VIA CASAROTTO – RODA DI VAEL
Gruppo del Catinaccio, Ovest, Sud-Ovest, Roda di Vael
via Casarotto
ripetizione di Andrea Pozzer, Beppe Vidali (VR) e Sergio Baltieri (VR),
17/08/2023
Primi salitori: Renato Casarotto, Giovanni Majori e Maurizio Zappa il 30 maggio del 1978 unicamente con l’ausilio di nuts
Sviluppo: 450m
Lunghezze di corda: 9
Non è la prima via di Renato Casarotto che salgo, e sono state tutte una garanzia, a partire dal monotiro Pancia Casarotto (6b) nella falesia di Lumignano (VI).
Avevo sentito parlare di questa via, non molto conosciuta, sulla Parete Rossa della Roda di Vael.
Si trova poco a dx della più famosa e facile Dibona.
La peculiarità di questa via è l’apertura: unicamente con l’uso di nuts.
Correva l’anno 1978.
Le difficoltà non sono estreme, max V+, ma in apertura e probabilmente con gli scarponi non deve essere stata una passeggiata.
L’avvicinamento è facile, meno di 1h dal rifugio Paolina che si può raggiungere anche con la seggiovia.
Per la discesa, terminata la via si incrocia il sentiero che con breve ferrata porta al rifugio Roda di Vael.
Caratteristiche ottime per una via piacevole anche in giornate dal meteo incerto.
Eravamo in tre e in due ci siamo divisi le lunghezze di corda.
Abbiamo trovato quasi tutte le soste e qualche chiodo in via, non esattamente nei punti più difficili ma così, sparsi, come a volere indicare il percorso.
Ad esempio il 4° tiro, un V+ di 50m è un bellissimo diedro sprotetto e proteggibile.
La roccia sempre solida e compatta, a parte qualche masso instabile sul 6° tiro (III grado).
Un passaggio delicato è una placca fessurata all’inizio del 2° tiro.
Sugli ultimi due tiri il meteo è peggiorato ma ci ha lasciati terminare la via senza problemi, dopodiché pioggia e grandine ci hanno accompagnati fino a Carezza.
Fortunatamente tuoni e lampi sono arrivati più tardi.
Una via piacevole, proteggibile e in bell’ambiente.
Consigliata!
Andrea Pozzer
