IL SENTIERO CHERSI E IL RIFUGIO PELLARINI
IL SENTIERO CHERSI E IL RIFUGIO PELLARINI
Malga Saisera (1004 m), Bivacco Mazzeni (1630 m), Sella Nabois (1970 m), Rif. Pellarini (1499 m), Val Saisera (860 m)
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono un’escursione nelle Alpi Giulie lungo il sentiero Chersi con passaggio al Rifugio Pellarini.
E’ previsto anche un percorso alternativo con difficoltà Escusionistica (E)
Carlo Chersi, presidente dell’Alpina (dal 1921 al 1960) racconta in Alpi Giulie 1959 a pag 11 (vedi anche: Antologia di Alpi Giulie-1983- a cura di S.Pirnetti e D.Tagliaferro – p.267)
“Da anni Miro Dougan rinnovava la sua domanda che la Società Alpina delle Giulie costruisse un rifugio alpino nella Carnizza di Zapraha. Ed a tutti noi sembrava evidente la necessità e convenienza di quella costruzione. Un rifugio nella Carnizza avrebbe reso accessibile un dominio alpino meraviglioso: la zona nordica del Jof Fuart e della Madre dei Camosci.
Un impareggiabile sentiero di montagna lo avrebbe collegato poi coll’Alta Spragna, l’ultimo e il più mirabile recesso delle Giulie occidentali.”
C’era un problema: nella zona prescelta sembrava mancare l’acqua. Vladimir Dougan è certo di trovare una sorgente interrata sotto la Cima delle Rondini e nell’ottobre 1923 si trova in loco con Carlo Chersi a cercare tale fonte. La lunga ricerca si rivela infruttuosa fino a quando Dougan propone di scavare un canale trasversale.
“E ad un tratto vedemmo compiersi il miracolo. A colpi di piccozza sui detriti avevamo tracciato un canaletto trasversale, quando Miro Dougan gridò “Ecco l’acqua”. Un istante appresso una forte vena d’acqua irrorava i detriti. Scavata più profondamente una fossa, l’acqua sgorgò abbondante, si aperse un valico tra i sassi, scese rapidamente a valle. E quello è stato il battesimo del nuovo rifugio. Miro Dougan, pieno di gioia, continuava a rimuovere detriti risalendo il pendio per trovare il maggior volume d’acqua. E l’acqua scendeva, col caratteristico lieve rumore delle polle d’acqua in montagna, bagnava la superficie intorbidandosi. In pochi minuti aveva raggiunto il limitare delle rocce, e cominciò a cadere da una paretina, con ben intelligente fragore. Poi l’acqua si fece limpidissima. La assaggiammo. Era gelida.”
L’impareggiabile sentiero è la parte superiore del sentiero Chersi. Il sentiero Chersi è un percorso spettacolare tra i versanti nord del Montasio e del Jof Fuart, lungo e con notevole dislivello, per cui è indispensabile un buon allenamento.
Qualche tratto comporta difficoltà approssimativamente di I grado; negli ultimi anni vi sono stati dei crolli che, nonostante il sentiero sia stato ripristinato, hanno leggermente aumentato le difficoltà rispetto alle descrizioni disponibili.
Il percorso risale il vallone della Spragna, attraversando freschi boschi percorsi da piccoli ruscelli ai piedi del Montasio, fino al Bivacco Mazzeni (1630 m). A questo punto si passa sotto al gruppo del Jof Fuart e, percorrendo una serie di cenge quasi sempre comode e pascolo di camosci e stambecchi, si raggiunge la forcella Nabois, da cui si scende al rifugio Pellarini.
Giro alternativo: salita al rifugio Pellarini (1499 m) dalla Val Saisera (1004 m).
Giro A
Difficoltà: Escursionisti Esperti (EE)
Sviluppo: 12 km
Dislivello: +/- 1300
Giro B
Difficoltà: Escursionistico (E)
Sviluppo: 10 km
Dislivello: +/- 500 m
Cartografia: Tabacco 19-1:25000
Obbligatorio il caschetto omologato – utili bastoncini e pila frontale
Partenza ore 6.30 da piazza Oberdan con mezzi propri, rientro a Trieste ore 21
Direttore d’escursione: Fulvio Tagliaferro
Quota soci CAI € 7,00 (quota partecipazione + contrib. spese ricognizione) – addizionale non soci € 12,00 comprensiva di Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino
Il programma sarà strettamente osservato, salvo cause di forza maggiore, attuato secondo il regolamento delle escursioni e condotto ad insindacabile giudizio del direttore d’escursione.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.
foto: Amanda Vertovese

