per Casera di Casa Vecchia, ottimo punto di sosta anche se chiusa, e raggiungendo la sella Avanza che dà accesso alla Valle del Piave e da cui si può godere di una bella visuale sui monti Peralba, Chiadenis, Lastroni e Franza.
Verrà valutata in loco l’eventuale prosecuzione verso il Rifugio Sorgenti del Piave. Itinerario di andata e ritorno sullo stesso tracciato, con pendenze sempre moderate.
L’incedere su manto nevoso e la stagione invernale rendono necessario idoneo abbigliamento ed attrezzature da neve.
Si raccomandano i ramponcini al seguito, utili in caso di scarso innevamento.
DL: 700 m – SV: 18 km
DF: Escursionistico
D.E.: Stefano Andorno
sab 17 e dom 18/02 – “CIASPOLANDO” TRA ALPI CARNICHE E ALPI GIULIE NELLA FORESTA DI TARVISIO (EAI) (programma)
Weekend con le ciaspole tra Carniche e Giulie. Per il terzo anno consecutivo la base notturna sarà a Valbruna presso il Rifugio Kugy. Le due escursioni sulla neve verranno definite nei giorni antecedenti l’uscita in base all’innevamento presente in quel periodo ed in quelle zone.
Obbligatorio idoneo abbigliamento e attrezzatura da neve.
DF: Escursione in Ambiente Innevato (EAI)
D.E.: Luciano Comelli
03/03 – “CICLOESCURSIONANDO”. OASI AVI-FAUNISTICA E AGRICOLA DI VALLEVECCHIA (CAORLE-VE) (programma)
“PEDALANDO CON EDI “
Doverosa premessa a questa uscita in bicicletta per ricordare con estremo affetto l’amico Edi prematuramente scomparso nel mese di aprile dello scorso anno.
Si deve a lui e alla moglie Fiorella l’idea di pedalare in compagnia e allegria lungo affascinanti percorsi naturalistici fra mare e laguna, lungo argini e tratturi, in mezzo ad una campagna tutta da vivere con i suoi molteplici aspetti rurali e diversamente turistici. Grazie Edi per tutti quei momenti trascorsi assieme con la salsedine di una gradevole brezza sulla fronte sudata per poi finire con il tradizionale brioso convivio di fine giornata. Oggi pedaleremo anche per te ovvero tu con noi, perché sei e sarai sempre nei nostri cuori. L.C.
Da Bibione all’oasi di Vallevecchia e ritorno. Costa veneta – alto Adriatico
Vallevecchia è un’isola che si estende per circa 900 ettari ed è delimitata sui quattro versanti da acque marine, lagunari e fluviali, che contribuiscono a creare ecosistemi di notevole complessità ed interesse ecologico, caratterizzati da una spiaggia naturale, selvaggia e sabbiosa.
Un tempo tutto questo ambito era lagunare e solo dopo le attività di prosciugamento e bonifica delle superfici palustri, eseguite negli anni ’60, questa terra è divenuta isola.
Per raggiungerla si parte da Bibione percorrendo brevemente la pista ciclabile a fianco della strada regionale 74 in direzione San Michele al Tagliamento, per poi girare sulla litoranea che affianca il Canale di Lugugnana e seguire il percorso ciclabile (Ciclovia Adriatica) fino alle località di Terzo Bacino e Prati Nuovi. Si continua seguendo l’argine del Canale dei Lovi fino alla strada Brussa (Ciclovia del Mediterraneo) che conduce all’oasi avifaunistica di Vallevecchia. Rientro a Bibione dal medesimo percorso dell’andata.
DL: non significativo – SV: 53 km
D.E.: Stefano De Monte
17/03 – DA POLA (PULA) A FASANA (FAŽANA) ATTRAVERSO L’EX COMPLESSO MILITARE DI VALLELUNGA E LE FORTEZZE AUSTROUNGARICHE (programma)
Escursione storico-naturalistica. Istria Rossa, Croazia.
Breve visita al paese di Gallesano (Galižana).
Da Pola a Fasana per le aree ex militari di Vallelunga e Monumenti, i complessi fortificati di Munida, Zanchi, Valmaggiore, Monte Grosso e Punta Christo e le località costiere di Puntisela (Puntižela) e Valbandon.
Tutta la zona costiera a nord del golfo di Pola è stata per quasi duecento anni un grande complesso militare, sede di imponenti fortificazioni, caserme, depositi, autorimesse e attracchi sul mare. A partire dalla seconda metà dell’Ottocento, nell’ottica di fare di Pola il principale porto militare dell’Impero Asburgico, furono costruite dall’Austria, sino alla fine della prima guerra mondiale, moltissime strutture ed impianti bellici a difesa del porto. L’attività e la crescita del complesso continuarono, pur in maniera alterna, anche durante l’epoca italiana e proseguì sotto l’amministrazione jugoslava con rinnovato vigore negli anni Settanta ed Ottanta. Solamente alla dissoluzione della federazione, nel 1991, seguì un periodo di decadenza e, poi dal 2003, di completo abbandono da parte delle forze armate croate. Per lungo tempo sono rimasti dimenticati i ruderi dell’architettura militare e solo alla fine del 2020 sono state eseguite le necessarie opere di sminamento che hanno permesso di riaprire al pubblico il tratto di costa Vallelunga-Monumenti- Santa Caterina fino a quel momento interdetto.
