TREKKING IN ALTO ADIGE: dal BRENNERO alla VAL AURINA con salite al Gran Pilastro (3510 m) e al Sasso Nero (3369 m)
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono per questa estate un trekking escursionistico/alpinistico di 6 giorni lungo la dorsale montuosa che fa da confine amministrativo tra Italia e Austria, nel tratto che va dal Passo del Brennero al monte Sasso Nero, sopra l’abitato di Lutago, in Val Aurina.
Per l’impegno fisico richiesto e per le quote toccate, questo trekking è riservato a persone allenate e che si muovono con disinvoltura in ambiente alpino.
DESCRIZIONE DEL TREKKING
1° giorno, lunedì 15 agosto
Si partirà alle 6.30 dal quadrivio di Opicina, con mezzi propri e il pulmino sociale in direzione Lutago, in Val Aurina (ipotesi di strada: autostrada fino ad Amaro, per statali a Sappada, passo monte Croce Comelico, San Candido, Brunico, Campo Tures, Lutago). Qualche km dopo Lutago, a San Giovanni, parcheggeremo le nostre macchine e saliremo, armi e bagagli, su un bus da 20 posti che ci porterà tutti assieme al Passo del Brennero. Questa operazione ci consentirà di ritrovare a fine trekking tutti i nostri mezzi, senza dover fare laboriosi recuperi macchine.
Arrivati al Passo, all’altezza del “Brennerwolf” (1360 m), ci incammineremo sul sentiero 11 (in pratica un comodo sterrato) per giungere al rifugio Genziana (1894 m), dove ceneremo e passeremo la notte.
Dislivello: 550 m – Sviluppo: 5 km – Tempi: h 1.30 – Difficoltà: T
2° giorno, martedì 16 agosto
Al rifugio Genziana (1894 m) si prenderà uno sterrato che, con regolare pendenza, ci porterà al Passo della Chiave/Schlüsseljoch (2212 m); qui si abbandonerà lo sterrato, che scende in Val di Vizze, e si prenderà il segnavia 3, “Landshuter Höhenweg”, che va a risalire la sovrastante dorsale rocciosa.
Si raggiungerà la cima Vallaccia/Flatschspitz (2566 m), ci si abbasserà al Passo Vallaccia/Flatschjoch (2395 m) e da questo, sempre seguendo la dorsale, alla Punta del Lago Romito/Wildseespitz (2733 m).
Proprio volendo esagerare, con una deviazione di quasi 200 m di salita aggiuntivi, si potrà salire anche la Spina del Lupo/Wolfendorn (2776 m), il punto più alto della giornata.
Dalla Punta del Lago Romito, con leggeri saliscendi, si arriverà al rifugio Europa alla Venna (2693 m), per la cena e il pernottamento. Particolarità di questo rifugio è il trovarsi proprio nel mezzo del confine italo-austriaco, per cui si mangia in Italia e si dorme in Austria…..
Dislivello: 1300 complessivi – Sviluppo: 11 km – Tempi: 6/7 ore – Difficoltà: E
3° giorno, mercoledì 17 agosto
Dal rifugio Europa (2693 m) si raggiungerà la vicina forcella e da questa si scenderà sulla “Tiroler Höhenweg”, un bellissimo percorso di circa tre ore che, sempre sopra la Val di Vizze, ci porterà al Passo di Vizze (2251 m).
L’ambiente attraversato è ampio e solare, con un sentiero in molti punti realizzato mettendo pietra dopo pietra a realizzare un bel lastricato.
Bellissima la visuale verso il Gran Pilastro, pressoché continua.
Dal Passo si raggiungerà il vicino rifugio al Passo di Vizze/Pftscher Joch-Haus (2275 m) che si affaccia su un grazioso laghetto popolato da numerose marmotte; al rifugio si farà la sosta per il pranzo.
Dopo la pausa si prenderà il sentiero 3, più a valle si incrocerà la strada di servizio al rifugio, e a quota 1700 si abbandonerà la carrareccia (in prossimità di un tornante) per prendere il sentiero 1.
Con molta pazienza si saliranno i quasi 1000 m di dislivello per raggiungere il rifugio Gran Pilastro/Hochfeilerhütte (2710 m), dove si cenerà e passerà la notte.
