“LA FARINA DEL DIAVOLO” E L’ALTIPIANO DI LAUCO
LA VIA FERRATA “LA FARINA DEL DIAVOLO” E L’ALTIPIANO DI LAUCO
Da Villa Santina (UD)
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono la salita da Villa Santina lungo la via ferrata “La farina del diavolo” e l’altipiano di Lauco
Narra la leggenda che “In un mulino posto sul ciglio del rio Radime, ad una mugnaia molto tirchia che macinava il grano, un poverello chiese un pugno di farina. Alla richiesta la mugnaia rispose “Se cheste farine a è mee, che il gjaul me la puarti vie” (Se questa farina è mia, che il diavolo me la porti via).
In men che non si dica, proprio per intervento del diavolo, la farina fu scagliata dal roccione da cui si getta la cascata, conferendole quel caratteristico colore biancastro, dovuto in realtà ad una millenaria erosione.”
(dal sito del comune di Villa Santina).
Via ferrata di bassa quota (363 m) di recente realizzazione, rientra nel gruppo delle cosiddette “ferrate sportive”, caratterizzate in generale da forte esposizione e grande impiego di infissi artificiali che seguono vie di “debolezza morfologica” di pareti verticali o addirittura strapiombanti che non conducono su cime importanti ma danno una notevole sollecitazione adrenalinica e richiedono notevole forza, anche degli arti superiori e una discreta abitudine al vuoto. Sono quasi sempre ubicate su strutture rocciose di facile accesso che richiedono tempi brevi di avvicinamento.
La ferrata è stata attrezzata nel 2019 con tanti ausili per la progressione e quindi ben protetta, ed ha uno sviluppo di circa 450 metri per un dislivello di circa 230. Risale la parete che chiude a Sud l’altipiano di Lauco tenendosi pochi metri a destra della cascata del Rio Radime, una delle più alte d’Europa ma anche una delle più intermittenti, che si attiva solo in occasione delle maggiori piogge, peraltro abbastanza frequenti in questa zona della Carnia.
Una volta finita la ferrata e tolti imbrago, dissipatori e caschetto, in pochi minuti si giunge a Lauco
Il rientro avviene scendendo la vecchia mulattiera che univa Villa Santina a Lauco, comodo percorso che in circa mezz’ora raggiunge l’area di parcheggio dove attenderà il bus.
L’eventuale prosecuzione dell’escursione può percorrere parte dell’anello del Parco intercomunale delle Colline Carniche.
Partendo dalla località Muris l’itinerario raggiunge lo Stavolo Cuel Covon, aggira il Col Ventar e raggiunge per strada asfaltata Allegnidis e successivamente gli Stavoli Plauchianis rientrando a Lauco
Tempi: 3 ore per la ferrata, 1 ora per il rientro diretto
Anello delle Colline: tempi in relazione alla lunghezza del giro, che può esser modulato e ridotto in funzione del meteo e dei tempi a disposizione.
Tempi: 2/3 ore
Difficoltà: Escursionisti Esperti Attrezzato(EEA)
Sviluppo: 4,5 km
Dislivello: +/- 230 m
Cartografia: Tabacco 02 – 1:25000
Partenza ore 8 da Piazza Oberdan, rientro previsto ore 18.30
Coordinamento: AE Mario Privileggi (SAG)
Quota: soci € 22,00 – addizionale non soci € 9,00
Comprendente trasporto in bus e, per i non soci, anche assicurazione e soccorso
I partecipanti dovranno essere muniti di mascherina e di gel igienizzante e consegnare al capogita l’autodichiarazione di non essere portatori di virus e di non essere stati in contatto con persone contagiate
Il programma sarà strettamente osservato, salvo cause di forza maggiore, attuato secondo il regolamento delle escursioni e condotto ad insindacabile giudizio del direttore d’escursione.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.