La prima parte dell’escursione si svolgerà lungo questo tratto di costa che offre bei scorci panoramici sulla città di Pola e sulla penisola di Musil, in questa zona militare dismessa, passando accanto alle rovine di un villaggio militare, capannoni, caserme, magazzini, torrette d’osservazione, muraglie, moli e pontili, tracce della ferrovia che si perde nel nulla e tante costruzioni nascoste, immerse nella sterpaglia e avvolte dall’edera.
Nella seconda parte faremo visita alle grandi ed impressionanti fortezze e batterie erette tra il 1836 e la fine del XIX secolo dall’Austria (il forte Munida, la batteria costiera Zonchi, la batteria d’artiglieria Valmaggiore, il forte di Monte Grosso e la fortezza di Punta Christo sull’omonima penisola).
Superata la boscosa penisola di Punta Christo, il tratto finale avrà luogo seguendo la bella costa dalla località di Puntisela sino al borgo storico di Fasana.
Viaggio in pullman con cena finale
DL: 250 m – SV: 17 km
DF: Escursionistico (E)
D.E.: Roberto Balbi e Franco Stener
In collaborazione con la Fameia Muiesana
22/03 – SERATA DELLA MONTAGNA
ore 20.30, presso il Teatro Comunale “Giuseppe Verdi” in Via San Giovanni 4 a Muggia.
ESIBIZIONE DEL CORO “SOTTOVOCE” DI TRIESTE. Diretto dalla Maestra Cristina Bressan
“2023: UN ANNO DI IMMAGINI E RICORDI”. Videoproiezione delle immagini più significative delle gite della Sottosezione
sab 6 e dom 7/04 – “VEGLIA 20 ANNI DOPO” (programma)
Isola di Veglia (Otok Krk), Golfo del Quarnaro – Croazia.
Dal Canale di Maltempo al Canale di Mezzo e alla Baia di Bescanuova (Baščanska draga). Da Verbenico a Bescanuova passando per Ponte di Veglia e Bescavecchia.
Dopo le precedenti e recenti esperienze sulle isole di Arbe, Lussino e soprattutto Cherso, ritorniamo a Veglia, esattamente dopo 20 anni, per una due giorni primaverile dalla connotazione turistico-escursionistica.
Sabato:
1) visita alla Grotta Biserujka (Grotta Perla) presso la località di Rùdina. La grotta, illuminata artificialmente, ha una lunghezza di 110 m e presenta una temperatura costante tutto l’anno che va dai 10° ai 13° C. Nota da più di 100 anni, ma resa turistica soltanto ad illuminazione avvenuta.
2) Giro turistico nel villaggio di Vrbnik (Verbenico). Si tratta di un centro medievale posizionato su di un dirupo nella parte orientale dell’isola con splendida vista sul mare e sulla spiaggia sottostante nonché sulla costa. Il paese è composto da ripide vie munite di archi ed è anche ricordato perché fu il centro della lingua glagolitica tenuta in vita da alcuni sacerdoti.
3) Traversata escursionistica da Vrbnik (Verbenico) a Punat (Ponte di Veglia) lungo il Sentiero dei Pellegrini e la Sorgente della Vela Rika (o Suha Ričina), il più lungo e unico fiume permanente dell’isola che forma la vallata di Bescanuova (Baščanska draga).
Pernottamento a Punat all’Hotel Omorika.
Domenica:
1) in Taxi-Boat da Punat (Ponte di Veglia) a Stara Baška (Bescavecchia), solo se le condizioni del mare ce lo permetteranno, altrimenti in pullman fino all’Autokamp (ca. 2 km prima di Stara Baška) e poi a piedi.
2) Traversata escursionistica da Stara Baška a Baška (Bescanuova). Passando per il Passo Vratudih, la dorsale dell’Organ, cioè lungo la parte terminale (o iniziale, dipende dal verso che s’intende dare all’eventuale sua percorrenza) del Sentiero Vaclav Greben (“Vaclavov Grebenski put”) e il Passo Vraca. Il tutto piuttosto impegnativo per il fondo altamente pietroso ma, allo stesso tempo, molto remunerativo per la bellezza paesaggistica a 360°. Interessanti i passaggi per 3 “mrgari” (di cui 2 in uso e quello di Vratudih fuori uso), praticamente degli ovili circondati da muri a secco che insieme prendono la forma di un fiore.
