PHOTO GALLERY – SPEDIZIONE IN ALBANIA 2022
ALBANIA 2022, ATTIVITA’ NEL PROFONDO NORD
Ha fatto rientro in Italia, a inizio Settembre, la spedizione leggera della Commissione Grotte E. Boegan di Trieste, che dopo quattro anni è ritornata nel distretto carsico del Nikaj-Merturi, nel profondo Nord dell’Albania. L’obiettivo della spedizione era orientato a rivedere le parti rimaste inesplorate della cavità “Kole e Geges”, “Kakverrit” e partecipare e patrocinare la cerimonia della posa di un targa in memoria del nostro socio onorario Ndoc Mulaj, tragicamente scomparso in quota a fine 2021.
Il primo giorno operativo è stato dedicato appunto alla cerimonia della posa della targa commemorativa, con tutta la famiglia Mulaj al completo e le maggiori rappresentanze amministrative e tribali del Nikaj-Merturi: la targa, fissata su di una quercia centenaria al centro del villaggio di Lekbibaj, riporta l’omaggio della CGEB a imperitura memoria e ricordo dell’amico Ndoc. Successivamente, come da antica tradizione montanara albanese, siamo stati ospiti di un tipico convivio voluto dalla famiglia.
Dopo il trasferimento nelle zone operative, il giorno successivo sono iniziate tre giornate consecutive di riesplorazione della cavità “Kole e Geges”, affiancando l’attività d’indagine alla raccolta di campioni di roccia, suolo e misurazioni dei valori di EC, T° e PH del torrente interno (stimato con portata di 30 l/s). Contemporaneamente sono state svolte misure legate alla determina della struttura geomorfologica della cavità, che è una grotta di contatto tra calcari del Trias superiore e marne/arenarie del Maastrichtiano.
Si è provveduto a topografare 150m nuovi, che portano oggi i dati metrici a 1200m di sviluppo per una profondità di -230m: dati parziali, in quanto al fondo sono individuate delle prosecuzioni e diverse zone con rami (apparentemente) minori non sono state topografate e sufficientemente indagate.
Misure sulle acque e di rilevamento geologico sono state svolte anche sui versanti esterni tra i villaggi di Palce e Kotec, che hanno portato, tramite la selezione per discriminazione EC, a individuare esattamente il torrente che entra nella cavità.
I campioni di rocce e suolo sono attualmente in determina alla dott. Prof. Romana Melis, presso il Dipartimento di Matematica e Geoscienze dell’Università di Trieste.
Ospiti dell’eccezionale guida e amico Afrim Gjergji, e di tutta la sua famiglia, il trasferimento organizzato per l’ultimo giorno utile di spedizione dedicato al trasferimento in quota per esplorare le prosecuzioni nella cavità “Kakkverrit”, è stato frustrato dal maltempo e da fitte piogge torrenziali che si sono abbattute sulla zona, attivando frane sulle arterie stradali già precarie.
E’ rimasto quindi un mesto rientro verso la plumbea cittadina di Bajram Curri.
Il giorno successivo, affrontando le mille serpentine e incognite della strade per Puke e Fushe-Arrez, sino a transitare per la più tranquilla Bosnia e il suo continuo, estenuante e ipnotico orizzonte carsico, è concluso il rientro a Trieste della spedizione, a cui hanno partecipato Massimo Baxa, Lucio Comello, Riccardo Corazzi e Louis Torelli.
Riccardo Corazzi
foto: Massimo Baxa
