DOLOMITI: SENTIERO ATTR. FEDERSPIEL, SENTIERO ATTR. BEPI ZAC E CIASTEL DE COSTABELA SOPRA LA VAL DI SAN PELLEGRINO
Passo San Pellegrino (1907 m), Rif. Passo delle Selle (2528 m), Sent. Alp. B. Federspiel, Cresta dei Monzoni (2559 m), Rif. Vallaccia (2275 m), Rif. Passo delle Selle (2528 m), Sent. Attr. Bebi Zac, El Ciastel de Costabela (2730 m), Passo San Pellegrino (1907 m)
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono un trekking nelle Dolomiti, nel gruppo dei Monzoni, percorrendo alcuni sentieri attrezzati e pernottando ai rifugi Le Selle e Vallaccia.
L’AMBIENTE
L’escursione si svolge nel gruppo dei Monzoni, isola di granito scuro in mezzo alle dolomie.
STORIA
Il percorso si svolge lungo la linea dei combattimenti della Prima Guerra Mondiale.
Lungo la discesa al passo si passerà vicino al sito dove, nel 2015, fu ritrovato lo scheletro intatto di un alpino caduto cent’anni prima durante un assalto, ucciso, probabilmente, da un’esplosione.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Venerdì 27 agosto – Arrivo al Passo San Pellegrino (1907 m), parcheggio dei veicoli. Da lì, seguendo il segnavia 604, si arriverà al rifugio Passo delle Selle (2528 m). Durante la salita si attraversano le postazioni italiane preparate in vista del successivo attacco alle linee austriache soprastanti. Sistemazione nelle camerate.
Sabato 28 agosto – Dal rifugio inizia la panoramica Cresta de le Selle, dove si svolge l’Alta Via Bruno Federspiel, disseminata di fortificazioni, molte delle quali in caverna. Con facilità si raggiunge la prima elevazione, Punta d’Allochèt (2582 m), oltrepassata la quale si supera ancora un baraccamento austriaco. Una breve crestina rocciosa attrezzata con il cavo segna l’inizio dell’alta via. Poco oltre si nota la zona dove le rocce calcaree vengono bruscamente sostituite dalla scura roccia vulcanica che forma i Monzoni.
Presso un’insellatura sorvegliata da grossi gendarmi scuri, ha inizio la risalita verso la punta dei Rizzoni. Spezzoni di cavo aiutano il superamento dei tratti più esposti, ma diversi passaggi sono privi di attrezzature e richiedono sempre molta cautela. Cengette inclinate e ponticelli di legno conducono al passaggio più impegnativo della traversata: una paretina da risalire con l’aiuto di cavo e pioli. Dopo ancora un tratto esposto, il sentiero si riporta in cresta passando ora sul versante affacciato sulla valle di San Pellegrino.
Una breve deviazione permette di arrivare al punto più elevato dello Spiz de Tariciogn (2647 m). Qui inizia la veloce discesa verso la forcella de Ricoleta, piccolo intaglio terroso lungo la linea di cresta. Tagliando le ripide pale erbose si arriva allo Spiz de Ricoleta e quindi al Malinvern (2630 m), riguadagnando quasi tutto il dislivello appena perso.
Si prosegue ancora fino alla forcella de Costela affrontando una parte veramente impegnativa e priva di attrezzature. Il primo tratto è semplice ma poi il sentiero inizia a calare in un ripidissimo canale (anello metallico) dove bisogna prestare molta attenzione. Alla fine del canale la traccia riprende a traversare verso destra tagliando le ripide pendici erbose della quota 2559.
Con faticosi saliscendi ci si riporta in cresta e ci si avvicina alla forcella de Costela. Il percoso si fa via via migliore fino a trasformarsi in agile sentiero. La meta non sembra lontana ma c’è sempre un nuovo dosso da superare. Il detrito calcareo inizia ad affiorare tra le rocce più scure: è il segno che la lunga cresta dei Monzoni sta ormai per terminare. Da qui si scende a destra per raggiungere Forcella Vallaccia (zona mineraria) per poi arrivare al Rifugio Vallaccia (2275 m).
Domenica 29 agosto – Dal rifugio si scende seguendo il segnavia 624 verso la Val di San Nicolò, all’incrocio con il segnavia 603/604 si risale verso il Rifugio Taramelli (2040 m) e si prosegue verso il Rifugio Passo delle Selle (2528 m) presso l’omonima sella.
Si continua lungo il segnavia 637 in direzione nord, guadagnando rapidamente quota. Ben presto si incontriano le prime funi metalliche che agevolano il superamento di alcuni tratti leggermente franosi. Si continua sul filo di cresta incontrando evidenti segni delle attività belliche (comprese alcune gallerie). Si prosegue in salita incontrando prima il Piccolo Lastel (2697 m) e poi il Grande Lastel (2716 m).
Inizia ora un tratto con numerosi saliscendi che porta alla Cima Campagnaccia. Il percorso segue i camminamenti austriaci della I Guerra Mondiale ed è agevolato da tratti attrezzati con corde fisse e scale di legno. Dalla cima si scende verso un’ampia sella detritica (2680 m) (dove c’è la possibilità di accorciare il percorso). Continuando, si risale il versante opposto in direzione di Cima Costabella (2762 m – postazione di mitragliatrice austriaca) arrivati in cima si giunge ad uno sperone roccioso che si supera con una scala di legno. Da qui il percorso si snoda parte in galleria e si incontrano resti di opere belliche come trinceramenti, baracche, scale e passerelle di legno.
Utilizzando scale e gallerie si sale al Sasso di Costabella (2730 m). Qui c’è una serie di fotografie che evidenzia le distruzioni provocate dagli aspri combattimenti avvenuti in questa zona. Si continua a salire e scendere lungo roccette dove sono presenti osservatori e postazioni avanzate.
Raggiunta Forcella Ciadin si continua verso Forcella dell’Uomo dove si incomincia a scendere verso il Passo San Pellegrino. Questo tratto ripido e detritico è reso ancora più difficile dalla discesa di una paretina e richiede impegno. Finalmente la pendenza si fa più dolce e ben presto si raggiunge il Passo San Pellegrino.
Difficoltà: Escursionisti Esperti Attrezzato (EEA) – obbligo di casco, imbrago e set ferrata omologato EN 958:2017.
1° giorno DL: + 630 m, SV: 5 km
2° giorno DL: + 500/-650 m, SV: 10 km
3° giorno DL: + 1000/-1200 m, SV: 10 km
Cartografia.: Tabacco 006 – 1:25000
Varie: Portare la tessera del CAI per lo sconto in rifugio. Per il pernotto è richiesto il sacco – lenzuolo personale.
Direttore d’escursione: AE Maurizio Bertocchi
Quota Soci CAI € 150,00 (inclusiva della 1⁄2 pensione nei rifugi)
Per i non soci supplemento di € 36,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino più eventuali maggiorazioni sul prezzo della 1⁄2 pensione applicati dal gestore
ESCURSIONE EFFETTUATA CON MEZZI PROPRI
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30, dal lunedì al venerdì