Considerata la necessità di prenotare l’albergo con congruo anticipo e provvedere al versamento della caparra richiestaci, le iscrizioni inizieranno il giorno lunedì 22 gennaio 2024. Il saldo dovrà improrogabilmente essere versato entro giovedì 21 marzo.Mezzi: pullman e barca (con riserva)
DF: Escursionistico/Escursionisti Esperti (E/EE)
D.E.: Luciano Comelli
11/04 – “SCOMPARSI”. BUNKER, POSTAZIONI, TRINCEE E CURIOSITA’ DI TRIESTE 1940-1945
ore 20.00, presso la Sede Sociale.
Panoramica storico-fotografica sulle opere belliche scomparse del secondo conflitto mondiale, da Duino a Muggia passando per Trieste e l’altopiano. Verranno descritti bunker e postazioni a.a. italiane e tedesche, trincee per la popolazione civile nel centro di Trieste non più visibili e tante curiosità, forse, mai documentate prima, con particolare riferimento alla penisola di Muggia.
A cura di Maurizio Bressan (socio del Club Alpinistico Triestino)
21/04 – DORSALE DEL MONTE SANTO E DEL MONTE VODICE (programma)
Monti Vodice (m 651) e Skalnica (Monte Santo, m 681). Prealpi Giulie.
Visita guidata sui luoghi sacri del monte Vodice e del Monte Santo.
Questo è un percorso collinare, con affioramenti calcarei, sui primi contrafforti delle Prealpi Giulie, volto ad assaporare i profumi e le visioni dei primi momenti della primavera. Incontreremo boschi, coltivi e praterie della vicina Slovenia, con la esplorazione delle incredibili penose e numerose vestigia della prima guerra mondiale, inerenti alle battaglie dell’Isonzo.
Possibile anche una visita alla basilica dell’Assunzione della Vergine, già presente dal XIV secolo e più volte danneggiata e ricostruita.
DL: 500 m
DF: Escursionistico (E)
D.E.: g.n. Renzo Ferluga
05/05 – CIRCUITO DEL MONTE OSWALDIBERG (SANT’OSVALDO) (programma)
Nei dintorni di Villaco , Carinzia/Austria.
Dal quartiere di Vassach (m 570) alla vetta con chiesa (m 963) e discesa per St. Ruprecht (San Ruperto/Roberto-m 511).
Il monte di Sant’Osvaldo, con i suoi dintorni, è un’area di svago “fuori porta” per gli abitanti di Villaco, la seconda città della Carinzia. La montagna sorge sul versante settentrionale della città, sulla riva sinistra del fiume Drava, vicino al Lago di Ossiach, presso Treffen. Sotto di essa passa l’omonimo tunnel dell’autostrada dei Tauri, lungo circa 4,3 km. Sul versante meridionale, ricco di boschi, si trova la località di Vassach: la base di partenza classica per raggiungere la vetta. Su tutti i versanti il monte presenta pendenze ripide, ma offre una stupenda vista sui laghi di Ossiach, di Wörth e di Faak, nonché sulle Caravanche e sulle Alpi Giulie.
Il monte venne menzionato per la prima volta nei documenti nel 1784. Alcuni secoli fa un sentiero ripido conduceva alla vetta e alla sua visitata chiesa dedicata al santo, protettore degli innamorati. Per fortuna questo aspetto logistico è stato nel frattempo addolcito, infatti, all’inizio degli anni ’60 del secolo scorso fu costruito un nuovo sentiero per ridurne la pendenza. Nel 1963 la vetta fu fornita anche di una strada asfaltata. La chiesa, in stile gotico, è piuttosto piccola e fu costruita probabilmente nel XV secolo. Oggi le funzioni religiose si svolgono solo in occasioni speciali (Natale, Pasqua).
Nei primi anni del secolo scorso fu costruita anche una torre di osservazione, che fu ristrutturata nel 1985. È possibile salire su di essa, donando un obolo.
Nei secoli passati sul monte veniva praticata l’estrazione mineraria (piombo), come testimoniano i pozzi ancora esistenti e in parte riempiti d’acqua. Il sistema di gallerie è lungo, ma alcune parti sono già crollate. Si ritiene che l’attività mineraria sia avvenuta intorno al XIV secolo.
DL: 500 m – SV: 10,5 km
DF: Escursionistico (E)
D.E.: Emilio Abbiati
19/05 – DA MALA UĈKA AL MONTE KREMENJAK (programma)
Sull’altipiano dei Monti Caldiera, Istria Bianca, Croazia.
Dal borgo di Mala Uĉka (m 995) al monte Balin (m 887), al monte Brgud (m 907) ed al monte Kremenjak (m 827). Ritorno a Mala Uĉka per un altro itinerario.
