PHOTO GALLERY – CON DANELUTTO A CHIUSAFORTE
Siamo così giunti all’ultima escursione prima dell’estate.
Tradizionalmente la prima parte del programma del TAM viene chiusa da Antonino Danelutto, noto per essere un botanico farmaceutico. Danelutto è autore di numerosi libri, sia storici riguardanti le sue zone di nascita (Raccolana) sia botanici. A suo nome vanno infatti molti dei volumetti del Gruppo Regionale di Esplorazione Floristica (G.R.E.F.) dedicati di volta in volta alle varie famiglie botaniche.
Danelutto è stato ideatore e curatore insieme alla moglie, dell’orto botanico “La Polse” di Zuglio ed ora di un nuovo e particolare orto, a Chiusaforte.
Incontriamo l’amico Tonino in una caldissima domenica mattina di giugno presso la ex stazione ferroviaria di Chiusaforte.
Come sempre gioviale ed ospitale, ci stringiamo emozionati la mano, negli anni abbiamo imparato a conoscerlo ed apprezzarlo e non finiremo mai di ringraziarlo per quanto ci ha fatto conoscere e comprendere.
Prendendo insieme un caffè, ci fa conoscere le due simpatiche signore che fanno parte del gruppo che lo aiuta.
La sua idea è stata tanto geniale, quanto semplice.
Con la dismissione della vecchia ferrovia e dopo anni di completo abbandono, tutta la struttura ed il sedime ferroviario vertevano in uno stato di completo abbandono. Per fortuna, con l’attuale sviluppo del turismo su due ruote, ovviamente a pedali, avendo a disposizione una ferrovia abbandonata la Regione FVG ha ben pensato di convertirla in una pista ciclopedonale, aprendo così ai visitatori bellissimi scorci della valle del Fella altrimenti non apprezzabili.
Fatta la ciclabile e rimessa a posto la vecchia stazione, come punto di ristoro e foresteria, rimaneva ancora abbandonato il tratto di binari prospicente la costruzione. La sua idea quindi, è stata quella di organizzare un piccolo, ma ben fornito, orto botanico, chiamato, in ricordo del treno: Orto botanico Binario 1.
Insieme ad alcune volontarie e volontari sono così state costruite delle aree dove sono state portate numerose varietà di piante divise per il loro utilizzo e/o pericolosità.
Divisi in tre gruppi, iniziamo la visita, avendo così la possibilità di ricevere notizie esaurienti sulle varie piante, insieme ad aneddoti legati al folklore e all’uso che se ne faceva in passato in queste valli.
Al termine della visita, sempre con l’appoggio di Danelutto, saliamo vero Case Raunis dove, vicino ad una fresca sorgente, su un pulito dominante la valle, sorge una bella chiesetta all’ombra di due maestosi alberi. Qui, distesi sull’erba e con davanti la Val Raccolana, gustiamo il pranzo al sacco.
In previsione c’è anche la visita al vicino Forte del Col Badin, risalente al periodo anteriore alla Prima Guerra Mondiale. Purtroppo però, causa problemi fra il comune e la società che lo gestisce è chiuso e quindi optiamo per la visita al museo sulla Prima Guerra Mondiale ospitato nelle vecchie caserme di Chiusaforte.
Si conclude così la prima parte del nostro programma di quest’anno che riprenderà, dopo la consueta pausa estiva, alla fine di settembre, con l’escursione al primo ottobre!
Alesandro Tolusso