FORCELLA GRANDE DEL MONTE RINALDO e CASERA DI CASA VECCHIA DA PIERABECH
Finalmente, dopo il lungo periodo di forzato arresto dell’attività, si può riprendere l’organizzazione delle escursioni sociali, ma con indicazioni ben precise e rigorose: viaggio in autonomia (mezzi propri) e gruppi di ridotte dimensioni (10 partecipanti e due capigita, uno in testa e uno in coda). In caso di adesioni massicce, si possono fare più gruppi, che si muoveranno distanziati tra loro di mezz’ora (cosa abbastanza complicata, non si dispone di tanto “personale”….). In più i partecipanti dovranno avere con sé (a portata di mano) mascherina e gel igienizzante, e consegnare al capogita l’autodichiarazione di non essere portatori di virus e di non esser stati in contatto con persone contagiate.
FORCELLA GRANDE DEL MONTE RINALDO (2222 m) e
CASERA DI CASA VECCHIA DA PIERABECH (1683 m)
Giro A: inizio Val Visdende (1250m), sent. 130, Forc. Grande del Rinaldo (2222m) e ritorno.
Giro B: Pierbech (1032m), sent. 168A, C.ra di Casavecchia (1683m), eventuale prosecuzione fino al Rif. Sorgenti del Piave (1830m) e ritorno.
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono una doppia escursione nella Val Visdende
Dopo Sappada, in direzione San Stefano, a destra si trova la Val Visdende, vallata formata dalla confluenza tra il torrente Cordevole (o Piave di Visdende) e il torrente Londo. Benché la testata della valle sia aperta ed amena, racchiusa fra il gruppo dei Longerin (2.571 m), il monte Rinaldo (2.473 m) e le creste di confine, l’accesso avviene invece attraverso una stretta gola, percorsa da una strada che venne spazzata via dall’alluvione del 1966. Per questa sua caratteristica di relativa chiusura, la valle è stata risparmiata dal turismo di massa e presenta ancora un aspetto naturale molto suggestivo. Purtroppo la tempesta Vaia di due anni fa ha devastato le abetaie che ricoprono gran parte delle pendici dei monti, soprattutto nell’arco che la delimita a Nord.
Dalla Val Visdende si può raggiungere, tramite sentieri e mulattiere, il confine con l’Austria, dove sono presenti alcune casermette costruite nel periodo fascista, come base per il controllo del confine di Stato. Vi sorgono diverse caratteristiche borgate, tra cui le maggiori sono Cima Canali, Prà della Fratta, Prà Marino, Costa Zucco e Costa d’Antola.
La sua parte settentrionale è attraversata dalla strada delle malghe, un panoramico percorso escursionistico che si sviluppa ad un’altezza media di 1860 m. Impegnativo per la durata se percorso nella sua interezza, collega le malghe Dignas (1670 m), Campobon (1927 m), Cecido (2014 m, quota massima della strada), Manzon (1890 m), Chiastellin (1968 m), Antola (1872 m) e Chivion (1745 m). Può comunque essere scomposto in diversi tratti più brevi.
