SUL CAMMINO DELLE COLLINE DEL PROSECCO
giovedì 1 maggio 2025
TAPPA 1: DA VIDOR A COL SAN MARTINO
Vidor (152 m), sentiero 6, Colle del Castello (200 m), Sentiero dei Cipressi, Col Carpenon (230 m), Col Polenta (207 m), Col Castelon (235 m), Colbertaldo (147 m), Col dell’Orso, Col Mongarda (421 m), Col Moliana (445 m), Col San Martino (163 m)
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie APS e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono un’escursione sulle colline del Prosecco, una prima tappa da Vidor a Col San Martino.
Il Cammino delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene è un percorso che attraversa un paesaggio collinare dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco nel 2019, che si estende per 51 km tra Vidor e Vittorio Veneto, in provincia di Treviso.
Presenta una difficoltà tecnica mediamente bassa ma pur sempre di tipo escursionistico, con un dislivello complessivo considerevole (2265 m). L’intero cammino presenta sia una segnaletica verticale (cartelli) che orizzontale (vernice gialla e rossa) e, dato il considerevole impegno fisico, è consigliabile percorrerlo in 4 tappe.
In queste zone vengono coltivate e vinificate le uve da cui deriva uno dei migliori prodotti italiani da esportazione: il Prosecco doc.
Percorrendo il crinale delle colline la vista è magnifica, si apprezzano il panorama continuo e spettacolare sui ciglioni, i terrazzamenti fatti a mano nel 1600 per vincere la pendenza, il bosco e le colline a corda.
È una terra di mezzo con alle spalle le Dolomiti e all’orizzonte la laguna, che dopo secoli di abbandono oggi è diventata il paesaggio del Prosecco Superiore.
Le colline dell’alta marca trevigiana sono l’evoluzione di una comunità che sta tornando alla terra e che oggi dà un ritratto di sé che fa rima con viticoltura, agricoltura, recupero degli edifici rurali.
Con i suoi paesaggi incantevoli la zona si presta ad escursioni che portano alla scoperta di vigneti e cantine locali dove è possibile comprendere il processo agricolo e, ovviamente, degustare un buon bicchiere di Prosecco originale nel suo luogo di nascita.
Il percorso, pensato per promuovere un turismo lento e sostenibile, tiene insieme la natura, la storia, l’arte e la cultura di queste terre, con testimonianze della Grande Guerra sui campi dove si è combattuta la battaglia finale di Vittorio Veneto.
Grazie ad un paesaggio baciato dagli dei e migliorato notevolmente dalla fatica dell’uomo, oggi i pendii regalano tramonti meravigliosi e albe incredibili, ma i fianchi ripidi delle creste e le colline a schiena d’asino costringono alla lavorazione ed alla vendemmia “manuale”. L’emozione più grande qui è data dalle storie di vita raccontate dai grandi vecchi del Prosecco che si incontrano tra le vigne, nelle cantine a conduzione familiare o per “un’ombra” (bicchiere di vino…) alla frasca o in osteria.
DESCRIZIONE PERCORSO
La partenza del cammino è fissata presso la località di Vidor – comune della provincia di Treviso, a 7 Km da Valdobbiadene e a 40 dal capoluogo. Il suo territorio comunale si sviluppa per una parte in pianura e una parte in zona collinare, con diversi rilievi che vanno a delimitare a ovest e a nord il “Quartier del Piave”.
Il principale corso d’acqua che attraversa il comune è il Piave, fiume sacro alla Patria, su cui si trova uno dei ponti storici che collegano la riva destra e sinistra del fiume, il ponte di Vidor.
La località fu colpita duramente dalla prima guerra mondiale; trovandosi proprio in corrispondenza del fronte del Piave, fu occupata dagli Imperi Centrali sino alla fine del conflitto e, durante gli aspri combattimenti, venne danneggiato il patrimonio artistico del paese, come la chiesa e l’abbazia.
Grazie alla sua importanza strategica, durante il conflitto fu scelto per far attraversare il fiume alle truppe italiane in ritirata dalla disfatta di Caporetto.
Scesi dal bus, inizieremo la nostra escursione partendo dal municipio del paese.
Percorreremo in senso inverso metà dell’itinerario n. 6 “dal Sacro al Prosecco” e dopo cinque minuti su strada asfaltata, troveremo l’indicazione “Salita al Castello”.
Cominceremo a salire lungo questa ripida stradina asfaltata (totale 10 minuti) i cui tornanti si snodano fra le stazioni della via Crucis. Terminata la salita, faremo una deviazione verso il Colle del Castello (200 m), dove sorge una chiesetta, monumento Ossario ai caduti del primo conflitto mondiale, e primo punto panoramico della nostra gita.
La vista che si ammira dal colle è incredibile, spazia dal Piave, ai monti, alla cittadina sottostante, ai vigneti.
Dopo aver dedicato una decina di minuti alla visita del monumento, torneremo al nostro percorso; subito dopo troveremo un secondo belvedere e andremo a impegnare quindi il “sentiero dei cipressi”, con altri punti panoramici.
Questo sentiero collega il Col del Castello, appena lasciato alle nostre spalle, al Col Carpenon (230 m), verso il quale saremo diretti. È da sottolineare che, superato il belvedere, affronteremo una breve ma ripida discesa, dopo la quale saranno sufficienti 15 minuti per raggiungere questo rilievo. Dopo aver lasciato alle spalle questo altro colle, troveremo un segnale che ci indicherà la distanza (9 km) ancora da percorrere per raggiungere Col San Martino, la nostra méta finale.
Proseguiremo nel nostro cammino perdendo pure un po’ di quota e, trascorsi una ventina di minuti, sbucheremo sulla strada in via Martiri della Լiberazione, a Colbertaldo (147 m), una frazione del comune di Vidor.
Da qui cammineremo sull’asfalto per un centinaio di metri e poi troveremo un nuovo segnale (Col San Martino 8 Km). Svolteremo a sinistra diretti verso Col dell’Orso, dove arriveremo dopo dieci minuti, e altrettanti per raggiungere la Casera del Cacciatore; in seguito, per l’area di sosta dove faremo la pausa pranzo, ci vorranno ancora venti minuti…
Dopo esserci rifocillati, riprenderemo a camminare e ci vorrà un’oretta per raggiungere Col Mongarda (418 m). Qui troveremo l’indicazione “Salita Croce di Costa Granda”. L’ascesa sarà piuttosto ripida ed in circa 7/8 minuti arriveremo in cima alla Costa Granda (421 m), dove in cima c’e’ una croce e un panorama straordinario.
Dalla Costa Granda scenderemo per lo stesso sentiero ed in 5 minuti saremo nuovamente al Col Mongarda, da dove in poco più di un’ora, allietata ancora da scorci panoramici, arriveremo a Col San Martino (163 m), frazione di Farra di Soligo, portando così a termine la nostra escursione.
Difficoltà: Escursionistico (E)
Dislivello: + 570 m
Sviluppo: 12 km
Cartografia: Tabacco 070, in scala 1:25.000
consigliati i bastoncini
Ore 7.00 ritrovo e partenza da piazza Oberdan, rientro a Trieste verso le 19.30
L’escursione sarà effettuata con pullman
Direttore d’escursione: Maurizio Tessarolo
numero del cellulare sociale di AXXXO: +39 339 4681850
Quota Soci CAI € 22,00, esclusi costi mezzi pubblici
Per i non soci supplemento di € 13,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro giovedì.
