PARENZANA 5ᵃ TAPPA DA LEVADE A VISINADA
Levade/Livade (12m), Montona/Motovun (277m), Raccotole/Rakotule, Visinada/Vižinada (255m)
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie APS e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono la quinta e penultima tappa lungo la ex ferrovia conosciuta come Parenzana, un collegamento tra Trieste e Parenzo, due città di mare, che però si snodava anche tra vari paesetti dell’Istria interna, con il “culmine altimetrico” la cittadina di Grisignana a 293 m.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Lungo la strada che ci porterà a Levade (Livade) ci fermeremo a Pinguente (Buzet), dove faremo una sosta al bar di 20/30 minuti per prendere un caffè. L’idea di prendere un caffè a Pinguente è dovuta al fatto che il tratto di strada che va da Ponte Porton a Levade e a Montona è chiusa al traffico già dall’ottobre del 2023 per lavori che si protraranno sicuramente oltre l’estate del 2024.
Levade è una frazione di 189 abitanti del comune di Portole e la località porta con orgoglio il titolo di Centro del Mondo del Tartufo. Questo piccolo borgo istriano, che si trova ai margini della foresta di Montona, all’incrocio tra la strada statale Ponte Porton – Pinguente e Portole – Montona, è nato solo un centinaio di anni fa grazie a progetti idrotecnici e di bonifica della valle del fiume Quieto e il passaggio della ferrovia a scartamento ridotto, anche se nel territorio anticamente esisteva una stazione di barcaioli che trasportavano legna dalla foresta di Montona verso la foce del fiume Quieto ed il porto di Bastia.
Levade fu anche un importante centro commerciale perché la Parenzana consentì il commercio di prodotti autoctoni, tra cui il tartufo, diventando fin dall’inizio il luogo centrale per la commercializzazione di questo nobile fungo.
Con la chiusura della ferrovia, questo insediamento perse progressivamente la sua importanza economica, per poi vivere una sorta di rinascita nei primi anni Novanta quando, grazie alla ricostituzione del comune autonomo di Portole e all’opera visionaria di Giancarlo Zigante, questo piccolo centro divenne noto in tutto il mondo, occupando il primato a cui appartiene di diritto. Ogni anno, soprattutto durante i mesi autunnali, qui si svolgono numerosi eventi e fiere, le più importanti delle quali sono Le Giornate del Tartufo Zigante, che riuniscono ottimi produttori di prodotti autoctoni istriani e turisti da tutto il mondo per socializzare.
Scesi dal pullman, inizieremo a camminare per un breve rettilineo su asfalto che in quindici minuti ci porterà all’incrocio con la strada per Pinguente (Buzet) e al ponte sul fiume Quieto (Mirna).
§Superato il ponte, ritroveremo lo sterrato che, salendo dolcemente, ci porterà a Montona in circa trenta minuti, dove dedicheremo un’ora del nostro tempo per visitare questa graziosa cittadina.
Montona si trova a 277 mt. sul livello del mare, nella valle del fiume Quieto che in quel punto è larga circa 1 Km. Il paese è abbarbicato su una rupe carsica ed è un’attrattiva per i suoi monumenti medievali ben conservati e per il panorama sulla valle del fiume Quieto (Mirna). È rinomata per il suo centro storico e per la natura, rimasta praticamente intatta, del paesaggio circostante.
Il comune è bilingue: le lingue ufficiali sono il croato e l’italiano. Non esistono scuole italiane, tuttavia la lingua italiana viene insegnata obbligatoriamente in tutte le scuole di tutti i gradi.
Ci sono molte cose interessanti da vedere in questa località. Per prima cosa il Duomo, una chiesa tardo rinascimentale. È dedicato a Santo Stefano Protomartire (patrono di Montona), con il campanile alto 27 metri. La costruzione del duomo risale tra i 1580 e il 1614 e fu progettato dall’architetto Andrea Palladio e contiene numerose opere d’arte: le statue di marmo di Santo Stefano e San Lorenzo di Francesco Bonazzo ed i dipinti del Cenacolo sopra l’altare di un ignoto artista veneziano. Le cisterne d’acqua nella piazza davanti alla chiesa sono datate al XV secolo.
