MONTE MATAJUR
Ceplestichis (547 m), Monte Cau (888 m), in cima al Monte Matajur (1641 m), Marsinska Planina (1401 m), Sentiero Naturalistico Mersino, San Lorenzo (861 m), Stupizza (203 m)
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono un’escursione sul Monte Matajur seguendo due tappe del Sentiero Italia.
Il Monte Matajur (1641 m), detto anche Baba in dialetto sloveno, è una montagna delle Prealpi Giulie.
Il monte è il rilevo più rappresentativo e è il simbolo delle Valli del Natisone.
Nonostante la sua limitata altezza, è facilmente individuabile dalla pianura friulana per la sua caratteristica forma conica.
Questo itinerario segue il tracciato di due tappe del Sentiero Italia.
L’escursione raggiunge la cima del Matajur da un versante poco frequentato che si snoda un bosco ricco di piante di castagno, faggio e abete.
Si passerà anche lungo il tragitto che il tenente Erwin Rommel percorse, nella prima Guerra Mondiale, per accerchiare e conquistare la cima del monte. Dopo le battaglie del Kolovrat con marce forzate risalì il costone est dove gli italiani erano meno preparati a rintuzzare un attacco.
Durante la discesa del versante ovest viene percorso il Sentiero Naturalistico Mersino del Matajur, corredato di tabelle esplicative sull’ambiente che si sta percorrendo.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Il pullman arriverà fino ad un tornante ad un centinaio di metri da Ceplestischis, dove si inizierà a camminare.
All’inizio del paese si trova un vecchio mulino, nei cui pressi inizia il sentiero CAI 736, una traccia che s’innalza tra vecchi pastini sopra le case. Si risale nel bosco fiancheggiando vecchie casere ormai in disuso.
In questa prima parte del percorso la vista è preclusa dalla vegetazione, soltanto in alcune radure lo sguardo può spaziare più liberamente.
Attraversato un gruppo di baite, il sentiero incrocia una carrareccia e, subito dopo, un’indicazione che il percorso continua nel bosco. Quasi tutte le strade che solcano il territorio sono state realizzate nel 1916 quando queste montagne divennero le 3a e 4 a linea difensiva dell’esercito italiano.
Questa rete viaria permetteva il collegamento tra le varie postazioni estando invisibile al nemico.
Ora il sentiero è meno marcato e le indicazioni sono rade. È molto facile sbagliare strada, perciò è importante rimanere sempre compatti.
Dopo un’ultima salita all’interno di una valletta si sbucherà sulla carrareccia che scende dalla cima, (percorso che durante la guerra raccordava le guarnigioni del Mangart con il Mrzli Vrh, e che dal secondo dopoguerra è diviso dal confine).
La carrareccia, che prosegue lungo la cresta est con pendenza costante, aggira il crinale fino ad arrivare alle pendici del Monte Glava (1519 m), poco sotto la sua vetta s’incontra un bivio e, ignorando il sentiero porta al Rif. Pelizzo passando per la sorgente Skaljia, si raggiunge la cima percorrendo un terreno calcareo fortemente eroso.
Da lassù il panorama si apre anche sul versante sloveno. Continuando lungo la cresta di confine, si raggiunge la Chiesa del Redentore in cima al Monte Matajur (1641 m).
Dopo la pausa per il pranzo al sacco, s’inizia la discesa lungo il versante occidentale (segnavia CAI 749).
Il primo tratto presenta alcuni gradoni un po’ scivolosi che richiedono attenzione.
Dopo pochi minuti si arriva al rifugio Dom na Matajure (aperto) e si continua in discesa fino a giungere al ricovero Marsinska Planina (1401 m), edificio di proprietà del comune di Pulfero in gestione alla locale sezione ANA.
Qui inizia il Sentiero Naturalistico Mersino. Poco prima del ricovero si trova l’incrocio con i sentieri che portano al Rif. Pelizzo e il n 749 che arriva al Passo di Glevizza.
Dopo il ricovero il sentiero passa nei pressi di alcuni “kazoni”, utilizzati fino a qualche decina di anni fa dagli abitanti di Mersino per il pascolo estivo.
Il percorso prosegue lungo il crinale su ampio sentiero lasciando sulla sinistra le frazioni che compongono la borgata di Mersino alto in Valle di Rodda e verso quota 861 s’incontra la chiesa di San Lorenzo, in splendida posizione con una bella vista Monte Mia.
Si continua all’interno di una faggeta superando alcuni tratti che richiedono prudenza e particolare attenzione per la sua ripidità. Il percorso s’addolcisce poco prima di arrivare a Stupizza, dove attenderà il pullman.
Difficoltà: Escursionisti Esperti (EE)
Sviluppo: 15 km
Dislivello: 1.100 m
Cartografia: Tabacco 041 – 1:25000
Ore 7.00 ritrovo e partenza da Piazza Oberdan, rientro previsto a Trieste verso le ore 20
Escursione effettuata con pullman a noleggio
Direttore d’escursione: AE Maurizio Bertocchi (cellulare SAG: 353 4556929)
Quota Soci CAI € 25,00 (inclusiva del contributo per le spese di sopralluogo e pullman)
Per i non soci supplemento di € 12,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
CHIUSURA DELLE PRENOTAZIONI GIOVEDI’ 22 GIUGNO 2023
Il programma sarà strettamente osservato salvo cause di forza maggiore e attuato secondo il regolamento escursioni e condotto ad insindacabile giudizio del direttore d’escursione.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro giovedì.
foto: Marco Milani