Dislivello: -1000/+1000 – Sviluppo: 15 km – Tempi: 7/8 ore – Difficoltà: E
4° giorno, giovedì 18 agosto
Dal rifugio (2710 m), di buon mattino, la facile (e facoltativa) salita al Gran Pilastro/Hochfeiler (3510 m) su terreno facile e senza toccare neve o ghiaccio (2 ore di salita e 1.30 di discesa).
Rientrati al rifugio, si recuperano le cose lasciate in deposito e si andrà ad attraversare la Vedretta del Gran Pilastro, ormai ridotta a innocuo nevaio, fino a scavalcare la Forcella bassa di Punta Bianca/Unterer Weisszintscharte (2972 m), dalla quale per sfasciumi e ghiaie si arriva al rifugio Ponte di Ghiaccio/Edelrauthütte (2545 m) all’omonimo passo.
Dopo la doverosa sosta, si continuerà sempre sul sentiero 1, ora “Neveser Höhenweg/Alta Via di Neves”, altro bel percorso in quota che passa sotto la Punta Bianca (3370 m), le Mesule/Grosser Möseler (3479 m) e la Cima di Campo (3416 m); le acque che scendono dai loro versanti ghiacciati vanno ad alimentare il lago artificiale di Neves.
Sempre su tracciato eseguito con cura e maestria, si arriverà al rifugio G. Porro/Chemnitzer Hütte (2407 m), costruito sul Passo di Neves/Nevesjoch. Cena e pernottamento.
Dislivello: +1300 (con la cima) – Sviluppo: 15 km – Tempi: 8/9 ore – Difficoltà: E (EE per la cima)
5° giorno, venerdì 19 agosto
Dal rifugio (2407 m) si prenderà il sent. 24A “Alta Via Stabeler/Stabelerweg”, un percorso molto lungo e articolato che a una quota media di 2500 m attraversa le varie dorsali rocciose che scendono dalla catena principale Cima di Campo-Sasso Nero- Lovello.
La prima parte sovrasta la Valle di Riobianco e la seconda la Val Aurina.
Lungo il percorso si dovranno svalicare tre forcelle: la Gelenscharte (2724 m), la Forcella della Gola/Schwarzenbachtörl (2544 m) e la Zu Torla (2746 m).
Tra le dorsali che si andrà a svalicare si trovano le vallate di Val Rio Tratter, Val Rio di Mezzo, Val Rio Nero e Val Rio Rosso.
Mezz’ora dopo aver superato la forcella Zu Torla si troverà la deviazione per salire al rifugio al Sasso Nero (3020 m), 400 m di dislivello con un breve tratto attrezzato. Questo rifugio, di recente costruzione e dall’aspetto moderno e funzionale, ha in pratica sostituito il vecchio e storico rifugio Vittorio Veneto. Cena e Pernottamento.
Dislivello: 1000 m ca – Sviluppo: 10 km – Tempi: 7/8 ore – Difficoltà: EE
6° giorno, sabato 20 agosto
Dal rifugio (3020 m) si potrà fare (facoltativa) la salita al Sasso Nero (3369 m), toccando anche dei tratti innevati/ghiacciati, da superare con i ramponi ai piedi e la piccozza in mano…. Rientrati al rifugio e recuperate le cose lasciate lì, si potrà cominciare la lunga discesa, di circa 1600 m (se avremo lasciato almeno una macchina alla Stalliler Alm (1470 m).
Lungo il percorso troveremo il rifugio Daimer Hütte (1872 m) e la Schöllberg Alm (1650 m).
Trovata la nostra macchina, vi saliranno gli autisti per andar a recuperare il resto dei mezzi lasciati a San Giovanni. Il resto poi è cosa nota….. Recuperate tutte le macchine, si potrà far rientro a Trieste.
Cartografia: Carte Tabacco 037 e 036 in scala 1:25.000
Direttore d’escursione: Maurizio Toscano
Quota di partecipazione per Soci CAI: € 300 , compreso il transfer con bus da Lutago al Brennero
Per i non soci CAI € 80 in più (associarsi al CAI costa € 60…)
La prima cena, al rifugio Genziana, sarà “alla carta”, e quindi fuori quota…
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30.