RIO DEI GAMBERI (SLO)
RIO DEI GAMBERI (SLO)
Giro ad anello nel parco di Rakov con visita alle cavità che si aprono lungo il corso del Rio dei Gamberi
La Valle del Rio dei Gamberi (in sloveno Rakov Škocjan), conosciuta anche come Valle di San Canziano (per la presenza di una chiesa a lui dedicata di cui rimangono ormai solo delle rovine nei pressi del Grande Arco), è una valle carsica lunga circa 4 chilometri, che prende il nome dal Rio dei Gamberi che vi scorre (in sloveno rak = gambero).
Si trova pochi chilometri a NE da Postumia nei boschi ai piedi della catena montuosa dello Javornik.
Quest’area, un tempo di proprietà del Principe di Windischgrätz, per la selvaggia bellezza del paesaggio e per l’unicità e l’imponenza dei fenomeni carsici, è stata protetta come parco naturale sin dal 1949. La vegetazione è composta da imponenti faggete, abeti rossi e bianchi e, vicino al fiume, aceri.
Purtroppo nel febbraio 2014 il gelicidio inferse gravissimi danni al patrimonio boschivo della Slovenia, particolarmente colpita fu la regione di Postumia. Soprattutto le fitte faggete sono andate distrutte creando delle ampie radure. Recentemente è terminato il lungo lavoro di pulizia dei boschi con la rimozione di migliaia di tronchi e rami abbattuti.
Qui tutte le stagioni hanno il loro fascino. L’inverno con la foresta ovattata di neve, misteriosa e silenziosa, con il ghiaccio che crea merletti e sculture lungo il fiume e nelle grotte. La primavera con i fiori che ricoprono il terreno e i prati che si tingono di verde. L’estate, quando il caldo si fa insopportabile e secca la natura, qui si trova un’oasi di verde e di fresco. L’autunno quando la natura si veste a festa con il giallo dei faggi, il rosso degli aceri e il verde cupo degli abeti.
L’area è interessata da un imponente carsismo sia superficiale che profondo: estesi affioramenti di rocce bianche, coperte da muschi e nascoste nella fitta vegetazione del sottobosco, profonde e ripide doline, risorgive e inghiottitoi caratterizzano la superficie.
Ma è in profondità che l’acqua ha creato uno dei più importanti ed estesi fenomeni carsici conosciuti. Provenienti dal vicino lago intermittente di Circonio, le acque sotterranee, dopo aver percorso sconosciute gallerie sotterranee, riemergono nella grotta del Principe Ugo (Zelške jame).
Attraversata una profonda voragine, un’ulteriore tratto di galleria e tutta la valle, il fiume scompare in un sifone della Grotta del Tessitore (Tkalca jama) e prosegue sotterraneo verso la Grotta di Planina dove, nella caverna denominata della Confluenza, si incontra con le acque sotterranee del fiume Piuka proveniente dalle grotte di Postumia, dando origine ad un nuovo fiume, l’Unza. Nel suo percorso il fiume ha scavato ampie caverne e lunghe gallerie. Con il tempo l’erosione ha assottigliato le volte che alla fine sono in parte crollate originando la valle.
Dell’antico percorso sotterraneo sono rimasti evidenti tracce nell’ampia voragine nella quale si apre la grotta del Principe Ugo e in due enormi archi naturali, il Piccolo Ponte Naturale (Mali naravni most), attiguo alle sorgenti, ed il Grande Ponte Naturale (Veliki naravni most), vicino al punto in cui il Rio dei Gamberi si inabissa nella Grotta del Tessitore. Una miriade di gallerie e risorgive si aprono lungo i fianchi delle voragini, testimoni di antiche diramazioni sotterranee.
Partenza 8.30 e rientro a Trieste verso le 17.30
Coordinamento: Umberto Tognolli
Difficoltà: Escursionistico (E)
Dislivello: +/- 200 m
Sviluppo: 14 km circa
Cartografia: Cerknica 151 – 1:25000
Vista la facilità del tracciato non è previsto alcun percorso alternativo.
Se la neve dovesse essere abbondante (non probabile) saranno consigliate le ciaspe.
Portare una lampadina per visitare le grotte.
Utili, eventualmente, i ramponcini e bastoncini.
Quota: soci € 18.00 – addizionale non soci € 9.00
Comprendente trasporto in bus e, per i non soci, anche assicurazione e soccorso alpino
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.