30TH INTERNATIONAL KARST SCHOOL – Postumia (Slovenia)
L’International Karst School, organizzata dal Karst Research Institute ZRC-SAZU di Postumia (Slovenia), ha festeggiato quest’anno i suoi trent’anni con un’edizione dedicata al tema “Carso – Approcci e modelli concettuali”. L’evento si è svolto dal 19 al 26 giugno 2023 e ha attirato partecipanti provenienti da 31 diverse nazioni, dimostrando così la portata dell’IKS. Sono stati presentati 67 abstract di assoluta eccellenza, immancabili le escursioni elemento distintivo della scuola. La manifestazione ha inoltre fornito un’occasione speciale per celebrare il 75º anniversario del Karst Research Institute di Postumia, un traguardo di grande rilevanza.
Le sei sessioni principali del programma si sono concentrate su diversi aspetti legati al Carso e al Carsismo: la speleologia e la speleogenesi, l’idrologia e il clima delle grotte, la geomorfologia e la morfologia delle grotte, la geologia del Carso, la speleobiologia e la geo-chimica, e infine la diffusione della carstologia.
Dagli interventi proposti durante l’IKS è emersa non solo la sconfinata complessità del Carso e del Carsismo, ma anche la necessità cruciale di definirli. Il “definire” è essenziale al “preservare”, ciò che spesso stimola la nascita di uno studio in merito è proprio l’intima relazione tra questi territori e la vita di coloro che gli abitano. Ad esempio, si è discusso dell’impatto attuale e futuro dei cambiamenti climatici sui sistemi carsici, notando la loro alta dinamicità e la correlazione con la fauna e le attività umane. Tuttavia, a causa della loro intrinseca dualità, ovvero la connessione tra la superficie e il sottosuolo, è estremamente difficile parametrizzare questi sistemi, il che si riflette in una normazione lacunosa e incompleta. Per comprendere appieno la complessità del Carso, è necessario superare l’idea di confini territoriali e abbracciare l’unicità di ogni singolo sistema carsico. La divulgazione si rivela l’unica strada percorribile per raggiungere questo obiettivo, contribuendo attivamente alla conoscenza e alla consapevolezza del territorio.
La cerimonia d’apertura ha sottolineato con chiarezza l’importanza dell’IKS, non solo come evento istituzionale, ma anche come luogo di dialogo e sinergia tra mondi ed esperienze che potrebbero sembrare distanti. È stato enfatizzato più volte che l’IKS non è semplicemente un simposio o un congresso, ma qualcosa di molto più aperto e familiare, che promuove un approccio inclusivo e condiviso.
A confermare il carattere internazionale dell’evento, si sono tenuti i saluti istituzionali del Direttore della Divisione delle Scienze dell’Acqua per l’UNESCO nonché Segretario presso l’IHP, e il Vicepresidente della Commissione Nazionale Slovena per l’UNESCO.
Il contributo della Commissione Grotte Eugenio Boegan all’evento è stato quello di presentare il poster intitolato “Esempi di segnali provenienti dalle aree d’approvvigionamento di un altro acquifero nell’evento di piena all’abisso Davorjevo”.
Dopo il tracciamento delle acque condotto dal Karst Research Institute di Postumia nel 2018, la CGEB ha installato due stramazzi nei meandri “Carbonari” e “Veneziano”. Monitorando l’innalzamento dei livelli dell’acqua all’interno di questi bacini artificiali, è stato osservato un fenomeno decisamente curioso, ancora da indagare.
Durante un periodo con scarse precipitazioni nella zona del Davorjevo e periodi precedenti caratterizzati da piogge inconsistenti, è stato registrato un picco dell’elettro conducibilità dell’acqua in entrambi i punti di controllo. A causa delle abbondanti precipitazioni verificatesi nell’alto bacino d’approvvigionamento del Reka-Timavo e del lieve aumento della portata del Reka-Timavo alle Grotte di San Canziano, si è ipotizzata, sottolineando che si tratta solo di un’ipotesi, la possibilità di un’espulsione per pistonaggio di acque mineralizzate contenute nei reservoir delle rocce arenaceo-marnose a est delle cavità. Naturalmente, si auspica di poter osservare nuovamente il fenomeno durante la prossima campagna di misurazione per sostenere o confutare l’ipotesi presentata.
Esprimendo alcune considerazioni personali riguardo a quanto scritto, ritengo di non essere in grado di descrivere adeguatamente il valore di questa manifestazione.
L’unicità e la spinta propositiva che si percepiscono nel parteciparvi sono carburante per i sogni di ogni appassionato e, da semplice speleologo quale sono, posso garantirvi che non è semplicemente un “atto di presenza” (come mi è capitato di sentire) ma è il voler portare il proprio contributo e andarsene con la smania di tornare.
Gli atti dell’IKS saranno presto disponibili online al seguente indirizzo https://iks.zrc-sazu.si/en/archive/, vi invito a leggerli tutti.
Igor Ardetti
