PHOTO GALLERY – CAI CIM ALLA MARMAROLE RUNDE
Martedì 9 agosto ritrovo all’ alba al quadrivio di Opicina con destinazione Auronzo: vogliamo fare il Marmarole Runde in 2 giorni, sono circa 55 km con 2500 mt. di dislivello che di solito si fanno in 3 giorni.
Siamo in 6: Dusty, Giulio furlàn, Biu, Jenny, Chicca e Chiara.
Prendiamo la seggiovia per raggiungere la cima del monte Augudo e risparmiarci un po’ di dislivello e iniziamo subito la progressione su un sentiero nel bosco e su prati già con bellissimi panorami.
Dopo poco meno di 2 ore giungiamo al Rif. Ciareido in questi giorni chiuso, così senza caffè ci rimettiamo subito in marcia verso la prossima tappa, il Rif. Baion.
Anche in questo tratto la vista è mozzafiato, con il massiccio delle Marmarole che incombe maestoso sui nostri passi.
Al Baion facciamo una breve sosta per rifocillarci e ripartiamo per il Rif Chiggiato.
Il sentiero ora presenta qualche breve tratto attrezzato, ma sempre in un ambiente suggestivo e selvaggio. Giungiamo al Chiggiato dopo un’oretta e mezza e ci meritiamo una birra prima della discesa a valle in bosco, fino a raggiungere lo sterrato lungo il fiume che porta al Rifugio Capanna degli Alpini, dove pernotteremo.
La gestrice è molto simpatica e disponibile e ci propone una graziosa stanza da 6 posti, sacchi letto a disposizione, graditissima doccia calda e abbondante e gustosa cena.
La notte trascorre abbastanza tranquilla (magari con i tappi per le orecchie lo sarebbe stata totalmente!) e la mattina dopo alle 7 e mezza, dopo colazione, ci rimettiamo in moto verso il prossimo Rif Galassi. Sulla destra qualcuno di noi va a dare un’occhiata alla bella cascata prima di cominciare a salire. L’ Antelao, re delle Dolomiti, ci sovrasta imponente sulla nostra sinistra e tutto è magnifico.
Dopo il rifugio proseguiamo ancora 200m in salita fino alla Forcella Piccola che svalichiamo e cominciamo la discesa su ghiaia a tratti franata e poi su un meraviglioso traverso sul verde sopra gli impianti di San Vito di Cadore, con splendida vista sul Pelmo.
Arriviamo al grazioso rifugio San Marco, facciamo merenda e poi iniziamo l’ultima salita di 400m per la Forcella Grande, dove il paesaggio tocca l’apice dello splendore: sulla sinistra il Sorapiss, a destra l’imponente Torre dei Sabbioni, siamo circondati da una bellezza mozzafiato.
Il sentiero prosegue sul prato e cominciamo la lunghissima discesa verso valle. Il percorso è lungo ma sempre panoramico, costeggia ruscelli, passa sotto una bella cascata, scende in un bosco di faggi e infine raggiunge la foresta di Somadida ormai vicino alla strada asfaltata, a Palus San Marco.
Chicca e Giulio intraprendenti sfruttano un passaggio in autostop e vanno a recuperare le auto ad Auronzo ai piedi della seggiovia dell’Agudo e poi tornano a prenderci, dopo esserci tutti rinfrescati nel fiume.
Brindiamo infine alla conclusione di questa fantastica cavalcata svoltasi in armoniosa amicizia tra monti meravigliosi, con condizioni meteo perfette, per un totale di 55 km, 6 ore effettive al giorno, 1200 mt. di dislivello positivo la prima tappa e 1300 la seconda.