La nostra escursione inizierà al confine tra le due catene montuose dell’Istria bianca: i monti della Vena o Ciceria e la catena dei Caldiera nella regione della Liburnia con la cima più alta dell’Istria, il Monte Maggiore/Ucka (1401 metri). Una delle particolarità di quest’area è la vegetazione che cambia in poco spazio: dalla macchia mediterranea della costa, salendo s’incontrano pinete artificiali, querceti, castagneti, faggete e, sulla cima, il pino mugo, specie tipicamente alpestre.
Lasciate le prime case del paese di Mala Ucka, che si trova alla base del Monte Maggiore, seguiremo il sentiero che si dirige verso le cime del Brgud e del Sisol. Scenderemo tra alberi di basso fusto e piccole formazioni rocciose verso il rifugio/bivacco di Podmaj a 840 m e risaliremo sulla prima cima, il Monte Balin. Qui ci troveremo sul lato orientale di questo altopiano con la vista che spazierà verso la città e il golfo di Fiume, i monti del Gorskj Kotar, le cime del Velebit e tutte le isole del Quarnero. Proseguiremo su sentiero in cresta sino a raggiungere il monte Brgud. I panorami sono sempre meravigliosi e vedremo più vicini a noi sia il Kremenjak che il Sisol. Il percorso è sempre brullo e solo in prossimità della nostra meta incontreremo un pò di vegetazione. Giunti in cima al Kremenjak, faremo la dovuta pausa pranzo al sacco per godere ancora un po’ dello splendido panorama. Per il ritorno seguiremo una carrareccia che risale verso il monte Brgud e prosegue sul lato sinistro dell’altopiano con ampio panorama sull’Istria interna. Vedremo sotto di noi la vallata di Cepich, un tempo occupata dal bonificato lago d’Arsa. Proseguendo il cammino sempre su comoda carrareccia passeremo accanto ad un punto di lancio di parapendii, ritorneremo a Podmaj e risaliremo per un centinaio di metri fino ad arrivare a Mala Ucka.
Il percorso risulta gratificante soprattutto per i panorami, confidando, s’intende, in una bella giornata meteo.
DL: 350 m – SV: 15 km
DF: Escursionistico (E)
D.E.: Claudio Sain
27/05 – 02/06 – IL CAMMINO DEI BORGHI SILENTI (programma)
Settimana escursionista. Appennino umbro
Percorso ad anello, con partenza da Tenaglie (TR), che si snoda alle pendici settentrionali dei Monti Amerini.
Al confine tra Lazio, Umbria e Toscana, questo Cammino è immerso nella natura e nella storia. Il territorio attraversato riporta testimonianze fin dall’VIII secolo avanti Cristo, abitato dagli Umbri, ma prossimo alle terre degli Etruschi. Luogo di confine e di incontro, di scambi commerciali e di feroci scontri; dopo la caduta dell’Impero Romano d’occidente venne attraversato dalle grandi invasioni barbariche vista la sua vicinanza strategica con le più importanti vie di comunicazione dell’epoca. Probabilmente appartenne al territorio longobardo del Ducato di Spoleto per finire poi conteso nelle lotte tra la guelfa Orvieto e la ghibellina Todi, città prossime al Cammino, la cui storia secolare ha influenzato anche questa zona. Appartenuta infine al territorio dello Stato della Chiesa fino al 1870, questa zona ha perso nel corso degli anni quell’importanza strategica e geografica che aveva sempre mantenuto dall’epoca preromana fino al XV secolo.
Ideato e gestito dalla guida escursionistica Marco Fioroni per lo sviluppo del territorio, è suddiviso in cinque tappe della durata di altrettanti giorni e attraversa luoghi incontaminati e borghi medievali ancora intatti: la caratteristica che lo contraddistingue è il fascino del silenzio, che dai boschi di lecci e castagni fino alle mura antiche dei piccoli paesi, sembra abbracciare e comprendere ogni cosa.
Il primo giorno si raggiunge Tenaglie (Terni) in treno/pullman oppure con mezzi propri (in base a come ci organizziamo); nei successi 5 giorni si percorrono i 90 km dell’itinerario ed infine la domenica si rientra a Trieste.
Le iscrizioni inizieranno a febbraio 2024, previo versamento di una caparra di € 150. Con saldo entro la metà di maggio.
Per costi ed altri dettagli, informazioni presso la Sede.