GIRO A
Appena arrivati all’imbocco della valle si sistemeranno le auto nell’ampia parcheggio a sinistra e da lì si prenderà il sentiero CAI n° 130, che ha inizio subito dietro il “baracchino” del pedaggio per l’entrata in valle. La prima parte è su carrareccia, poi si restringe a sentiero, attraversa un bosco con alcuni alberi caduti e prosegue con pendenza regolare fin sotto le pareti rocciose. Sarà presto evidente che si tratta di un vecchio percorso militare della prima guerra, con frequenti interventi per renderla il più possibile agevole: rocce scavate per ricavare cenge oblique e muretti di riempimento e/o contenimento per mantenere la pendenza costante, frutto quindi del lavoro di tante braccia. Il percorso sarà allietato da belle vedute sempre più ampie sulle Dolomiti e anche da splendide fioriture (per la Pianella della Madonna, vista in ricognizione, sarà un po’ tardi…) come gigli martagone, anemoni montani, botton d’oro e, più in su, tante genziane; nelle zone da poco libere dalla neve anche le soldanelle! Salendo lungo la “valle delle forcellette” si noterà una prima forcella, si tratta della Piccola, tra il monte Carro e cima Mezzana, poi si vedrà la forcella Mezzana e per ultima, dopo un bel po’ di salita, la Grande, méta della nostra escursione, sotto la cima del monte Rinaldo. La parte alta del percorso si snoda, sempre a zig-zag, in una specie di valle pensile, abbastanza ampia e luminosa. Più avanti si abbandonerà temporaneamente il sentiero ufficiale a causa di un breve tratto franato e una volta ripreso il tracciato originale, si seguiranno le serpentine tra i ripidi verdi che porteranno alla forcella Grande. Da questa, guardando verso la Val Visdende, si noterà subito il disastro causato dalla tempesta Vaia: ampie zone di bosco ridotte a cumuli disordinati di tronchi abbattuti… ma anche questa è Natura; sovrasta il tutto la dorsale di monti che chiude la vallata a Nord, e si vedrà il Peralba da un’insolita angolatura. Trovato un angolino sottovento, si farà il pranzo al sacco, avendo davanti Antelao, Tofane, Pale di S. Martino, Marmarole, Popera, Croda Rossa e Passo della Sentinella. Insomma, un vero Paradiso, dal quale sarà difficile staccarsi per scendere a valle!! (stesso percorso della salita…)
Difficoltà: Escursionistico (E)
Dislivello: +/- 1000 m
Tempi: 3 ore a salire e due a scendere, più la sosta in forcella
Cartografia: carta Tabacco 01 – Sappada Santo Stefano in scala 1:25.000
ore 9.45 ca ritrovo partecipanti all’imbocco della Val Visdende
ore 10.00 inizio escursione
GIRO B
Da Pierabech (1032 m), prima di attraversare il Rio Avanza, si imbocca un’evidente pista forestale (sentiero n. 168A) che sale nel bosco. La si segue fino ad un bivio a quota 1190 m per proseguire lungo la pista di destra che attraversa il Rio Avoltruzzo. Si prosegue, senza incontrare forti pendenze, fino a raggiungere il ponte sul Rio Avanza. Poco dopo, abbandonata la ripida diramazione che sale verso la Casera Avanza, si continua nel fondovalle seguendo la pista dapprima sul versante orografico sinistro per poi risalire, attraversato l’alveo, la sponda opposta. Giunti a quota 1550 m si esce dal bosco e si percorrono delle belle radure fino alla Casera di Casa Vecchia (1683 m). La casera è una malga con rivendita dei prodotti caseari che produce direttamente. L’edificio in muratura è di recente ristrutturazione, ma conserva l’originale copertura in legno su due livelli e la particolare forma a ferro di cavallo della stalla. Il piano terra è adibito a vendita dei prodotti e a caseificio, mentre il piano alto è riservato ai gestori.
Considerata la brevità della gita, in funzione dell’interesse dei partecipanti, si potrà allungare il percorso di un paio di chilometri e raggiungere il rifugio Sorgenti del Piave a 1830m con un allungamento dei tempi di percorrenza di circa 1.30 h.
Difficoltà: Escursionistico (E)
Dislivello: +/- 650 m
ore 9.00 ca ritrovo partecipanti a Pierabech (1032 m)
ore 9.15 inizio escursione
Coordinamento: Davide Starc (AXXXO) e Giuliano Brancolini (SAG)
Luogo di ritrovo e orario di partenza consigliati:
ore 07.00 partenza delle macchine da Trieste, piazza Oberdan.
Scarica il programma!
Quota: soci € 7,00 (per il rimborso spese delle ricognizioni) – addizionale non soci € 9,00
Comprendente, per i non soci, assicurazione e soccorso alpino
Il programma sarà strettamente osservato, salvo cause di forza maggiore, attuato secondo il regolamento delle escursioni e condotto ad insindacabile giudizio del direttore d’escursione.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.
foto: supermontifvg