SULLE NEVI DI PRATO PIAZZA: M. SPECIE E PICCO DI VALLANDRO
Sabato 19 marzo: Carbonin (1.451 m), strada forestale al Rifugio Vallandro (2.040 m), Monte Specie (2.307 m), Rifugio Vallandro (2.040 m), cena e pernottamento
Domenica 20 marzo: Rifugio Vallandro (2.040m), sentiero 40 (su neve) al Picco di Vallandro (2.839m), discesa per lo stesso percorso al Rifugio Vallandro e Carbonin (1.451m). Rientro a Trieste con sosta lungo il percorso
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono un fine settimana sulla neve delle Dolomiti di Braies
L’AMBIENTE
Dal punto di vista geografico, le Dolomiti di Braies (in tedesco Pragser Dolomiten) sono un gruppo montuoso delle Dolomiti situato a cavallo tra la Provincia Autonoma di Bolzano e la Provincia di Belluno. Prendono il nome dal Comune di Braies e dall’omonima valle, inserite all’interno del Parco Naturale Fanes – Sennes – Braies.
Sono delimitate a nord dalla Val Pusteria, a est dalla Val di Landro, a sud dal Passo Cimabanche e a ovest dalla Val Badia.
Nella classificazione geografica della SOIUSA (Suddivisione Orografica Internazionale Unificata del Sistema Alpino), le Dolomiti di Braies sono suddivise in tre Gruppi principali e sei Sottogruppi. I principali sono rappresentati dal Gruppo della Croda Rossa d’Ampezzo, che con i suoi 3.146 metri è anche la cima più alta, il Gruppo del Picco di Vallandro, di cui fa parte il Monte Specie (2.307m), e il Gruppo Colli Alti – Plan de Corones.
Nell’aspetto geologico possiamo individuare rocce “giovanili” quali la Dolomia principale ma anche fenomeni tipicamente collegati al carsismo, come campi solcati, fenditure e pozzi.
L’ESCURSIONE
Con mezzi propri si raggiungerà da Trieste la località di Carbonin (Schluderbach) a quota 1.451 m. Attraversata la trafficata strada asfaltata, inizia la salita (indicazioni rifugio Vallandro) lungo una larga strada militare (chiusa al traffico e di solito battuta) che s’inoltra in un bel bosco di abeti con pendenza moderata. Dopo tre lunghissimi tornanti è possibile rompere la monotonia del percorso con una traccia (CAI 37) che interseca diverse volte la strada e ne abbrevia le anse.
Trascorsa circa un’ora si esce dal bosco, in un ambiente sempre più aperto e panoramico e si prosegue sulla strada, quasi pianeggiante, in direzione dell’altopiano di Prato Piazza. Un’ultima breve salita permette di raggiungere il panoramico Rifugio Vallandro (Dürrensteinhütte) 2.040 m, dove si pernotterà.
Per chi non desiderasse proseguire verso la cima sarà quindi possibile sostare al Rifugio, in attesa che il gruppo principale faccia ritorno. Posto sull’orlo meridionale dell’altopiano, il rifugio offre un colpo d’occhio straordinario, a ovest sul massiccio imponente della Croda Rossa, che deve il suo nome e il suo colore alle striate di calcari giurassici e marne cretacee all’interno della dolomia di cui è costituito. Verso sud si ammira il castello pietrificato del Gruppo del Cristallo, una serie di torri, pinnacoli, guglie e canne d’organo che coprono tutta la linea dell’orizzonte. Infine verso nord si estende il mantello bianco di Prato Piazza, con i suoi candidi alpeggi punteggiati di baite. Dal rifugio Vallandro, abbandonata la strada, si prosegue sulla traccia che punta in direzione delle pendici meridionali del Picco di Vallandro. L’itinerario continua all’interno di un piccolo vallone, con moderata pendenza, e poi con alcuni ripidi zig-zag raggiunge un bivio. La strada dolcemente prende quota in direzione della Sella di Monte Specie a 2.200 m. Lentamente abeti, cembri e mughi scompaiono e ci si ritrova al centro di un deserto bianco, mentre in lontananza, dal limite superiore di alcuni dossi, svettano le cime dolomitiche, come un paesaggio magico immerso in un bianco accecante. Dalla Sella si prosegue con una salita un po’ più ripida e con un lungo semicerchio si raggiunge la vetta del Monte Specie (StrudelKopf) 2.307 m. Il panorama, ovviamente, è straordinario! Una vista di 360 gradi di sole emozioni, che contempla l’ultima sorpresa della giornata: la vista delle Tre Cime di Lavaredo.
Incantati, si inizierà la discesa sullo stesso percorso per raggiungere il rifugio Vallandro, méta della giornata. Cena e pernottamento.
Al mattino successivo si partirà alla volta del Picco di Vallandro che, maestosamente, sovrasta il rifugio. Molto probabilmente sarà possibile lasciare al Rifugio tutto il materiale della notte, in modo da poter viaggiare più leggeri. Compiendo una lunga diagonale si inizierà a guadagnare quota dirigendosi a Nord, mentre tutt’intorno la vista potrà spaziare. Il percorso si fa via via più ripido, affrontato con dei cambi di direzione (seguendo anche qualche traccia sci alpinistica) fino a giungere al tratto finale, particolarmente delicato poiché esposto. In base alle condizioni della neve (non prevedibili settimane prima), si deciderà se affrontare o meno tale tratto che permette di giungere la cima a quota 2.839 metri. Sperando nella complicità del meteo sarà possibile godere di un ottimo e appagante panorama sulle Dolomiti, panorama che farà da contorno alla foto di gruppo prima di iniziare a scendere. Discesa che avverrà sullo stesso percorso, facendo attenzione ai tratti più ripidi, fino a rientrare al Rifugio Vallandro per una breve sosta (con recupero degli effetti personali per la notte) e da qui proseguire poi per Carbonin seguendo la strada di salita. Rientro a Trieste in serata con breve sosta lungo il viaggio.
NOTA BENE: escursione in ambiente innevato, per cui la Direzione si riserva sul percorso da percorrere in base alla stabilità del manto nevoso.
– Obbligatorio l’utilizzo di ARTVA, sonda e pala (possibilità di noleggio a 15 €).
– Obbligatorio l’uso di ciaspole, ramponcini e bastoncini per la progressione.
– Obbligatorio l’uso del sacco lenzuolo per il rifugio.
Difficoltà: Escursionismo in Ambiente Innevato (EAI)
SABATO Sviluppo: 9 km – Dislivello: + 850/- 250 m
DOMENICA Sviluppo: 14 km – Dislivello: + 800/- 1.450 m
Cartografia: Tabacco 031 Dolomiti di Braies 1:25.000
Direttori di Escursione: AE Maurizio Toscano (sabato) e ANE Cristiano Rizzo (domenica)
Sabato partenza, con mezzi propri, alle ore 7.00 dal Quadrivio di Opicina
Numero massimo di partecipanti: 20 (venti) – ulteriori posti solo in base alla disponibilità del Rifugio Vallandro e di una congrua richiesta di adesioni con versamento della caparra.
Al Rifugio Vallandro sistemazione in camere da 2 e 4 letti e camerone
Quota di partecipazione:
Soci C.A.I. Camera 2 e 4 letti € 85,00
Soci C.A.I. Camerone € 75,00
NON Soci C.A.I. aggiunta di € 20,00 per assicurazioni CAI
La quota di partecipazione va versata al momento dell’iscrizione (minimo € 50 caparra)
Doccia compresa nella quota per gli occupanti del camerone. Nelle camere disponibile al costo di € 4,00
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30