Viaggio in treno/mezzi propri
Difficoltà: Escursionistico (E)
D.E.: AE Maurizio Bertocchi
16/06 – NEL PARCO NAZIONALE DEL RISNJAK. M. RISNJAK (m 1524) e SNJEŽNIK (m 1505) (programma)
Partenza da Platak (m1100), passando per Cajtige, Schlosserov dom, Veliki Risnjak (m1524), Lovriceva staza, Lazaric, Francopaniski put, Snjeznik (1505), Staza pro grebenu, Rimska vrata, Rimska cesta, Platak
DL: 1000 m – SV: 16 km
DF: Escursionistico (E)
Cartografia: Nacionalni Park Risnjak – Gorski Kotar Republika Hrvatska scala 1:23.000
D.E.: Giovanni Zeslina
30/06 – NEL GRUPPO DEL TRICORNO. MONTE VISEVNIK (m 2050) (programma)
Rudno Polje, Viševnik (2050 m), Sella Sreniski Preval (1959 m), Studorski Preval (1892 m), Rudno Polje .
DL: 710 m – SV: km
DF: Escursionistico (E)
D.E.: Stefano Andorno
14/07 – SALITA ALLA FORCELLA DELLE CENGE (m 1820). VIA FERRATA “MARIO LONZAR”
Alpi Giulie.
Dalla Val Rio da Lago (m 990 ca.) al rifugio Brunner (m 1432) ed alla Forcella delle Cenge (m 1820). Discesa a Cave del Predil (m 900).
Interessante escursione nel cuore delle Alpi Giulie, nel gruppo dello Jȏf Fuart (Sottogruppo di Riobianco), in un ambiente integro e poco conosciuto. Il sentiero attrezzato è intitolato a Mario Lonzar, Presidente della Sezione CAI di Gorizia dal 1958 al 1972.
Dal parcheggio sulla strada in Val Rio da Lago si sale seguendo il sentiero CAI 625 al Rifugio Brunner da dove si imbocca il sentiero 656 che scende brevemente per superare il Rio Bianco. Da qui, dopo aver indossato i dispositivi di protezione, si inizia a salire decisamente verso la Forcella delle Cenge, valico che mette in comunicazione il vallone di Riobianco con la valle della Malga. In questo tratto si trovano i tre tratti attrezzati. Un quarto lo si incontra invece, superata la forcella, ad inizio della discesa, piuttosto lunga, che porta fino al centro abitato di Cave del Predil, in prossimità della scuola materna.
DL: 830 m – SV: km
DF: Escursionisti Esperti Attrezzati (EEA)
D.E.: Alessandro Groppazzi
28/07 – IL GARTNERKOFEL (m 2195) E LA FERRATA DÄUMLING
Nel comprensorio del Passo Pramollo – Naßfeld. Alpi Carniche, Carinzia, Austria.
Passo Pramollo/Malga Plattner (1609 m), Garnitzertörl (1856 m), cima del Gartnerkofel (2195 m), sentiero CAI 412, Kühwegertörl (1912 m), Malga Plattner (1609 m).
Il Gartnerkofel è una montagna imponente, con uno sviluppo orografico complesso, a semicerchio, in cui si notano due cime, quella principale di 2195 metri con la grande croce in ferro e quella sud-orientale di 2154 metri e numerose torri sul crestone nord-est.
Nella gita proposta percorreremo la divertente e atletica ferrata di stampo moderno che sale sulle torri meridionali del Kühwegerkofel, nel settore a Sud del massiccio del Gartnerkofel. La Torre Däumling dà il nome al percorso attrezzato che si compone di alcune divertenti passaggi su cavi sospesi e da un lungo e ondeggiante ponte tibetano, che collega le due torri piuttosto distanti tra loro.
Obbligatorio set da ferrata.
DL: 800 m – SV: km
DF: Escursionisti Esperti Attrezzati (EEA)
D.E.: Fabio Costanzo
sab 31/08 – dom 01/09 – CIMA D’ASTA (2847 m). GRUPPO DEL LAGORAI
Escursione di due giorni nel trentino orientale
Sabato 31 agosto: dalla Malga Sorgazza (m 1450) al rifugio Brentari (m 2473) per il sentiero oppure per la Ferrata Gabrielli. Pernottamento.
Domenica 1 settembre: salita alla Cima d’Asta e rientro al rifugio Brentari; discesa alla malga Sorgazza per il sentiero della Campagnassa.
La Catena del Lagorai – Cima d’Asta rappresenta il gruppo montuoso più esteso del Trentino ed è uno dei suoi angoli meno popolati e più selvaggi. La Cima d’Asta è la vetta principale del gruppo che è sostanzialmente costituito da rocce granitiche.
