LUNGO IL CONFINE ITALO/SLOVENO – TAPPA 2: DALLA ROTONDA DI FARNEI A BAGNOLI DELLA ROSANDRA
Rotonda di Farnei (10 m), Crociata di Prebenico (10 m), Prebenico (235 m), Monte Carso (454 m), Sella M. Carso (370 m), Rif. Premuda (108 m), Bagnoli della Rosandra (494 m).
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie APS e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono un’escursione a proseguo delle due tappe precedenti lungo il confine italo–sloveno.
Con questa tappa ci lasciamo alle spalle le zone urbane/suburbane di Trieste e di Muggia per incontrare due delle zone più caratteristiche della nostra provincia: i laghetti delle Noghere e la Val Rosandra; nel mezzo affronteremo anche la prima cima, sia pur di modesta altezza, del nostro itinerario: il monte Carso.
Anche il tipo di percorso cambia: mentre nelle due tappe precedenti era in gran parte asfaltato con alcuni tratti di sterrato, ora, al contrario, è in gran parte sterrato con alcuni tratti asfaltati.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Per raggiungere il punto di partenza dell’escursione ci serviremo degli autobus urbani, e più precisamente della linea 20 con partenza da piazza Libertà alle ore 7:40, scendendo presso i negozi situati alla rotonda di Farnei (per intenderci quella dalla quale si dipartono le strade per Rabuiese, per Plavje, per i laghetti delle Noghere, per il centro commerciale Montedoro e la strada di Farnei verso Muggia); peraltro, chi dovesse trovarlo più agevole, potrà ovviamente prendere lo stesso autobus ad un’altra fermata della linea, oppure venire direttamente alla rotonda, possibilmente precisandolo all’atto dell’iscrizione in sede, oppure avvertendo direttamente il capogita.
Inizieremo quindi l’escursione attraversando la rotonda ed imboccando la diramazione verso la zona naturalistica dei laghetti delle Noghere. Quasi subito si passa sotto la località di Vignano, nei pressi della quale la linea di confine raggiunge il suo punto più meridionale, che è quindi l’estremità sud dell’intero Friuli Venezia Giulia.
Per circa un quarto d’ora la strada è asfaltata, poi diventa una carrareccia che attraversa la zona naturalistica.
Dopo altri 5 minuti circa abbandoneremo la carrareccia passando attraverso una porta in legno sulla sinistra ed imboccando un sentiero che ci permetterà di andare ad osservare i laghi più da vicino.
Rientrati più avanti sulla carrareccia di prima, la seguiremo ignorando alcuni bivi a sinistra fino ad incontrarne uno con un ponte sul rio Ospo, al di là del quale incontreremo nuovamente l’asfalto nei pressi di Crociata di Prebenico; qui inizia la prima salita della giornata, inizialmente su strada asfaltata, poi lungo un sentiero a destra che inizia ad un bivio di fronte a una casa gialla, dove è indicato con il numero 132.
Il sentiero sale passando in mezzo a terrazzamenti agricoli dove crescono uliveti, e di tanto in tanto anche qualche vite; più in alto si inoltra in un bosco perlopiù di pini, che si rivelano essere stati via via più danneggiati dall’incendio dell’estate 2022, anche se la natura sta già riparando i danni partendo dal sottobosco.
Il sentiero entra a Prebenico conducendo direttamente alla chiesa del paese dedicata a S. Antonio abate; a Prebenico dovremo attendere il bus della linea 41 che, nei giorni festivi, passa alle ore 10:31 circa, permettendo a chi dovesse ritenere sufficiente il percorso già fatto di tornare a casa, o di iniziare la gita da qui a chi lo stesso tratto non dovesse interessare; se dovessimo arrivare a Prebenico con un certo anticipo potremo ingannare il tempo con un giro in paese, altrimenti ci porteremo direttamente alla fermata del bus, posta presso un tornante della strada principale con di fronte un campo giochi. Chi avesse intenzione di servirsi del bus sia in arrivo che in partenza, è invitato, per evitare confusioni ed inutili perdite di tempo speso in attesa e/o nel ricontare i gitanti, a darne comunicazione o in segreteria all’atto dell’iscrizione, oppure direttamente al capogita; in particolare, se nessuno avrà manifestato l’intenzione di iniziare l’escursione da qui arrivando col bus, il gruppo non si sentirà in dovere di attendere l’arrivo della corriera.
