DOLOMITI DEL COMELICO: FERRATA MAZZETTA
Giro A: da Padola (1215 m), passando per la Forcella di Tacco (2223 m), al Bivacco Gera (2240 m) percorrendo la Ferrata Mazzetta.
Giro B: Padola (1200 m), Lago di Campo, Casera Aiarnola (1605 m), lago glaciale Aiarnola, Padola
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono una doppia escursione, con difficoltà diverse, nelle Dolomiti del Comelico.
AMBIENTE
Giro A
L’escursione si svolge in un ambiente poco frequentato e selvaggio delle Dolomiti del Comelico che permette di ammirare i panorami delle Dolomiti bellunesi da due versanti opposti con la Forcella di Tacco a far da spartiacque.
La ferrata collega il Bivacco Gera con il versante della Val Padola nelle Dolomiti del Comelico.
E’ una via attrezzata che è parte di un itinerario piuttosto impegnativo che sale a Forcella di Tacco e ne ridiscende per un vallone detritico percorrendo un sentiero con alcuni passaggi di arrampicata non attrezzati (grado 1+).
Questo percorso è dedicato alla scomparsa guida auronzana Francesco Mazzetta mentre al suo compagno di cordata Carlo Gera è dedicato il bivacco in Val d’Ambata.
Giro B
Nel Comelico superiore la località turistica di Padola, situata a 1200 metri di quota, si sviluppa intorno all’ampia piazza ottocentesca progettata dall’architetto Giuseppe Segusini. Oggi conta poco meno di 1000 abitanti.
Il percorso ad anello proposto è molto remunerativo dal punto di vista paesaggistico e con ampi scorci panoramici, sia in direzione delle Alpi Carniche, sia sulle crode soprastanti, estremi lembi della catena del Popera.
L’escursione è semplice e con possibilità di essere modificata o interrotta in più punti.
Le uniche difficoltà possono essere, in alcuni tratti, gli alberi abbattuti dalla recente tempesta o il fango.
A fine gita, considerando che il giro A è molto impegnativo, si potrà avere il tempo di visitare la “stua” antica diga risalente al 1500, utilizzata per la fluitazione dei tronchi e, dalle ore 16, il museo della cultura alpina ladina e del Comelico, allestito con grande cura nell’ex scuola elementare.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO A
Lasciato il pullman presso il parcheggio degli impianti invernali, si attraverserà il paese seguendo le indicazioni per la sorgente ferruginosa e la Malga Aiarnola. Per carrareccia si sale nel bosco lungo il segnavia 152-153 deviando, dopo pochi minuti, a sinistra per un sentiero che continua a salire nel bosco.
Al limitare della vegetazione, dove s’incontrano le prime ghiaie, si attraversa uno dei tanti canali di scarico che scendono dalla Croda di Tacco.
Il sentiero prosegue su verdi e le indicazioni iniziano a scarseggiare. Proseguendo si giunge al bivio con il sentiero che porta alla Rocca di Campo, si continua per un ripido pendio di verdi e facili rocce che porta alla Forcella di Tacco, dove inizia la parte attrezzata. Spettacolare la vista sulla conca del Comelico. Dalla forcella lo sguardo spazia sulla Valle d’Ambata che scende ad Auronzo.
Il sentiero prosegue attraversando il fianco sud della Croda di Tacco. S’inizia scendere per un percorso agevolato da cavi, poi si continua per facili roccette fino ad arrivare a un dietro detritico che si risale con l’aiuto di cavi. Si prosegue per un pendio di verdi prati, dove le tracce sono poco visibili, che richiede prudenza.
Si continua scendendo per rocce aiutati dalle attrezzature fisse fino ad arrivare a una cengia che porta ad un pianoro dove si trova il Bivacco Gera posto in posizione panoramica nel Cadin d’Ambata. Rientro per lo stesso percorso.
Escursione impegnativa per il dislivello e per l’ambiente in cui si svolge, necessita buon allenamento e passo sicuro, sia sui pendii erbosi che sulle rocce.
Lungo il percorso non ci sono sorgenti d’acqua e strutture di appoggio, in caso di temperature elevate munirsi di adeguata scorta di liquidi. Consigliati i bastoncini.
Percorso in via ferrata – Obbligatoria la dotazione per vie ferrate: casco, imbrago, set da ferrata omologato EN 958-2017
Difficoltà: EE – EEA (Escursionisti Esperti – Escursionisti Esperti con Attrezzature)
Sviluppo: 17 km
Dislivello: 1150 m
Cartografia: Carta Tabacco 017, in scala 1:25.000
DESCRIZIONE DEL PERCORSO B
Si parte dal parcheggio dell’impianto da sci, a quota 1200, in direzione nord ovest lungo la strada, inizialmente asfaltata, che dopo il Lago di Campo, piega a sinistra contrassegnata dal n. 151. Attraversata la pista da sci, ci si addentra nel maestoso e sofferente bosco di abete rosso e, tralasciando gli incroci per il rifugio Lunelli, si ritorna per il sentiero 164 (uno dei sentieri dedicati al beato P.G. Frassati), raggiungendo la quota massima di 1747 m, fino a poi ritrovare la distesa erbosa della pista.
Procedendo a mezza costa con qualche saliscendi, sempre per il segn. 164 si scende nella piana di Casera Aiarnola (1605 m), malga ancora monticata ma senza possibilità di ristoro. Qui si farà la sosta per il pranzo al sacco. Si prosegue poi, in direzione sud est, per strada bianca (segn.164), facendo solo una breve deviazione a destra per vedere il suggestivo lago glaciale Aiarnola e poi si riprende la discesa ora sul segn. 125 fino a quota 1427 m dove si piega a sinistra per ameno sentiero, fino a intersecare la trafficata statale 532 che scende in breve nel centro di Padola.
Difficoltà: Escursionistico (E)
Sviluppo: 10 km
Dislivello: 700 m
Cartografia: Carta Tabacco 017, in scala 1:25.000
Ore 6.00 partenza con pullman a noleggio da piazza Oberdan, rientro previsto a Trieste verso le ore 22.
Escursione effettuata con pullman a noleggio
Direttori d’escursione: AE Maurizio Bertocchi e ONC Marcella Meng
Quota Soci CAI € 28,00 (inclusiva del contributo per le spese di sopralluogo e pullman)
Per i non soci supplemento di € 12,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
CHIUSURA DELLE PRENOTAZIONI GIOVEDI’ 3 AGOSTO 2023
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro giovedì.