La partenza avviene dalla Malga Sorgazza, posta alla fine della valle omonima, a nord di Castel Tesino. Partenza congiunta lungo la suggestiva mulattiera, poi in prossimità della stazione a valle della teleferica a servizio del rifugio Brentari, i gruppi si dividono. Mentre uno prosegue sul sentiero che porta al rifugio l’altro sale alla Forcella Magna dove inizia il crinale che porta alla “Ferrata Gabrielli”. Arrivati al Passo Socede si scende per riunirsi al gruppo presso il rifugio Brentari dove è previsto il pernotto. Il rifugio è posto nei pressi del Lago di Cima d’Asta in una meravigliosa conca su cui incombe la mole dell’imponente Cima D’Asta che si eleva con il suo slanciato e compatto granito del versante sud. Al mattino salita in vetta dalla quale si gode una visuale a 360° sui principali gruppi trentini e veneti; nei pressi si trova il suggestivo Bivacco Cavinato. Ridiscesi al rifugio si prosegue lungo sentiero della Campagnassa che, portandosi prima alla Forcella del Passetto e poi proseguendo lungo le pendici orientali della cima omonima, conduce infine alla Malga Sorgazza.
DL: sabato circa 1000 m per la salita al rifugio, circa 1200 m per la ferrata; domenica circa 350 m per la salita alla cima
DF: sabato E la salita al rifugio, EEA la ferrata; domenica EE la salita alla cima, E il rientro
D.E.: AE Maurizio Bertocchi
22/09 – “ALLA RICERCA DEL GHIACCIO PERDUTO “. ALTOPIANO DEL NANOS
Le “fosse ghiacciate “e salita al Ledeniški Hrib (m 1157). Autunno sull’Altopiano del Nanoš, Slovenia.
Riproposizione della (piovosa) gita del 2011 per visitare tre delle più importanti “fosse ghiacciate” (“Jazere”) sull’Altopiano del Nanoš: la Slapenski Ledenik (Ghiacciaio Dormiente), la Mali Ledenik (Piccolo Ghiacciaio) e la Veliki Ledenik (Grande Ghiacciaio). Si tratta di un percorso quasi ad anello con partenza e arrivo presso l’Agriturismo Abram (m 920), che raggiungeremo in automobile dal paese di Vipava. Si cammina sull’altipiano carsico del Nanos caratterizzato da fitte foreste. Facoltativa sarà la salita al Ledeniški Hrib (m 1157).
DL: 384 m – SV: 13 km
DF: Escursionistico (E)
D.E.: Luciano Comelli
06/10 – SUI COLLI E LE VALLI DELL’ISTRIA INTERNA. SOVINJSKA BRDA – SOVINJAK (SOVIGNACCO)
Istria Verde, Croazia
Dalle Terme di Santo Stefano (Istarske Toplice, m 19) ai colli di Sovignacco (Sovinjak, m 291).
Seguendo il corso del fiume Quieto, all’altezza delle Terme di S. Stefano, entreremo in un territorio molto bello ed interessante per suoi aspetti morfologici e naturali, ma anche poco conosciuto, fuori dalle correnti di traffico che da Pinguente portano verso Montona ed il mare. Territorio che fa parte del bacino idrografico del Bottonega, il maggiore affluente del fiume Quieto. L’escursione ci permetterà di conoscere la zona collinare delimitata dai torrenti Sirotici e Senica affluenti del Bottonega.
Partendo dalle Terme di S.Stefano, attraverseremo il Quieto ed entreremo nella valle del torrente Sirotici. Su carrareccia e stradina seguiremo i pendii e le dorsali delle colline di arenaria, passando da zone boschive di querce e pini a zone coltivate. Dopo essere passati sotto i dossi del Mali Vrh (m 299) e Veli Vrh (m 346) e raggiunta la chiesetta di Sv. Kirin, scenderemo gradualmente nella valle fino al corso del torrente Senica. Seguiremo il suo corso per un tratto per poi iniziare la risalita verso Sovignacco. Arrivati in paese ci concederemo la sosta finale per permetterci la conoscenza di questo storico insediamento ed allo stesso tempo per godere del vasto panorama sul territorio ed i tanti paesi attorno. Durante l’escursione, senza farci mancare belle vedute e panorami, raggiungeremo e ci fermeremo “un attimo” in tanti luoghi antichi e ricchi di storia che fino all’inizio del XX secolo pulsavano ancora di vita propria e che ora in parte sono ormai abbandonati: Krtov Breg, Sovinjska Brda con la sua chiesetta dedicata a Sv. Jelena, Sv.Kirin e Sovignacco.
DL: 600 m – SV: 13 km
DF: Turistico (T)
D.E.: Roberto Balbi e Giorgio Geromella
20/10 – GITA DI CHIUSURA DELL’ATTIVITA’ ESTIVA. NELLA VALLE DEL NATISONE
Sentiero storico da Stupizza a S. Antonio, Prealpi Giulie.
Questa è una straordinaria occasione e un invito particolare a percorrere un nascosto ed erto sentiero religioso che collegava il fondovalle del Natisone con i paesini sparsi sui fianchi del M. Cladie (833m) nel comune di Pulfero.
Partiremo da Stupizza (200 m) con un percorso che ci porterà poi fino alla chiesa di S. Andrea (800 m) e a Montefosca (730 m), da cui scenderemo al punto di partenza lungo la mulattiera che era anche questa l’unico modo di contattarsi con il fondovalle.
