JÀVORCA E LE SORGENTI DELLA TOLMINKA
Sabato 11 giugno, grazie alla collaborazione con il CAI di Monfalcone, alla past President Lucia Luciani e all’appassionato storico Roberto Jurissevich, il Gruppo Operatori Naturalistici e Culturali della Società Alpina delle Giulie propone un’interessante uscita di preminente interesse storico alla famosa chiesa di S. Spirito di Javorca in stile jugendstil, eretta in memoria dei caduti austroungarici sul fronte dell’Isonzo, opera dell’arch. Remigius Geylingun e del tenente ungherese Géza Jablonszky.
Sono notevoli ed interessanti anche gli spunti relativi all’imponente ambiente montano che domina la conca di Tolmino e le propaggini montane di Caporetto e il Tricorno – Triglav m. 2864, la cima più alta delle Alpi Giulie e i diversi parchi e riserve costituiti ne sono conferma.
La geologia della zona è resa piuttosto complessa da numerosi sovrascorrimenti e faglie che scompongono l’ampio piastrone, per lo più calcareo, di Tolmino. Pure le cime, come quella del Triglav, sono in Calcare del Dachstein mentre al di sotto affiora la famosa Dolomia Principale, più antica, triassica. Come se non bastassero queste vicissitudini orogenetiche, a rendere variegato il contesto ambientale della zona, nelle ultime decine di migliaia di anni, hanno esercitato una profonda azione i ghiacciai che hanno sovrascavato le valli e formato laghi ora interrati a costituire delle conche.
Sono però le attuali smeraldine e tumultuose acque dell’Isonzo, della Tolminka e della Coritenza il filo azzurro che caratterizza l’area e a guidarci.
Nell’avvicinarsi si apprezzeranno il risultato dell’interazione con le rocce calcaree che, nel corso dei milioni di anni, sotto l’azione delle forze endogene si sono progressivamente sollevate e deformate. Il risultato più evidente sono le montagne stesse e le forre, incisioni impostate su punti di debolezza della roccia e pure il caratteristico andamento a “zig zag” di alcuni tratti del corso dell’Isonzo.
Altra curiosità sono le acque termali che sgorgano a 18/20 °C in confronto con i 5/10 °C della Tolminka. E dove si trovava un inaspettato calore, secondo gli abitanti d’un tempo, non poteva mancare lo zampino del diavolo… e la località ha infatti preso il nome di Ponte del Diavolo.
Meno inusuali per i triestini sono il carsismo e le grotte da cui fuoriescono acque che alimentano pure l’Isonzo, e una cascata, una per tutte la cosiddetta “Bocca”. L’Isonzo stesso è alimentato da una risorgiva di troppo pieno che drena il sistema carsico
Un altro aspetto particolare del fiume coinvolge anche la pianura isontina: infatti nei pressi di Idrja si trovano le testimonianze della seconda più importante miniera di mercurio (cinabro) del mondo con una storia secolare. I sedimenti e gli scarti con il mercurio sono arrivati fino in pianura ed in laguna. Recentemente sono stati studiati assieme a quelli, molto più pericolosi per la salute provenienti da stabilimenti chimici.
Descrizione del percorso:
Seguendo il corso dell’Isonzo raggiungeremo la località di Tolmino dove si farà una breve sosta. Si proseguirà quindi con le automobili lungo la valle della Tolminka (7 km ca. ) quasi – il parcheggio si trova a 20 minuti di cammino – sino alla chiesa di S. Spirito di Javorca, commemorativa dell’esercito austro-ungarico, costruita nel 2016: è il più bel monumento di quel periodo, in perfetto stile jugendstil, giustamente inserita tra i principali edifici storici europei.
Anche il sito è di grande bellezza, circondato da montagne dove trovano posto anche diverse planine.
Dopo la visita della chiesa si proseguirà per una facile e non lunga camminata sino alle sorgenti della Tolminka.
L’escursione è per tutti e non presenta difficoltà. Si raccomanda attenzione nella percorrenza in auto della strada che costeggia il fiume, non ripida, ma stretta e a tratti sterrata. La giornata sarà arricchita da interventi sia di guide locali che ci illustreranno la chiesa, sia dei nostri accompagnatori Iurissevich, appassionato storico, e Ravalli, operatore naturalistico e culturale del Cai .
Informazioni logistiche
ritrovo alle 7.45 e partenza alle 8 da parcheggio Ospedale San Polo; da Trieste ritrovo in piazza Oberdan e partenza ore 7.10.
– sosta (caffè) a Tolmino
– proseguire in auto lungo la strada che da Zatolmin porta alla chiesa di Javorca è lunga circa 12 km ed è percorsa da automobili senza particolari problemi;
– al mattino visita alla chiesa (a pagamento)
– pranzo al sacco
– pomeriggio visita alle sorgenti ed ingresso forra della Tolminka
– brindisi finale e ritorno a Monfalcone/Trieste.
In caso di maltempo si propone un’escursione a Caporetto con visita al museo.
info: Riccardo Ravalli tel. 366 4654601
iscrizioni: CAI Monfalcone tel. 0481 480292 o via mail escursionismo@caimonfalcone.org
foto: Jost Gantar
