WEEKEND NELLE DOLOMITI FRIULANE: TRUOI DAI SCLOPS
SABATO 14 E DOMENICA 15 SETTEMBRE 2024
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie APS e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono due giorni nelle Dolomiti Friulane per seguire il Truoi dai Sclops, il Sentiero delle genziane.
Tra le catene Dolomitiche, quelle Friulane sono senza dubbio le montagne più selvagge.
Situate lontano da strade, strutture ed impianti, sono poco frequentate e offrono paesaggi davvero unici, motivo per il quale sono Patrimonio Naturale dell’UNESCO. Insieme a quelle d’Oltre Piave si presentano come un gruppo montuoso unitario e compatto e con una suggestiva successione di picchi e cime regalano panorami mozzafiato e scenari selvaggi ed inaspettati. Il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, esteso per circa 37 ettari, è un’area protetta del Friuli-Venezia Giulia istituita nel 1996.
Il Truoi dai Sclops è un percorso spettacolare che permette di ammirare molti degli aspetti più interessanti delle Dolomiti Friulane: dalle pareti verticali del gruppo del Pramaggiore e dei Monfalconi di Forni alle tranquille praterie alpine, dalla vegetazione dei boschi di fondovalle ai fiori rari o endemici delle alte quote, dagli incontri con stambecchi, camosci e cervi all’osservazione di aquile reali.
PERCORSO AUTOMOBILISTICO
Dall’autostrada A4 si esce a Carnia e si prende la strada verso Villa Santina. Da qui, alla rotonda, si prende l’uscita per Forni di Sopra. Una volta raggiunto il paese, all’altezza della piazza principale, si gira a sinistra verso il Palaghiaccio dove ci sono ampie possibilità di parcheggio.
DESCRIZIONE DEI PERCORSI
Sabato 14 settembre
Dal parcheggio di Forni di Sopra (888 m) si prende il sentiero che sale dolcemente lungo il Tagliamento e che fa parte dell’Anello di Forni. Alla confluenza con il torrente Giaf, alla destra orografica, si comincia a salire fino al primo ponte. Dopo un breve tratto di strada asfaltata si incontra il ponte che riporta alla destra del Giaf dove inizia la ripida strada forestale che porta al Rifugio Giaf. A quota 1106 m si prende il sentiero CAI 346 che prosegue nel bosco di faggio e abete rosso.
Grazie ad alcune ripide svolte tra larici e i mughi in breve, dopo che il sentiero diventa meno pendente, si giunge dapprima a una malga e subito dopo ad una chiesetta e al Rifugio Giaf (1400 m) che offre la possibilità di rifornirsi d’acqua.
Il panorama inizia ad essere sempre più affascinante grazie alla maestosità delle Dolomiti Friulane. Dopo una breve sosta il cammino riprende seguendo il sentiero CAI 361 per forcella Urtisiel e casera Valbinon (cartelli) che si dirige verso sud est e attraversa, senza risalirlo, il vasto ghiaione che scende dalla Forcella dei Pecoli.
Si devia verso est contornando lo sperone roccioso di cima Urtisiel a ovest, passando tra questo ed il costone roccioso che limita il ghiaione a est. Il sentiero passa a ridosso delle pareti rocciose. Si entra così in una stretta gola ghiaiosa che si risale faticosamente col sentiero che si inerpica a tornanti. Si raggiunge la Forcella Urtisiel (quota 1990 m) da dove la vista spazia sulla Val Menon. Qui, in base alle variabili del tempo di marcia, del tempo atmosferico e delle forze, si potrà decidere se salire fino alla cima Urtisiel (2219 m) seguendo una traccia senza segnavia.
Dalla Forcella si scende per ghiaie per un primo tratto verso sud; il sentiero (Truoi dai Sclops) piega poi decisamente verso est (prima di un brusco aumento di pendenza) e con lunga attraversata a mezzacosta in falsopiano raggiunge il Ricovero Casera Valbinon (Valmenone) (quota 1778 m), che si trova in una radura molto piacevole e consente un gradito riposo.
La casera è molto spartana: il gabinetto e il lavandino sono esterni e ci possono essere difficoltà per ricaricare i cellulari (nella zona comunque non c’è campo, è bene avvertire chi rimane a casa di non preoccuparsi). Portare, quindi, frontale e power bank. Il menù della cena è fisso: minestrone di legumi, salumi e formaggi della zona.
È necessario il sacco a pelo, anche se sono disponibili alcune coperte considerate, però, d’emergenza.
Difficoltà: Escursionisti Esperti (EE)
Dislivello: 1100 m , + 150 m per eventuale salita alla cima
Sviluppo: 10 km, + 1 km per eventuale salita alla cima
Domenica 15 settembre
Dalla casera si riprende il sentiero fino al bivio fra il 361 e il 369 su cui si procede. Si prosegue volgendo a destra in direzione della Forcella Val di Brica (2088 m). Da qui, accanto a una bella guglia rocciosa, si gode un vasto panorama.
A questo punto si passa sotto le pareti delle Cime Fantolina nella testata della val di Brica e si sale (pendii erbosi e detriti) per la Forcella del Mus di Brica (quota 2020 m). A sud est del singolare e isolato pinnacolo si arriva alla Forcella dell’Inferno (2175 m) punto più elevato dell’escursione.
In breve in leggera discesa lungo la falda detritica sul versante della Val di Guerra, si perviene alla Forcella Fantolina Alta (2107 m). Con il sentiero CAI 369A, costeggiando il versante sud della Punta del Mus, su detriti talvolta mobilizzabili dove è necessaria qualche attenzione, si giunge al raccordo col sentiero 362 e al Rifugio Flaiban-Pacherini (1587 m) dove, chi volesse, potrà rifocillarsi.
Per chi, invece, avesse voglia di cimentarsi ancora, c’è la possibilità di salire al Passo di Suola (1994 m) risalendo il CAI 362 dal bivio con il 369 A. Il Passo è un ampio e panoramico valico erboso che mette in comunicazione la Val di Suola con la Val di Rua. Da qui il ritorno è sullo stesso percorso dell’andata, per raggiungere poi il rifugio.
Dal rifugio, infine, si scende la valle dapprima tra i detriti delle frane degli ultimi anni e più in basso nel bosco. Verso il fondovalle, all’inizio della strada forestale, prenderemo la deviazione del sentiero 362 che porta al Tagliamento che poi affiancheremo per raggiungere il parcheggio.
Difficoltà: Escursionisti Esperti (EE)
Dislivello: 600 m , + 300 m per eventuale salita al passo
Sviluppo: 11 km, + 3 km per eventuale salita al passo
È consigliato l’uso dei bastoncini.
ALLOGGIO
Si pernotterà alla Casera Valbinon, il trattamento sarà di mezza pensione a menù fisso (bevande escluse).
Necessita di sacco a pelo o sacco lenzuolo per i calorosi.
Ore 8.00 partenza dal parcheggio al quadrivio di Opicina, lato Banne.
Escursione effettuata con mezzi propri
Direttrice d’escursione: Giulia Pozza
Cellulare organizzazione: +39 353 4556929 attivo solo nel giorno dell’escursione
Quota Soci CAI € 50,00
Per i non soci supplemento di € 26 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
Abbiamo a disposizione 12 posti (capogita incluso).
L’iscrizione sarà confermata solo dopo il versamento di una caparra di € 25,00.
Le prenotazioni dovranno essere effettuate esclusivamente presso la Società Alpina delle Giulie.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30.
foto: ©ArchivioPromoTurismo