CAMPANILE DI VAL MONTANAIA E VAL MELUZZO
Parco Naturale delle Dolomiti Friulane
Sabato 30/09: parcheggio Rif. Pordenone (1174 m), Bivacco Perugini (2060 m), Forcella Montanaia (2334 m), Rif. Pordenone (1249 m)
Domenica 1/10: Rif. Pordenone (1249 m), Casera Valbinon (1778 m), Forcella Val di Brica (2076 m), Ricovero Cason di Brica (1745 m), parcheggio Rif. Pordenone (1174 m)
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono due escursioni nel cuore del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane.
Il primo giorno si visiterà la Val Montanaia con il suo stupefacente Campanile, soprannominato “l’urlo di pietra”.
Questo monolite è una struttura modellata e incredibilmente sopravvissuta all’erosione glaciale che ha inciso l’intera valle.
Al suo cospetto verrà ricostruita la storia avventurosa della prima salita il 17 settembre 1902.
L’ascesa alla non troppo lontana Forcella Montanaia è facoltativa.
Il secondo giorno, dal mondo di pietra della Val Montanaia, si passerà al verde delle incantevoli Val Meluzzo e Val Binon che si risaliranno interamente fino all’accogliente ricovero di Casera Valbinon.
Per i più volonterosi sarà possibile rientrare al rifugio con un giro ad anello, passando per Forcella Val di Brica.
Sabato 30 settembre
L’AMBIENTE
Uno dei rari esempi di guglia presenti in Friuli Venezia Giulia e simbolo del Parco Naturale Dolomiti Friulane, il Campanile di Val Montanaia è alto circa 300 metri e di bellezza spettacolare.
Si staglia al centro della valle, plasmata dall’erosione dei ghiacciai che, sino a meno di diecimila anni fa, la ricoprivano.
Il Campanile è un “sopravissuto” a tale erosione in quanto le rocce che lo formano costituivano un tutt’uno con quelle dei versanti della Val Montanaia. E’ stata l’azione delle lingue glaciali prima, e delle acque poi, a separare e lasciare isolato il Campanile che deve la sua spettacolarità non solo alla sua forma particolare, ma anche alla posizione isolata al centro della valle.
La litologia è quella della Dolomia Principale (Triassico superiore), coinvolta in quest’area da un importante sovrascorrimento.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Dopo aver parcheggiato le auto si salirà al rifugio Pordenone (1249 m) dove si potranno alleggerire gli zaini.
Si riprenderà quindi il cammino seguendo il sentiero CAI 353 che risale il fondo della Val Montanaia.
All’inizio la salita attraversa un rado bosco di abeti e faggi che però lasciano presto il posto alle ghiaie e ai massi del fondo valle.
Si risale con un po’ di fatica superando più volte un piccolo torrente. Poco dopo la metà della salita, si entrera nel cuore degli Spalti Toro, con le imponenti bancate della Pala Grande a sinistra e di Cima Meluzzo e Cima Montanaia a destra.
Si comincerà anche a intravedere la punta del Campanile che indicherà la direzione da seguire. Giunti al cospetto della sua parete meridionale si farà una sosta per riprendere fiato ed ammirare la via normale di salita.
Ripreso il cammino si arriverà in breve nella parte più alta della Val Montanaia che forma un caratteristico circo glaciale.
Qui si trova il bivacco Perugini (2060 m).
Se qualcuno avesse ancora voglia di faticare, si potrà salire alla Forcella Montanaia (2334 m) risalendo il ghiaione che chiude la testata della valle. Il rientro avverrà lungo lo stesso percorso fatto all’andata.
Difficoltà: Escursionistico (E) fino al Bivacco Perugini, Escursionisti Esperti (EE) per la Forcella Montanaia.
Dislivello/Sviluppo: al Bivacco Perugini 886 m/6 km, alla Forcella Montanaia 1160 m/8 km.
Cartografia: Tabacco 021 Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave, scala 1:25.000
Utili i bastoncini.
Domenica 1 ottobre
L’AMBIENTE
Questo percorso ci porterà a contatto con tutti gli ambienti caratteristici del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane.
Si tratta di ambienti di grande interesse naturalistico che comprendono vette maestose ed austere, ampi depositi alluvionali, boschi misti di latifoglie e conifere pascoli e prati ricchi di specie botaniche rare come la scarpetta di Venere (Cypripedium calceolus) e il Raponzolo di Sieber (Phyteuma sieberi).
Qui, nei giorni che seguono abbondanti piogge, si può inoltre ammirare il suggestivo lago Meluzzo, detto anche “lago Fantasma” per il suo carattere effimero.
Le Dolomiti Friulane sono dominate dalla presenza della Dolomia Principale, che si è depositata verso la fine del Triassico in un’ampia piana di marea.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
L’itinerario segue la pista forestale (segnavia CAI 361) verso la Val Meluzzo. Dopo aver attraversato il conoide del Rio di Val Montanaia si prosegue su strada forestale sterrata a fondo compatto e uniforme arrivando ben presto al grande prato-pascolo di Casera Meluzzo (1177 m), ricco, in stagione, di varietà floristiche alpine, tra le quali spiccano genziane e parnassie.
Superata la casera si procede per ghiaie lungo il greto del Torrente Meluzzo fino alla Caseruta dei Pecoli (1371 m) dove c’è il bivio per il Bivacco Marchi-Granzotto (a sinistra) ed il Ricovero Cason di Brica (a destra).
Si prosegue diritti, sempre sul segnavia CAI 361 che a questo punto si inoltra in una bella ed estesa abetaia, ricca di abeti bianchi e rossi e pini neri. Alla fine del bosco si aprono i prati dell’incantevole catino dolomitico di Casera Valbinon (1778 m).
Chi proseguirà per fare il giro ad anello, dovrà raggiungere il sentiero “Truoi dai Sclops” con il CAI 369, attraversando i bei prativi di Cason di Campuros.
Si proseguirà quindi sulla destra fino a giungere alla Forcella Val di Brica (2076 m), punto più alto dell’escursione da dove si gode uno spettacolare panorama su Cima Brica, Fantulina e Valmenon.
Per il rientro si seguirà ancora per un tratto il Truoi dai Sclops, percorrendo i vasti ghiaioni alla base delle Cime Fantulina fino all’incrocio con il CAI 379. Si scenderà quindi l’intera Val di Brica fino ad intercettare la via di andata a Caseruta dei Pecoli.
Difficoltà: Escursionistico (E)
Dislivello/Sviluppo: a Casera Valbinon 610 m/11 km, alla Forcella Brica 950 m/15 km
Cartografia: Carta Tabacco 021 Dolomiti Friulane e d’Oltre Piave, scala 1:25.000
Utili i bastoncini.
Sabato 30 settembre, ore 7.00, partenza da p.za Oberdan.
Escursioni effettuate con mezzi propri
Direttori d’escursione: Giuliano Brancolini e Teresa Picco
Sono a disposizione al massimo 20 posti (capogita inclusi).
L’iscrizione sarà confermata solo dopo il versamento di una caparra di € 30.00.
Le prenotazioni dovranno essere effettuate esclusivamente presso la Società Alpina delle Giulie a partire da lunedì 11 settembre.
Quota Soci CAI € 70.00
Per i non soci supplemento di € 25,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30.
