CONFERENZA DI PAOLO PARONUZZI
NASCITA, VITA E MORTE DI UN CASTELLIERE: IL CASO DI MONRUPINO
Mercoledì 22 marzo, alle ore 18.30, la Sala Proiezioni della Società Alpina delle Giulie ospiterà una conferenza di Paolo Paronuzzi (Università degli Studi di Udine, Società per la Preistoria e la Protostoria della Regione Friuli Venezia Giulia) dal titolo “Nascita, vita e morte di un castelliere: il caso di Monrupino”, organizzazione a cura del gruppo ONC – Operatore Naturalistico e Culturale.
Il paesaggio del Carso è contrassegnato da un grande numero di antichi abitati fortificati che chiamiamo “castellieri” le cui rovine costituiscono uno dei tratti antropici più caratteristici all’interno di un panorama ambientale dominato dai fenomeni carsici.
In realtà, nonostante gli indubbi progressi di conoscenze acquisiti negli ultimi 20 anni, sappiamo ancora poco di quegli antichi abitanti e delle loro modalità di vita e di sussistenza.
Una grande quantità di preziose informazioni può essere oggi ottenuta grazie ad un approccio geo-archeologico nel quale i tradizionali modi di studio dell’archeologia si integrano con le tecniche e le conoscenze tipiche delle scienze della terra. Grazie a questo approccio inter-disciplinare oggi possiamo procedere a delle ricostruzioni che ci avvicinano molto alla realtà di quelle antiche comunità protostoriche.
Il castelliere di Monrupino, uno dei castellieri più grandi del Carso triestino, sarà il tema principale di questa conferenza.
Il caso emblematico di Monrupino permetterà di approfondire il complesso tema dell’evoluzione di un abitato fortificato su altura, a partire dalla sua prima fondazione intorno al 1800 a.C. per giungere alla sua fase conclusiva quando si conclude il processo di romanizzazione di questo territorio (I secolo d.C.).
Paolo Paronuzzi, geologo e geo-archeologo, insegna geologia applicata all’Università di Udine e si occupa di castellieri a partire dal 1978 quando prese parte alle prime indagini stratigrafiche di dettaglio sul castelliere di Cattinara. Da allora ha continuato ad esaminare gli aspetti geomorfologici e archeologici dei castellieri del Carso interrogandosi sulle modalità di popolamento di questo territorio e sulle tecniche costruttive delle diverse tipologie di fortificazione che spesso costituiscono il tratto distintivo, anche se non l’unico, del singolo castelliere. Dal 2016 ha avviato un programma di rivitalizzazione culturale finalizzato alla conoscenza dei castellieri carsici istituendo il corso “Riscopriamo i castellieri” presso l’Università delle Liberetà di Trieste. Nel giugno 2022 è diventato il presidente della Società per la Preistoria e la Protostoria della Regione Friuli Venezia Giulia. Per far conoscere agli appassionati ed ai curiosi i castellieri nella loro realtà fisica e territoriale, organizza spesso escursioni guidate sui castellieri del Carso italiano e sloveno e su quelli, di grande rilevanza, dell’Istria che furono tra i primi a venire studiati alla fine dell’800.