ALPI GIULIE ANNO 105 N. 2 – 2011
ALPI GIULIE. ANNO 105 N.2 – DICEMBRE 2011
LA SQUADRA VOLANTE
“Alla fine dell’Ottocento nell’ancor giovane Societa Alpina delle Giulie si era formato un nucleo di forti arrampicatori, in grado di affrontare le maggiori difficolta alpinistiche del loro tempo. Precursori dei criteri attuali di preparazione, si allenavano costantemente sulle piccole pareti calcaree nei dintorni della citta, lungo la “strada napoleonica” di Prosecco, sui fianchi dirupati della grandiosa dolina della Draga di Orlek, sui roccioni di San Servolo e di San Lorenzo e specialmente nella Val Rosandra, già diventata allora la tradizionale palestra di roccia dei triestini.
Condizione fisica ed agilita a loro certo non mancavano: erano tutti abituali frequentatori della Societa Ginnastica e primeggiavano in varie discipline. Soprattutto, erano i primi a Treste a praticare l’alpinismo senza guide, allora osteggiato dai benpensanti ma rivelatosi ben presto I’autentica scuola accademica di tecnica e di formazione psicologica.
In montagna avevano cominciato con le salite “sguidate” (come dicevano i loro detrattori) delle principali cime delle Giulie, delle Carniche e delle Dolomiti – compresa la Cima Piccola di Lavaredo, a quel tempo pane per pochi – per poi affrontare il terreno incognito delle nuove ascensioni e delle cime ancora inviolate.
Si avvicendavano nelle uscite di addestramento e nelle gite in montagna Giuseppe Marcovich (Marcovig), Oliviero Rossi, per quindici anni – fino a1 1909 – segretario dell’Alpina, Ettore Carnera, Tullio Cepich, Cairoli Mauro, Cairoli Rascovich, Alberto Zanutti e quindi, il piu giovane, Antonio Carniel.
Trascinatore e guida carismatica del gruppo era Napoleone Cozzi, personaggio vulcanico di atleta e di artista, pittore decoratore e maestro di scherma, instancabile nel lavoro e nelle dure fatiche della montagna. (…)”
Così l’incipit dell’introuzione al numero monografico di Alpi Giulie interamente dedicato alla Squadra Volante: la storia, i personaggi, le imprese.