Come spesso accadde in queste zone di confine etnico e amministrativo, le strade sono una recente conquista, purtroppo dovuta e retaggio della grande guerra. Prima esistevano solo mulattiere e tanta fatica a percorrerle quotidianamente. Nel luogo del riposo durante la salita, esiste tuttora una nicchia con una statuetta della Madonna madre di tutti, luogo per una preghiera.
Attraverseremo ambienti calcarei che ospitano una boscaglia ancora termofila di latifoglie. Emozionante entrare nei borghi dove ancora si scorgono le vestigia delle fatiche del vivere quotidiano di un passato ancora a noi vicino.
Escursione di tutta la giornata
Viaggio in pullman e cena finale
DL: 730 m – SV: km
DF: Escursionistico/Escursionisti Esperti (E/EE)
D.E.: g.n. Renzo Ferluga
20/10 – GITA DI CHIUSURA DELL’ATTIVITA’ ESTIVA. NELLA VALLE DEL NATISONE
Sentiero storico da Stupizza a S. Antonio, Prealpi Giulie.
Questa è una straordinaria occasione e un invito particolare a percorrere un nascosto ed erto sentiero religioso che collegava il fondovalle del Natisone con i paesini sparsi sui fianchi del M. Cladie (833m) nel comune di Pulfero.
Partiremo da Stupizza (200 m) con un percorso che ci porterà poi fino alla chiesa di S. Andrea (800 m) e a Montefosca (730 m), da cui scenderemo al punto di partenza lungo la mulattiera che era anche questa l’unico modo di contattarsi con il fondovalle.
Come spesso accadde in queste zone di confine etnico e amministrativo, le strade sono una recente conquista, purtroppo dovuta e retaggio della grande guerra. Prima esistevano solo mulattiere e tanta fatica a percorrerle quotidianamente. Nel luogo del riposo durante la salita, esiste tuttora una nicchia con una statuetta della Madonna madre di tutti, luogo per una preghiera.
Attraverseremo ambienti calcarei che ospitano una boscaglia ancora termofila di latifoglie. Emozionante entrare nei borghi dove ancora si scorgono le vestigia delle fatiche del vivere quotidiano di un passato ancora a noi vicino.
Escursione di tutta la giornata
Viaggio in pullman e cena finale
DL: 730 m – SV: km
DF: Escursionistico/Escursionisti Esperti (E/EE)
D.E.: g.n. Renzo Ferluga
giovedì 7-14-21-28 /11 e 5/12 – VIDEOPROIEZIONI, FILMATI E IMMAGINI DIGITALI A CURA DEI SOCI
ore 20.30, presso la Sede Sociale
Nel corso delle serate si svolgerà la consueta rassegna di filmati, video e immagini digitali a cura dei soci della Sottosezione, frutto di esperienze personali turistiche, escursionistiche, alpinistiche o di altro genere.
10/11 – CICERIA SLOVENA: VELIKA PLEŠEVICA E MALA PLEŠEVICA
Monti Velika Pleševica (m 908) e Mala Pleševica (m 953). Istria montana, Slovenia.
Da Zagrad (m 739) percorso anulare in uno splendido ambiente naturale di grandi boschi, pascoli, panorami e tanta solitudine.
A distanza di qualche anno da un’indimenticabile escursione verso il Brajkov Vrh, torniamo in Ciceria ed in particolare su una delle catene centrali dell’altipiano, la catena che dal Taiano (Slavnik, m 1028) si sviluppa da ovest a est con una quasi unica e continua dorsale fino alla Razsušica (m 1082) comprendendo le due cime, meta della nostra escursione. La caratteristica morfologia del territorio alterna strati marnosi con sovrapposti strati calcarei più antichi. In sintonia con il terreno, altitudine e clima, la vegetazione copre in gran parte le vallate ed i pendii dei monti con estesi boschi di faggi, carpini, pini e abeti, lasciando libere e prative solamente le cime dei monti più alti ed esposti ai venti.
Da Zagrad, seguendo le buone indicazioni ed i segnavia bianco/rossi del Planisko Drustvo (CAI sloveno), passeremo fra le poche case di Gojaki per raggiungere la strada carrozzabile a fondo naturale che da Golac porta alla Velika Vrata ed ai paesi di Vodice e Dane in Croazia. La risaliremo con tranquillità fino al valico con l’ancora esistente guardiola del confine Italo/Jugoslavo del 1930 (Provincia di Fiume). Dalla sella, raggiungeremo la nostra prima cima, la Velika Pleševica. Dopo aver goduto di un bel panorama anche sul più conosciuto Slavnik, ritorneremo al valico e sul lato opposto della strada inizieremo la salita alla seconda meta. Arriveremo in cima percorrendo un primo tratto su carrareccia e poi per un buon sentiero un po’ ripido, ma facilitato da diverse serpentine. Fatica che sarà appagata da un altro splendido panorama. A nord i rilievi dei Birkini e quelli più lontani dell’interno della Slovenia; a sud tutta l’Istria conosciuta fino al mare. Lasciata la zona sommitale del monte, aperta e prativa, scenderemo nella zona boscosa, nel mondo dei faggi con le loro più diverse forme e dimensioni. Su terreno carsico e roccioso, seguiremo con continui saliscendi il sentiero fino ad una deviazione che ci consentirà di ritornare a Zagrad, termine della nostra escursione.
