PHOTO GALLERY – JAMIANO UN ANNO DOPO L’INCENDIO
Questa, purtroppo, è un’escursione che non avremmo mai voluto fare.
Intendiamoci, non si tratta della località in sé stessa, bensì di come oggi questa località si presenta.
A seguito dei devastanti incendi dell’anno scorso in zona carsica, abbiamo pensato di andare a vedere, a distanza di qualche mese, com’era e come stava evolvendo la situazione dal punto di vista della vegetazione. Successivamente alla consueta conferenza preparatoria, a cura di Alessandro Tolusso e Viviana Zago, durante la quale sono stati trattati i vari temi legati al fuoco (cos’è il fuoco, come si propaga un incendio e come viene spento, aver esaminato i lati negativi, ma anche i pochi lati positivi di questo fenomeno) ci siamo recati sul posto per toccare con mano quanto illustrato in sede.
L’itinerario proposto partendo dal confine di Jamiano ha risalito il ripido sentiero che conduce alla cima del monte Kremenjak.
Durante la salita abbiamo potuto verificare i gravi danni subiti dalle piante presenti, molte delle quali risultano completamente distrutte, mentre in molti altri casi abbiamo potuto ammirare la tenacia che i vegetali dimostrano, osservando che alla base del tronco erano già presenti dei ricacci, segno che queste piante hanno resistito al tragico rogo e che si stanno lentamente riprendendo.
Sia i ripidi versanti, che i pianori della cima, ci hanno riportato indietro di più di un secolo nella storia recente di questi luoghi, quando qui infuriarono le sanguinose battaglie della Prima Guerra Mondiale e che resero queste zone delle lande desolate.
Dopo tutto questo tempo la natura aveva ripreso il suo corso, per ricevere ora una nuova pesante battuta d’arresto.
Durante il percorso ci si è pure soffermati sul fatto che molto spesso questi roghi sono dovuti al dolo e al disinteresse dell’uomo, che ha abbandonato la cura dell’ambiente, cosa quest’ultima che, se fatta bene, potrebbe per lo meno limitare gli effetti degli incendi che con il cambiamento climatico saranno sempre più numerosi.
Lasciata la cima e seguito il sentiero CAI 79 verso nord, siamo passati in zone non intaccate dall’incendio così da poter osservare il contrasto con quanto visto precedentemente.
L’escursione è poi proseguita, tramite comode carrarecce, verso l’abitato di Sela na Krasu rientrando così nella zona degli incendi, per poi scendere alla volta delle macchine con negli occhi la speranza dataci dalle nuove piantine e dai ricacci di quelle sopravvissute.
Una gita che non finisce certo qui, in quanto riproporremo lo stesso percorso fra qualche anno, per vedere come evolverà la vegetazione ed in seguito anche la fauna, in questo luogo così duramente colpito e che ora appare alquanto desolato.
