PHOTO GALLERY – UN GARSINO IN CILE. III PARTE
Giulio Valenti (GARS) e Roberto Valenti (CAAI) sono rientrati a Trieste il 23 settembre, non prima di aver potuto sfruttare l’ultima finestra di bel tempo della loro permanenza in Cile.
Ritornando verso Nord, nella regione dell’Araucania, il 15 settembre Giulio sale al Volcán Villarica fino alla quota di 2250 metri, massimo limite di sicurezza consentito dopo le recenti attività del vulcano. Roberto ne approfitta per riposare.
Il 16 settembre, partendo da Melipeuco, viene salito il Nevado Sollipulli, un vulcano spento caratterizzato dall’enorme cratere sommitale e dalla foresta di araucarie (Araucaria araucana) che ne avvolge le pendici. Solo 1100 metri di dislivello ma ambiente e neve trasformata eccezionali.
Il 17 settembre è l’ultimo giorno di bel tempo. Dopo due tentativi di raggiungere la neve sulla Sierra Nevada, naufragati causa strade impercorribili con un veicolo non 4×4, Giulio e Roberto ripiegano nell’area di Corralco dove salgono un’estetica cima senza nome di 2250 metri di quota. Vista l’ora tarda e la neve in trasformazione si accontentano del modesto dislivello ma vengono ripagati dalle ultime curve su perfetto “firn” andino.
Ormai il tempo sta per scadere e non resta che puntare verso Santiago con ancora qualche puntata sulla costa dell’Oceano Pacifico o nelle valli montane del Cile centrale.
Nei 25 giorni di permanenza in Cile, Giulio e Roberto, istruttori della Scuola di Sci Alpinismo Città di Trieste, hanno percorso in macchina ben 5600 km, effettuato 11 escursioni di sci alpinismo salendo 9 cime per un totale di 14.500 metri di dislivello.
Un’esperienza intensa, alpinisticamente remunerativa e con spunti esplorativi che potranno aprire future opportunità di viaggio nelle Ande meridionali tra Cile e Argentina.