DL: 450 m – SV: 9,5 km
DF: Turistico/Escursionistico (T/E)
D.E.: Cristina Antonaz e Fulvia Claus
23/11 – VALVASONE E LE TERRE DEL TAGLIAMENTO “DI LA’ DALL’ACQUA”
Gita turistica nella pianura friulana.
Viaggio alla scoperta di Valvasone, uno dei borghi storici più belli d’Italia, e dintorni.
Eccezionalmente di sabato, ci dedicheremo ad un itinerario turistico inedito alla scoperta di borghi medievali sospesi nel tempo, adagiati sulla riva destra del fiume Tagliamento, “di là dell’acqua”…, dove si intrecciano capolavori dell’arte, cultura e sapori del territorio. Come scrisse Ippolito Nievo, “il Friuli è un piccolo compendio dell’universo, alpestre, piano, lagunoso …in sessanta miglia da Tramontana a Mezzodì”.
L’ incontro conviviale finale si terrà presso un’azienda vitivinicola dove scopriremo le peculiarità dei vitigni della Doc Friuli Grave, coltivati su depositi di ciottoli, ghiaie e sabbia portati a valle dal Tagliamento.
Viaggio in pullman + degustazione (posti limitati)
DF: Turistico (T)
D.E.: Francesca Mereu
01/12 – CAVERNA ZJATICH, VALSECCA DI CASTELNUOVO (SLO)
Ambienti Carsici. Valsecca di Castelnuovo (Matarsko Podolje), Slovenia
Da Pausane (Povžane) a Scandanscina (Skadanščina) tra boschi e grotte varie.
Dopo l’escursione che ci ha portato nel dicembre 2021 a visitare la Grotta di Obrovo (Jezerina) che si apre sui fianchi settentrionali della Valsecca di Castelnuovo, questa volta visiteremo la parte più bassa del paleosolco, una zona carsica che si sviluppa fino ai piedi del Monte Taiano (Slavnik).
Partendo dal paesino di Pausane, situato subito dopo Materija, ci inoltreremo in una zona leggermente ondulata, ricca di doline e di grotte anche profonde. A differenza della zona dei Birkini dove i rilievi formati da flysch favoriscono la presenza di torrentelli, nella zona in oggetto troveremo solo terreni calcarei e assoluta assenza di acque superficiali. Naturalmente va tenuto presente che le acque superficiali che scendono dalle colline dei Brkini finiscono in una serie di inghiottitoi e vanno ad alimentare una rete di scorrimento sotterraneo che, passando sotto il solco di Castelnuovo, va ad alimentare le sorgenti del Risano, quelle dell’Ospo e altre sorgenti minori. Nella zona ci sono grotte note e famose come la Grda Jama, profonda m 120 e la Medvedjak che sprofonda con un pozzo di m 45 e raggiunge la profondità di m 129 con uno sviluppo di oltre un chilometro. Una piccola deviazione del sentiero ci porterà davanti all’ingresso maestoso della Caverna Zjati.
La “Caverna Zjatich”, o Zjati è una grotta molto suggestiva situata quasi a metà fra le località di Skadanščina e Povžane. La prima esplorazione della cavità, con relativo rilievo, risale al 19 aprile 1914 ed è opera di Angelo Ceron della Commissione Grotte E.Boegan. Il portale d’accesso, rivolto a nord-ovest e largo 18 m, s’apre in una dolina dalle pareti strapiombanti e visibilmente dirupate. Esso consente d’accedere ad una maestosa galleria notevolmente inclinata la cui altezza, in certi punti, è superiore ai 10 m. Dopo essere scesi per una cinquantina di metri lungo una china detritica sassosa, si piega verso sud pervenendo in breve alla base di un considerevole cono detritico. Superata quindi una salitina sulla destra, s’arriva in una grande galleria fossile, alta e larga oltre i 10 m, che si può percorrere per 65 m. La grotta è visitabile senza uso di attrezzatura speleologica, ma muniti di adeguata illuminazione.
DF: Escursionistico (E)
D.E.: Sergio Dolce
21/12 – RINFRESCO DI NATALE
ore 20.30, presso la Sede Sociale
Tradizionale appuntamento natalizio per ritrovarci tutti assieme a scambiarci gli auguri.