LUNGO LA PARENZANA – 2a tappa: da ISOLA a SICCIOLE
Isola/Izola (2m), quota 67 m, Strugnano/Strunjan (10 m), Carbonaro/Karbonar, Portorose/Portoroz, Lucia/Lucja, con il bus a Pirano e visita del centro storico. Dopo la pausa pranzo (autogestita), ritorno con il bus a Lucia e ripresa del cammino, Sicciole/Secovlje, confine Slovenia/Croazia
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono la seconda tappa lungo l’ex ferrovia della “Parenzana”, un progetto di percorso che si svilupperà in tre anni, con un paio di tappe all’anno.
La Parenzana è un’ex linea ferroviaria a scartamento ridotto lunga 123,1 km.
Inaugurata dall’Impero Austroungarico e fortemente voluta dall’imperatore Francesco Giuseppe, quest’opera ingegneristica partì per il suo viaggio inaugurale il 1° aprile 1902. Alla partenza non ci fu nemmeno un giornalista o un curioso. Essendo il 1° aprile, l’annuncio era stato creduto uno scherzo…
L’ultimo viaggio fu compiuto nel 1935 dopo aver vissuto la Grande Guerra ed il passaggio al Regno d’Italia.
Le rotaie videro il secondo conflitto mondiale, la Jugoslavia ed il suo dissolvimento, con la nascita di Slovenia e Croazia.
La linea collegava la città di Trieste con altri 33 luoghi dell’Istria (la maggior parte di questi con collegamenti difficoltosi) arrivando a Parenzo (Porec), nell’attuale Croazia.
Trieste si trova ad un’altitudine di 2m, mentre la stazione più alta, quella di Grisignana, a 293 m; il dislivello complessivo che il treno doveva affrontare durante ogni viaggio da Trieste a Parenzo era di circa 700 m. Oggi attraversa i territori di Italia (13 km), Slovenia (32 Km) e Croazia (78 Km).
La ferrovia rappresentava un’ancora di salvezza per i villaggi dell’Istria. Gli abitanti ne beneficiavano per spostarsi, ma soprattutto per approvvigionarsi di vino, olio d’oliva, pietra istriana, calce, carbone, legno e vari prodotti agricoli.
Dopo 33 anni di onorato servizio la ferrovia venne abbandonata e fu lasciata in rovina fino al 2006, quando iniziò il primo progetto di rinascita. Il progetto “Parenzana – la strada della Salute e dell’Amicizia” come recitano i suoi cartelli, ha iniziato a convertire la linea in una pista ciclabile. Oggi questa ferrovia è stata completamente restaurata in un percorso panoramico, noto come il percorso ciclabile ed escursionistico più visitato in Istria.
Il percorso originale è attualmente fruibile a partire dalla foce del Rio Ospo, a quasi 2 km dal centro di Muggia. Il tratto da Trieste a Muggia è stato “mangiato” dall’espandersi della città e della sua zona industriale e purtroppo non è più recuperabile per uso cicloturistico/escursionistico.
IMPORTANTE: a mezzanotte di sabato 26 marzo si passa all’ora legale: ricordarsi di spostare le lancette dell’orologio avanti di 1 ora
Difficoltà: Turistico (T)
Sviluppo: 14 km
Cartografia: Primorska, edizioni Kartografija, scala 1:40.000
Partenza con il pullman alle ore 8.30 da piazza Oberdan, rientro a Trieste verso le 18
Direttore d’escursione: Maurizio Tessarolo
Quota soci CAI € 17,00
Per i non soci supplemento di € 12,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
I partecipanti dovranno essere muniti di mascherina FFP2 e gel igienizzante e consegnare al capogita il modulo debitamente compilato dell’autodichiarazione di non essere portatori di virus, di non essere stati in contatto con persone contagiate e di non dover sottostare a quarantena
PER POTER PARTECIPARE ALL’ESCURSIONE SI DEVE ESSERE MUNITI DI GREEN PASS
Il programma sarà strettamente osservato salvo cause di forza maggiore e attuato secondo il regolamento escursioni e condotto ad insindacabile giudizio del direttore d’escursione.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.