MONTE SABOTINO
Domenica 24 aprile il gruppo ONC – Operatori Naturalistici e Culturali della Società Alpina delle Giulie in collaborazione con la sezione CAI di Monfalcone propone un’escursione storico naturalistica sul monte Sabotino.
Il percorso proposto vuole portare i partecipanti a scoprire le molteplici realtà naturalistiche che caratterizzano il monte Sabotino, senza dimenticare le numerose e ancora ben visibili testimonianze storiche del Primo Conflitto Mondiale che sono disseminate in questo luogo.
La salita al monte partirà tra l’altro proprio dalle sue pendici inferiori portando il gruppo quasi a ridosso del fiume Isonzo.
Una volta raggiunta la cresta sommitale del monte si potrà inoltre godere degli ampi panorami che spaziano dall’Isontino alle Alpi Giulie.
Punto di avvio dell’escursione è l’abitato di Solkan (Salcano) dove, in un ampio parcheggio nei pressi della stazione ferroviaria, si lasceranno le auto.
Da qui ci si sposterà di una decina di metri e si attraverserà l’imponente e panoramico ponte sull’Isonzo nei pressi dell’altro famoso ponte ferroviario progettato da Fabiani.
Una volta superatolo, si percorrerà ancora un breve tratto della strada NSA 55 (strada di Osimo) prima di poter imboccare sulla sinistra una stradina che porta sul tracciato del percorso ciclabile che da Nova Gorica si inoltra lungo la valle dell’Isonzo.
Proseguendo per un paio di chilometri lungo questo tracciato, quasi del tutto orizzontale, si supererà sulla destra la diga sull’Isonzo e poco dopo si incontrerà una traccia a sinistra sulla quale inizierà la salita lungo la parete nord del Sabotino.
Dopo un centinaio di metri in salita a destra si imboccherà una diramazione verso un’impegnativa salita di 300 m di dislivello che conduce alla parte sommitale del monte nei pressi del rifugio/museo sloveno.
Ci si soffermerà nei dintorni del museo per visitare alcune opere belliche come cammini trincerati e gallerie. Una volta concluse queste visite si proseguirà per raggiungere la cima del Sabotino (609 m), da lì si avanzerà lungo la lunga e panoramica cresta del monte sul sentiero CAI n. 97. Giunti all’estremità più orientale, presso la quale si trovano le rovine della chiesetta di San Valentino, si inizierà la discesa abbandonando la traccia italiana e seguendo il sentiero sloveno fino a raggiungere nuovamente la strada per Osimo e da lì il punto di partenza.
Spunti geologico-naturalistici
Notevole esempio della storia geologica del nostro territorio, quasi un geosito, il Sabotino costituisce la parte meridionale di un’anticlinale, erosa al centro dall’Isonzo e così separato dal quasi “gemello” Monte Santo (Stara Gora) di poco più alto.
Varrà la pena di fermarsi un momento nei pressi della diga dove è attivo un sistema di allertamento in caso di crolli. Si farà un’altra breve sosta circa a metà salita dove si potrà cogliere la stratificazione della roccia a reggi poggio.
Altre considerazioni quando si sarà in cima o lungo la cresta: tracce di carsismo e idrogeologia.
Merita infine osservare la roccia, piuttosto macinata nel tratto finale del percorso a causa di faglie, che rende abbastanza impegnativa la discesa per i numerosi salti.
Ritrovo a Monfalcone alle 8.30, parcheggio Ospedale S. Polo
Capigita: Stefano Miniussi, Riccardo Ravalli, Roberto Jurissevich
Avvertenza:
Gran parte dell’itinerario, inclusa la zona di parcheggio in cui si lasciano le auto, si trova in Slovenia.
Portare un documento d’identità valido.
Escursione con mezzi propri
Quota Soci CAI: € 0
Quota non soci CAI: € 12,00 comprensiva di contributo assicurativo ed iscrizione entro il 21.04.22 presso il CAI Monfalcone
Info: cell. 366 4654601