Il palazzo comunale è il più grande edificio laico in Istria del periodo rinascimentale. A testimonianza del lungo periodo di appartenenza alla Repubblica di Venezia, sono presenti nella cittadina ben tredici leoni alati. Di questi, solo un leone ha il libro di S. Marco Evangelista aperto sul “Pax Tibi” ed è rivolto verso il mare che i cartografi e gli storici chiamarono anticamente Golfo di Venezia. Gli altri dodici leoni sono con il libro chiuso e sono rivolti ad Oriente in quanto per secoli Montona fu un baluardo veneto contro le aggressioni esterne. Altre cose interessanti da vedere sono: la Chiesa della Madonna dei Servi, che prende il nome dai frati Serviti che lì vi ebbero il primo convento (1584); la Piazza Josef Ressel, l’inventore dell’elica per le navi che visse per un periodo della sua vita a Montona; la Loggia, risalente al 1300; Piazza Andrea Antico da Montona, chierico e musicista del Cinquecento; le Mura, di origine trecentesca, lunghe 436 metri e alte dai 9 ai 15 metri, dalle quali è possibile godere di un bellissimo panorama che abbraccia vigne, frutteti, il bosco di San Marco e le frazioni circostanti; la casa natale di Mario Andretti, che emigrò ancora adolescente negli Stati Uniti con la famiglia. Ottenuta la cittadinanza statunitense, divenne pilota di Formula 1, correndo al tempo di Niki Lauda e vincendo il mondiale nel 1978.
Terminata la visita, scenderemo dal paese per raggiungere, in quindici minuti, il punto della ciclabile che avevamo abbandonato in precedenza.
Lungo il cammino avremo modo di ammirare diversi punti panoramici che ci regaleranno bellissimi paesaggi sul verde della valle del Quieto e dell’altipiano di Buie sul lato opposto.
Passeremo in sequenza le frazioni di Calleri/Kaleri (30 minuti) e Russignach/Rušnjak (15 minuti).
Continueremo il nostro percorso fino ad arrivare al viadotto Krvar (lungo 40m e alto 15m) in 20 minuti. Superato il ponte continueremo a camminare ancora per quasi 10 minuti fino a quando non troveremo uno spiazzo adeguato per effettuare una sosta per il pranzo di 30 minuti.
Ripreso il cammino passeremo l’abitato di Raccotole/Rakotule, che appartiene al comune di Caroiba/Karoiba e dopo 5 minuti incroceremo la strada che conduce all’agriturismo Tikel a Spinovci.
Continueremo lungo il nostro percorso e dopo 20 minuti attraverseremo il viadotto Sabadin (lungo 64m e alto 20m). Saranno necessari ancora 45 minuti per arrivare a Visinada e portare a termine la quinta tappa della Parenzana.
Alla fine della gita, da Visinada ci trasferiremo con il bus a Verteneglio presso la pizzeria/Konoba Primizia per fare una bicchierata e portare così degnamente a conclusione la giornata.
Difficoltà: Turistico (T)
Sviluppo: 16 km
Dislivello: 300 m
Cartografia: Matheus Istria T01 in scala 1:30.000
Ore 7.00 ritrovo e partenza da Piazza Oberdan, rientro previsto a Trieste verso le ore 18.30.
Escursione effettuata con pullman
Direttore d’escursione: Maurizio Tessarolo
cellulare sociale: 339 4681850 attivo solo nel giorno dell’escursione
Munirsi di un documento d’identità valido per l’espatrio e della tessera sanitaria
Quota Soci CAI € 15,00 (inclusiva del contributo per le spese di sopralluogo)
Per i non soci supplemento di € 13,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro giovedì.