CICERIA SLOVENA: VELIKA PLEŠEVICA
Skadanščina (580 m), Mala Vrata (695 m), Velika Pleševica (908 m), Mala Vrata (695 m), Skadanščina (580 m)
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie APS e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono una bella escursione che ci porterà in quella parte della Ciceria che si estende in territorio sloveno tra il Monte Slavnik/Taiano e la Velika Pleševica.
La Ciceria è un altopiano, oggi diviso politicamente fra Slovenia e Croazia, che si sviluppa da nord-ovest verso sud-est ai margini nord-orientali dell’Istria. Il suo nome deriva dalla popolazione dei Cici, coloni di origine rumena, fuggiti nei secoli XV e XVI dalle razzie turche ai confini dell’Impero Ottomano che contribuirono a incrementare demograficamente lande flagellate dalle continue pestilenze. I Cici vennero assorbiti dalle già presenti genti slave ma, in taluni casi, come a Žejane/Seiane, ora in Croazia, conservarono fino a pochi decenni or sono buona parte dell’antico idioma rumeno.
Il territorio è costituito da terreni calcarei, con la presenza di numerose doline e inghiottitoi. Una povera agricoltura è possibile solo sul fondo di alcune doline, dove si è depositata la fertile terra rossa. Sicuramente già in età romana qualche sentiero collegava la strada da Aquileia per Tarsatica, l’odierna Fiume, con l’Istria occidentale e nella vicina Matteria potrebbe localizzarsi la stazione di posta “Ad Malum”, che poteva essere paragonata allora ad una stazione di servizio sulle attuali autostrade.
Durante il Medioevo assunse particolare importanza la cosiddetta “Strada del Carso”, che da Obrov/Obrovo oltrepassava la Vela Vrata/Porta Grande e giungeva alfine a Pinguente. Essa era percorsa annualmente da migliaia di “mussolati”, che con la loro mercanzia facevano la spola tra la Carniola e l’Istria. A vigilanza di questi traffici fu eretto dopo il 1090, forse su un precedente fortilizio romano, il castello di Carstberg dai Conti di Gorizia sulla vetta del M. Nebesnik (860 m), che sovrasta Zagrad. Già nel Trecento questo piccolo maniero decadde in rovina a favore di quello di Podgrad/Castelnuovo e oggi si possono a malapena scorgere le fondamenta nascoste dal terreno. I controlli sui traffici non debellarono, però, il fenomeno del brigantaggio, molto diffuso a causa dell’estrema povertà della zona.
AVVICINAMENTO
Raggiunto il confine di Pese, ci si dirige verso Fiume/Rijeka per circa 12 chilometri lungo la E61 fino a incontrare, poco prima dell’ abitato di Marcovščina, la deviazione a destra per Skadanščina. Si prosegue per ulteriori 3 chilometri fino ad un ampio parcheggio, di recente creazione, posto poco prima dell’ingresso del paese.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Lasciate le automobili, si percorre la strada che, in pochi minuti, raggiunge il centro dell’abitato presso la chiesetta dedicata a San Rocco. Giunti alle prime segnalazioni, si tralascia il tratturo che a sinistra va in direzione Mala Vrata, seguendo invece verso destra la carrareccia che conduce allo Slavnik. Si sale, con pendenza costante, fino ad arrivare, a quota 820 m, dove s’intercetta una strada bianca che si percorre in direzione Sud. Poco dopo si trova, a sinistra, l’inizio del sentiero che riporta l’indicazione: Mala Vrata 40 minuti. Si segue questa traccia che si snoda dentro una faggeta e porta alla sella dove si trova una barriera di filo spinato che la Slovenia ha posizionato lungo il confine con la Croazia.
A questo punto si affronta la salita più ripida del percorso in una pineta ricca di sottobosco fino ai prati da pascolo della cima della Velika Pleševica, dove si farà la sosta pranzo.
In condizioni di tempo favorevoli si può godere uno splendido panorama a 360° sulle Alpi Giulie italiane e slovene, sulle Karavanke, sulle Dinariche, sulla parte settentrionale del Velebit e sulle altre cime della Ciceria.
Per la discesa si ripercorre il sentiero utilizzato precedentemente in salita e si ritorna alla Mala Vrata. Si imbocca a destra il sentiero con tabella indicatrice: Skadanščina 1 ora e 15 minuti. Il percorso si snoda in una bella faggeta e, dopo circa 11 Km dalla partenza e 40 minuti dalla sella, si passa vicino all’ingresso di una profonda jama.
Qualche centinaio di metri più avanti, facendo attenzione, si segue il sentiero a sinistra che ci conduce nuovamente verso i campi della piana di Skadanščina, punto di partenza dell’escursione.
Difficoltà: Escursionistico (E)
Sviluppo: 14 km
Dislivello: 650 m
Cartografia: Slovenska Istra, Kras in Okolica – 1:50.000
Ore 7.30 ritrovo e partenza da Piazza Oberdan, rientro previsto a Trieste verso le ore 18.30.
Escursione effettuata con mezzi propri
Direttrice d’escursione: Daniela Darini
cellulare sociale: 335 8042770 attivo solo nel giorno dell’escursione
Munirsi di un documento d’identità valido per l’espatrio e della tessera sanitaria
Quota Soci CAI € 5,00 (inclusiva del contributo per le spese di sopralluogo)
Per i non soci supplemento di € 13,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.