GLI IPOGEI ENOICI DEL CARSO E L’AMBIENTE DEL MONTE COSTE
Con l’escursione di sabato 1 ottobre, accompagnati dalla giornalista Simonetta Lorigliola, dall’ONC Riccardo Ravalli e accolti dal vignaiolo Gregor Budin, si aggiungerà un ulteriore anello di conoscenza dell’ambiente del Carso e delle varie presenze di vita come si sono manifestate nel corso del tempo.
La ricca zona di Sales e del monte Coste offre notevoli spunti di osservazione antichi, recenti ed attualissimi, relativamente al tema della vita sul Carso.
Partiamo dalla multiforme geologia del substrato che presenta calcari di varie età e formazione, dolomie, tracce di paleocarsismi e depositi di terre rosse che tanto contribuiscono al paesaggio, alla vegetazione spontanea e anche alle caratteristiche dei vini locali.
Per non parlare del carsismo che presenta variegate morfologie e qualche grotta come la G. Fantasma, famosa per le sue strettoie, che si apre proprio sul nostro percorso.
La vita dell’uomo, i suoi insediamenti e la necessità di acqua per coltivare la terra vengono in qualche modo sintetizzati dal percorso che ci condurrà in parte lungo il sentiero Rekikenca, dedicato all’arte di Spacal, e che ci ricorda la costante difficoltà di reperire questa risorsa sempre scarsa ed ora più che mai, tramite un pozzo e il più distante stagno di Colludrozza, fuori dal nostro itinerario.
La grande storia è passata anche qui e ha lasciato i suoi segni come i cartelli arrugginiti che avvertono ancora del confine e sulla cima, tra la vegetazione, i resti di un antico castelliere, studiato nei primi anni del ‘900 da de Marchesetti.
Infine, al termine di questo nostro piccolo viaggio, raggiungiamo la cantina di Gregor Budin che ci illustrerà il suo lavoro, le varietà delle sue produzioni, le difficoltà e le sorprese che il sottosuolo riserva.
Carso/Kras
Terre agricole da secoli, abitate e vissute solo dai contadini.
Vite, coltura endemica familiare. Sales/Salež ospita la piccola e curata azienda agricola dei Budin, perso nei meandri del tempo l’anno di fondazione.
Gregor, ultima generazione, studia da odontotecnico e solo dopo (non per obbligo) sceglie la terra e il vino. Prende in mano, con la compagna Alice Spangaro, l’osmica di famiglia e da subito lavora affinché il vino, che costa tanta fatica in questi campi scarni e severi, vada anche in bottiglia.
La sua Vitovska, iconico vitigno carsolino, racconta di tutto questo. La terra è poca, qui, ma nasconde tesori minerali, e lui prova con sensibilità a tradurli nei suoi vini. Dice: «Il lavoro sul Carso non è facile, visti gli spazi limitati, la pietra che affiora, la Bora che domina. Ma rispettiamo la terra e vogliamo essere meno invasivi possibile, per conservare l’integrità del suolo»
Percorso ed orari indicativi
I sentieri n. 45, 3 e 36 e il percorso Gemina ci portano, con ampio percorso ad anello dall’abitato di Sales alla vetta del M. Coste.
h. 15.15 ritrovo Piazza Oberdan
h. 15:30 partenza per Sales
h. 16.00 – 18:00 percorso ad anello
h. 18.15 visita alla cantina e assaggio prodotti dell’osmiza
h. 19.30/20.00 – rientro autonomo
Programma
escursione svolta con mezzi propri
Quota: € 5,00
Iscrizione: entro il 28/09/22; max 25 posti disponibili.
Contributi: assaggio dei vini accompagnati da salumi e formaggi locali € 10,00
Informazioni: Riccardo Ravalli cell. 366 4654601 o e-mail: ricrav2013@mail.com
