PHOTO GALLERY – ESCURSIONE CON STEFANO PESARO
SULLE TRACCE DELLO STAMBECCO NELLA ZONA DI SELLA NEVEA CON STEFANO PESARO
Bravi (per aver fatto un percorso di un certo impegno) e soprattutto soddisfatti i partecipanti all’escursione di domenica 22 settembre del TAM.
Si è trattato del recupero dell’escursione prevista per il 30 giugno scorso. In quell’occasione si era deciso che, a causa delle alte temperature, sarebbe stato difficile effettuare l’escursione.
Domenica, con un clima decisamente più fresco, in compagnia del veterinario di fauna selvatica Stefano Pesaro e con l’assistenza dei membri del direttivo TAM Adriana Varisco e Claudio Schneider, il gruppo è salito con la funivia, che parte da Sella Nevea, fino al rifugio Gilberti.
Dal rifugio l’itinerario di salita ha seguito il Percorso Botanico del Bila Pec, passando vicino la targa in memoria dei tre consoci speleologi Davanzo, Vianello e Picciola qui periti nel 1970 a causa di una valanga. Giunti in sella Bila Pec davanti agli occhi dei partecipanti si è aperto quel magico, incredibile e fantastico mondo costituito dall’altopiano del Canin. Chi ha visto quel luogo per la prima volta non credeva allo spettacolo che aveva davanti, per chi invece quei luoghi sono ben noti è stata come sempre un’emozione il rivederli.
Sempre scrutando le rocce sopra di noi, aiutati dall’amico Stefano prodigo durante tutta la giornata di spiegazioni faunistiche, alla ricerca degli stambecchi (scorti in più occasioni) abbiamo continuato il percorso lungo il sentiero in quota (CAI 632), quindi tralasciato il bivio per il sentiero che sale verso la ferrata Julia (ed alla cima del Canin) abbiamo preso al successivo bivio il sentiero 632A che costituisce la parte bassa del Percorso Geologico. Nei pressi del bivio abbiamo consumato il pranzo al sacco rimirando i fenomeni carsici che ci attorniavano. Seguendo sempre il sentiero siamo così scesi nella sottostante conca dove abbiamo potuto vedere l’impressionante ingresso del famoso e storico Abisso Boegan. In questo punto tra le altre cose sono stati avvistati pure due camosci al pascolo.
Durante il percorso i partecipanti hanno potuto rimanere stupiti davanti a quella mostra di fenomeni di carsismo che si succedevano senza soluzione di continuità ad ogni passo, sempre scrutati dall’alto da gruppetti di stambecchi. Percorsa tutta la conca, in direzione est, siamo arrivati nuovamente sotto la forcella alla quale siamo rimontati grazie il sentiero che, con delle svolte, permette comodamente di risalire l’erto canale. Un ultimo sguardo alle spalle a quel fatato mondo, ed un saluto a quei regali ungulati che erano il tema dell’escursione, per poi vedere dall’altro versante la conca del Gilberti deturpata da tutte le infrastrutture sciistiche costruite negli ultimi anni.
Per la discesa abbiamo seguito in parte il percorso del mattino per poi traversare sotto il Bila Pec e completare così il Percorso Botanico. Questo tratto ci ha regalato alcune belle fioriture tardive accompagnate dall’avvistamento di alcune vigili marmotte. Prima di riprendere la funivia c’è stato pure il tempo per una piccola pausa (dissetante) presso il rifugio Gilberti dopo di che non restava che scendere.
Scendere, chi con negli occhi la vista della prima volta di quello spettacolo naturale e chi (i veterani della zona) con la ripetizione di sempre nuove emozioni.
testo: Alessandro Tolusso
foto: Alessandro Tolusso, Viviana Zago, Adriana Varisco