PROIEZIONE DEL FILM “LA GROTTA DEI MORTI”
UNA GROTTA, CENTOCINQUANTA ANNI DI STORIA
Nella serata di mercoledì 30 gennaio , alle ore 18.30, sarà proiettato il film “La Grotta dei Morti” di Daniela Perhinek.
Il film, già vincitore del secondo premio nel contest “Hells Bells Speleo Award 2018”, ha incontrato il favore del pubblico in diversi raduni speleologici nazionali e internazionali.
Si tratta di un documentario in cui storia e speleologia si incontrano e confondono. Gli spettatori si troveranno a viaggiare, non tanto nello spazio, quanto nel tempo; sentiranno parlare di speranze, di tragedie e di misteri e vedranno generazioni di esploratori passarsi il testimone da un secolo all’altro.
Il filmato è opera di Daniela Perhinek, un’amante della montagna, ambiente che percorre regolarmente sia sopra che sotto la superficie. Sono però i “vuoti nella roccia” ad attrarla particolarmente, in quanto rimangono, sul nostro pianeta Terra, gli ultimi luoghi rimasti da esplorare; Perhinek ritiene ineguagliabile l’emozione di trovare, ai giorni nostri, luoghi mai percorsi prima da essere umano. Con la macchina fotografica, che porta sempre con sé, tenta di fermare qualche momento significativo che meriti di essere condiviso.
In questo caso le è stato affidato il compito di far conoscere una storia che, seppur piccola se inserita nel contesto storico generalizzato, merita di essere ricordata.
La vicenda inizia nel lontano 1862 con le operazioni di ricerca dell’acqua per Trieste, acqua che si sperava di trovare nelle profondità di una grotta vicina alla città. Un tragico incidente provoca purtroppo la morte di quattro operai, dopodiché i lavori vengono interrotti e la cavità viene interessata da alcuni crolli. Successivamente generazioni di speleologi tenteranno di raggiungere il luogo dello scoppio sul fondo della cavità ma inutilmente, finché un’importante campagna esplorativa degli speleologi del Club Alpinistico Triestino iniziata nel 2003 e durata oltre 4 anni risolve alcuni dei misteri che circondano la grotta e l’incidente.
L’attuale presidente del CAT, Moreno Tommasini, è stato l’anima della campagna di scavi, un percorso irto di ogni sorta di ostacoli che gli hanno però permesso di portare avanti un altro tipo di percorso, un cammino di maturazione condiviso con numerosi amici, di trasformazione da scapestrati grottisti a motivati speleologi.
mercoledì 30 gennaio ore 18.30
Sala Proiezioni
Società Alpina delle Giulie