Lasciata Prebenico lungo la strada in discesa, dopo qualche minuto prenderemo un sentiero che si stacca dalla strada sulla destra inoltrandosi nel bosco, e poco dopo un bivio a sinistra: questo sentiero, dopo poco più di mezz’ora, confluisce, ad un bivio a T che imboccheremo a destra, nel sentiero 1 proveniente da S. Dorligo, zona sorgente Sgurenz; altri 10 min o poco più e troveremo un altro bivio che, a sinistra, conduce verso Crogole; noi invece andremo a destra raggiungendo pochi minuti dopo l’omonima vedetta, e da qui, svoltando poco dopo di nuovo a destra, al ciglione del monte Carso.
La diramazione verso Crogole rappresenta un’altra possibilità per abbandonare la gita evitando la salita al monte Carso, o per unirsi ad essa (anche in questo caso vale l’invito ad avvertire in qualche modo il capogita).
Pur essendo di altitudine modesta, il monte Carso offre un panorama notevole (meteo permettendo) che abbraccia praticamente l’intero golfo di Trieste, la baia di Capodistria, ed anche buona parte del percorso fatto in queste due giornate e mezza di cammino per arrivare fin qui da Trieste; qui si concludono le salite della giornata, e qui effettueremo la pausa pranzo.
Una volta ripartiti, seguiremo dapprima un’indicazione per “Mali Kras”, poi una che, ad un bivio, invia a destra verso la sella del Monte Carso, ed infine, nei pressi della sella stessa, le indicazioni per il rifugio Premuda.
La discesa dal monte Carso, che si svolge in gran parte sul sentiero 25, è l’unica parte del percorso odierno che, a tratti, può essere classificata di difficoltà EE (Escursionisti Esperti): pur non presentando difficoltà particolari, presenta tratti in discesa piuttosto ripidi che richiedono un po’ di attenzione, specialmente in caso di piogge recenti, quando possono diventare scivolosi.
Il sentiero 25 sfocia alla fine nel sentiero 1 in val Rosandra: da qui svoltando a sinistra si giunge in breve tempo al rifugio Premuda, ed infine a Bagnoli della Rosandra dove si conclude la gita, e da dove si potrà ritornare a casa servendosi della linea 41 del bus (corse utili alle 13:54, 15:14, 16:44, 18:04 ………); nell’attesa del bus potremo concederci una bevuta presso il bar Rosandra posto proprio di fronte alla fermata.
DIFFICOLTÀ: il percorso presenta livelli di difficoltà variegati; possiamo considerare di difficoltà T (Turistico) il tratto tra la rotonda di Farnei e Crociata di Prebenico esclusa la deviazione per i laghetti, e l’attraversamento di Prebenico, e di Bagnoli della Rosandra; difficoltà E (Escursionistico) il resto del percorso con l’eccezione di alcuni tratti della discesa dal monte Carso che possono essere classificati EE (Escursionisti Esperti), come da descrizione percorso.
Difficoltà: Escursionistico (E) con alcuni tratti da Escursionisti Esperti (EE)
Sviluppo: 14 km
Dislivello: 650 m
Cartografia: Carta Tabacco 047 – Carso Triestino e Isontino, scala 1:25.000
consigliati i bastoncini
Ore 7.40 partenza da Trieste col bus linea 20 da piazza Libertà.
Ore 14.40 Bagnoli della Rosandra, fine dell’escursione.
Escursione effettuata con mezzi pubblici
Direttore d’escursione: Adriano Toffolini
cellulare sociale della AXXXO: 339 4681850 attivo solo nel giorno dell’escursione
Quota Soci CAI € 4,00 (inclusiva del contributo per le spese di sopralluogo)
Per i non soci supplemento di € 12,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.