HELLS BELLS SPELEO AWARD 2023
Martedì 28 febbraio 2023, a partire dalle ore 18, il Teatro Miela (piazza Duca degli Abruzzi 3, Trieste) nell’ambito della rassegna internazionale di cinema di montagna Alpi Giulie Cinema a cura dell’associazione Monte Analogo, ospiterà l’undicesima edizione dell’Hells Bells Speleo Award.
Avvalendosi della collaborazione della Commissione Grotte Eugenio Boegan della Società Alpina delle Giulie – Sezione di Trieste del Club Alpino Italiano, a partire dal 2012 è stato istituito questo premio riservato al mondo ipogeo.
Si tratta di un concorso dedicato specificamente a documentari, reportage e fiction di speleologia, girati quindi nel complesso e ancora poco conosciuto mondo del sottosuolo.
Anche quest’anno sarà possibile fruire di un’ampia carrellata di produzioni riguardanti i più interessanti e coloriti aspetti della speleologia esplorativa e di ricerca.
La giuria di Hells Bells Speleo Award 2023 è formata da Fabio Pestotti (anche presidente di giuria), Sirio Sechib e Bruno Vojtissek.
La premiazione è prevista alle ore 20.30
FILM IN PROGRAMMA
dalle ore 18.00
4.11.1955 Trieste (1955, Italia)
regia di Tito Samorè, durata 10′
produzione: Tito Samorè, di proprietà del figlio, Francesco Samorè, attualmente in gestione del Centro Ricerche Carsiche “C. Seppenhofer”
Si tratta di un filmato amatoriale girato nel 1955 dallo speleologo Tito Samorè. Il film segue un gruppo di giovani mentre si organizzano e poi si recano sul Carso triestino per andare ad esplorare la grotta Noè e le Torri di Slivia.
Images of Proteus (2022, Slovenia)
regia di Ciril Mlinar Cic, durata 5′
produzione: Ciril Mlinar Cic, Water Cycle Institute
Caveman – Il gigante nascosto (2019, Italia/Svizzera)
regia di Tommaso Landucci, durata 91′
produzione: DOCLAB e CONTRAST FILM
L’arte come ribellione. Per 30 anni lo scultore Filippo Dobrilla ha scolpito in segreto un colosso di marmo, un gigante nudo dormiente di 4 metri, disteso nel cuore di un abisso in una delle più profonde grotte d’Europa. Quale mistero cela questo inaccessibile capolavoro?
dalle ore 21.00
Images of Proteus (2022, Slovenia)
regia di Ciril Mlinar Cic, durata 5′
produzione: Ciril Mlinar Cic, Water Cycle Institute
Chiapas, caving expedition (2019, Italia)
regia di Gianfranco Vanzetti e Mirko Palentini, durata 32′
produzione: LJ Video Produzioni, M.P. Video Editing
Il video è il primo reportage in presa diretta della traversata della Cueva del Rio La Venta, nel profondo Chiapas messicano, da parte di un gruppo di speleologi italiani e messicani. E’ stata la prima volta che delle telecamere hanno ripreso la cavità. Il racconto narra le esplorazioni e la congiunzione che nel 1995 ha permesso di creare questa straordinaria traversata ipogea, una delle più importanti al mondo.
Bernina terra glacialis (2021, Italia)
regia di Giorgio Tomasi, durata 18′
produzione: Giorgio Tomasi
Nell’ambito del Progetto B-ICE. & heritage “Bernina Terra Glacialis” con l’obiettivo di studio e valorizzazione di un patrimonio naturale e culturale di particolare pregio in una regione alpina aperta, con approcci innovativi rivolti al futuro”, si sviluppa il progetto “Opere di studio e valorizzazione delle grotte della Val di Scerscen.” Sotto le pendici del Pizzo Bernina nella valla di Scerscen, a 2700 metri di quota, sono state coperte ed esplorate alcune cavità sotterranee. Il documentario racconta il lavoro svolto da un gruppo di 12 ricercatori e speleologi, provenienti da tutta Italia, impegnati in uno studio a tutto campo di queste cavità: un’indagine geologica, morfologica, idrologica, biologica.
Primadonna (2022, Slovenia)
regia di Tomaz Grdin, durata 30′
Nel 2022 si è verificato un incidente nel sistema Migovec, il sistema di caverne più lungo della Slovenia, 36 km di grotte e abissi nelle viscere del monte Tolminski. Ad una profondità di circa 330 uno speleologo si infortunò al braccio. L’intero soccorso speleologico sloveno fu attivato e 59 soccorritori impiegarono quasi due giorni per riportarlo fuori…
