IL MONTE CHIAVALS/CJAVALS E IL BIVACCO BIANCHI
Parcheggio della Val Alba (1055 m.) – sent. CAI 450 e 428 – Bivacco Giuseppe Bianchi (1712 m) – Monte Chiavals (2098 m) e ritorno
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono una doppia escursione, con difficoltà diverse, in Alpi Carniche con salita al Monte Chiavals e al Bivacco Giuseppe Bianchi.
Le due escursioni si svolgono all’interno della Riserva Naturale della Val Alba nel comune di Moggio Udinese.
Questa riserva, collocata fra le Prealpi e le Alpi Carniche dove queste incontrano le Alpi Giulie, fu istituita nel 2006 ed è gestita dall’Ente Parco delle Prealpi Giulie. Contiene anche il SIC (Sito di Importanza Comunitaria) del Zuc dal Bor, dove vivono numerosissime specie vegetali (tra cui il ranuncolo bianco) e animali (uccelli come il picchio nero, simbolo del parco, e l’aquila reale) tipiche di un settore alpino particolare, caratterizzato da un territorio selvaggio con montagne severe e profonde valli.
Il monte Chiavals è una cima relativamente facile, a differenza di quasi tutte le altre vette che gli stanno intorno, all’interno del sottogruppo del Zuc dal Bor.
Grazie alla sua altezza garantisce un panorama ampio, sovrastando le meravigliose Crete di Gleris, che svettano più a nord. Si è in cima con “solo” poco più di 1000 metri di dislivello e senza nemmeno un passaggio di I grado, anche se, lungo la cresta finale, va posta attenzione a due passaggi un po’ esposti.
Il bivacco è dedicato all’ing. Giuseppe Bianchi, socio fondatore e primo presidente del CAI Moggio. La struttura attuale, costruita con criteri ecologici e in legno di abete bianco locale, è del 2018, in sostituzione di un precedente bivacco in metallo rosso risalente agli anni ’70.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO A
Dal parcheggio, una frana nella parte iniziale del segnavia CAI 450 obbliga a risalire per circa 1 km la strada per il rifugio Vualt da cui poi si prende la deviazione per il sentiero 450.
Attraverso una faggeta ci si cala dolcemente al greto del Rio Alba che si supera seguendo gli ometti.
Ripreso il sentiero sul versante opposto, dopo poco si incrocia il sentiero 428 che prosegue con buona pendenza nella bellissima faggeta del Parco finché si esce su una zona rocciosa.
Dopo alcuni tornanti si percorre una breve cengia tagliata nella roccia, ampia ma esposta, che richiede assenza di vertigini. Lungo la cengia si trova la statuetta della Madonna che a suo tempo si trovava sulla cima dello Zuc del Bôr. Dopo un’ultima serie di svolte si risale all’ampia conca in cui si trova il bivacco Bianchi, dove si potrà riposare.
Si riprende poi il segnavia 428 fino a un crocevia: qui ci si dirige a sinistra sul sentiero 425.
Il sentiero, a volte esposto, taglia in quota tutto il versante ovest del Monte Chiavals e, giunti sotto la cima, si risale una ripida e detritica traccia dell’Alta Via CAI di Moggio fino alla cima (2098 m) su cui si trovano i resti di una simbolica croce di legno e il libro di vetta.
Qui la vista a 360 gradi ripaga per tutta la fatica della salita.
Grazie al relativo isolamento del monte, durante la sosta sulla stretta cima si può ammirare l’arco alpino dal Canin al Sernio al Montasio.
Il ritorno, fra stelle alpine e genzianelle delle Dolomiti, riprende ad anello l’Alta Via CAI di Moggio, inizialmente lungo la cresta, a volte sottile ed esposta, da percorrere con attenzione.
Si scende poi fra rocce e zolle erbose la ripida traccia che porta nuovamente al bivacco Bianchi.
Dal bivacco si scende al parcheggio seguendo a ritroso il percorso fatto all’andata.
Difficoltà: Escursionisti Esperti (EE)
Sviluppo: 13 km
Dislivello: 1100 m
Cartografia: Carta Tabacco 018, in scala 1:25.000
DESCRIZIONE DEL PERCORSO B
Grazioso bivacco in legno in posizione molto panoramica, raggiungibile con un percorso abbastanza impegnativo e vario, ma che trattandosi di un “va e vieni”, si può eventualmente interrompere in qualsiasi punto della salita.
Dal parcheggio a quota 1050 si sale la strada cementata in direzione del rifugio Vualt (aperto ma non gestito) e al quadrivio di quota 1061 s’imbocca la forestale CAI 428.
Guadato il rio Alba, ci si ritrova in una splendida faggeta, che si risale con un sentiero ampio abbastanza ripido. Al limitare del bosco e con l’apparire dei primi mughi, il sentiero si fa più dolce ma esposto, fino a diventare, in un breve tratto, una cengia rocciosa.
Dopo un paio di tornanti su piacevole sentierino, superata una piccola fonte sulla destra, si raggiunge il pascolo di Chiavals e, a quota 1712, l’accogliente bivacco Bianchi con panchine per la sosta pranzo.
Ritorno per la via di salita.
Difficoltà: Escursionistico (E)
Sviluppo: 9 km
Dislivello: 700 m
Cartografia: Carta Tabacco 018, in scala 1:25.000
Ore 7.00 ritrovo e partenza da Piazza Oberdan, rientro previsto a Trieste verso le ore 19.
Escursione effettuata con mezzi propri.
Direttrici d’escursione: Giulia Pozza e ONC Marcella Meng
Cellulare SAG: +39 353 4556929 attivo solo nel giorno dell’escursione
Quota Soci CAI € 7,00 (inclusiva del contributo per le spese di sopralluogo)
Per i non soci supplemento di € 12,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
Il programma sarà strettamente osservato salvo cause di forza maggiore e attuato secondo il regolamento escursioni e condotto ad insindacabile giudizio del direttore d’escursione.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.
foto: vagabondodeldharma
