ESTATE DI SAN MARTINO IN ISTRIA: IL SENTIERO DI SAN SILVESTRO
Borutto (Borut) mt. 300, sentiero 706, Draguccio (Draguc) mt. 350, Grdinici, Borutto (Borut) mt. 300
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell‘Associazione XXX Ottobre propongono la tradizionale escursione in Istria in occasione dell’Estate di San Martino, posta come da consuetudine l’11 novembre…
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Lasceremo le macchine presso la stazione ferroviaria, dove inizia il segnavia 706.
Il sentiero, chiamato pure di San Silvestro (Sveti Silvestar), prende il nome dall’omonima chiesa che nel passato fu situata accanto al sentiero in direzione di Draguccio e di cui oggi sono rimaste tracce appena percettibili. È un tracciato interessante e dinamico, moderatamente impegnativo, ed è segnato da marcature alpinistiche giallo-verdi.
Inizieremo sulla strada asfaltata per circa duecento metri e dopo cinque minuti incontreremo una scalinata.
Cominceremo a salire prendendo la strada asfaltata e dopo 5 minuti arriveremo al cimitero del paese con la chiesa di San Michele, la parrocchiale di Borutto; risale al XIII secolo ed è stata ampliata e rinnovata nel 1787, come testimonia un’incisione rustica sopra la porta d’ingresso. In quella occasione alla chiesa fu aggiunto il campanile a vela con due campane, mentre l’interno fu rinnovato in stile barocco.
Il sentiero accanto alla chiesa continuerà a salire e le marcature ci porteranno, per un attimo, fuori strada, passando vicino alle rovine di un’antica cappella, ma poi ritorneremo sul sentiero principale che seguiremo sempre in salita.
Dopo aver camminato per 2,5 km, impiegando circa una quarantina di minuti, arriveremo sulla strada sterrata che arriva dalla direzione di Cerreto.
Proseguiremo svoltando a destra, accanto alle nuove piantagioni di olivi di un’azienda agricola.
Sulla destra si offrirà la vista del Monte Maggiore, Villa Bassa e Lupogliano e dopo un pò anche sulle case rinnovate vicino al paese di Tibole, che fino a poco tempo fa era abbandonato, e poi su Colmo.
Ancora 30 minuti ed arriveremo ad un bivio dove a destra si dirama il sentiero che, attraverso la frazione di Grdinici, ritorna a Borruto. Prenderemo questo al ritorno, adesso noi continueremo il percorso seguendo la strada in direzione di Draguccio.
Un antichissimo muro a secco a destra del sentiero rappresentava il confine tra Tibole e Borruto; la zona terminale di questo muro, dal 1525 al 1797, rappresentava il confine tra l’Istria austriaca e quella veneta.
Qui svolteremo a sinistra per proseguire su un sentiero boschivo in salita.
In questa parte il segnavia è segnato da marcature alpinistiche bianco – rosse perché rappresenta anche il tratto del “percorso alpinistico pisinese” che da Pisino porta in cima al Monte Maggiore.
Dopo 1 ora e 15 minuti circa di cammino incontreremo un ultimo bivio sulla sinistra.
Proseguiremo sempre lungo il segnavia principale 706, fino ad incrociare, dopo 15 minuti, la strada che proviene da Pinguente (Buzet).
Ancora 10 minuti ed entreremo a Draguccio. Qui faremo la sosta (da quantificare), dedicando il nostro tempo libero alla visita di
questo grazioso borgo.
Questa bellissima località è una frazione di 67 abitanti del comune di Cerreto (Cerovlje), nella regione dell’Istria Centrale.
Il toponimo deriva dalla presenza di un piccolo avvallamento (in croato Draga), lungo il quale scorre il torrente Draguc e dalla vetta (alta 504 mt) che protegge il paese dalle sferzate della bora.
Il borgo è situato a metà strada tra i comuni di Pinguente e Pisino, ed è abbarbicato su uno sperone roccioso che domina l’ampia valle del lago Bottonega (Butonega).
Un viale lastricato, che lambisce un cimitero, conduce all’abitato, circondato da una distesa di campi e vigneti.
Dopo la cessione dell’Istria alla Jugoslavia e l’esodo di italiani che ne seguì, la presenza italiana scomparve e a Draguccio rimasero appena 79 residenti di lingua croata, un dato comunque superiore a quello del censimento del 1991 (70 abitanti).
Terminata la sosta, prenderemo la via del ritorno, impegnando lo stesso sentiero 706 dell’andata.
Dopo venti minuti, troveremo una prima biforcazione. Proseguiremo per la strada principale, incontrando, dopo mezz’ora, una seconda biforcazione del sentiero. Svolteremo a sinistra, seguendo lo sterrato che ci condurrà, in un’altra mezz’ora, all’abitato di Grdinici, un piccolo villaggio di poche case. Superata questa frazione, dopo circa 15 minuti, svolteremo a sinistra per prendere un sentiero in discesa nel bosco che ci porterà, alla fine, a sbucare sulla strada che da Borutto va verso Lupogliano.
Da qui saranno necessari altri 15 minuti per raggiungere la stazione ferroviaria e portare a termine la nostra escursione.
Difficoltà: Escursionistico (E)
Sviluppo: 15 km
Dislivello: 400 m
Cartografia: Carta Matheus T02 Buzet, in scala 1:30.000
consigliati i bastoncini
Ore 7.00 ritrovo e partenza da Piazza Oberdan, rientro previsto a Trieste verso le ore 18.30.
Escursione effettuata con mezzi propri
Direttore d’escursione: Maurizio Tessarolo
cellulare sociale della AXXXO: 339 4681850 attivo solo nel giorno dell’escursione
Quota Soci CAI € 7,00 (inclusiva del contributo per le spese di sopralluogo)
Per i non soci supplemento di € 12,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.