NEL GRUPPO DEL LAGAZUOI
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie APS e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono un bel weekend nelle sempre splendide Dolomiti ponendo l’attenzione sul gruppo del Lagazuoi.
Quest’anno si camminerà nel gruppo del Lagazuoi, teatro della prima guerra mondiale, dove oggi – grazie alla collaborazione dei nemici di un tempo – sono state restaurate le postazioni italiane ed austroungariche.
Punto di partenza delle escursioni di questo weekend sarà la zona attorno al Passo Valparola, mentre si alloggerà all’albergo Cesa Padon a Pieve di Livinallongo, con trattamento mezza pensione.
PRESENTAZIONE DEI PERCORSI
SABATO 20/07: Passo Valparola (2182m), sentiero dei Kaiserjager, Cima Lagazuoi (2752m), Gallerie del Lagazuoi, Cengia Martini, Passo Falzarego (2105m) Passo Valparola
Difficoltà: Escursionisti esperti con attrezzature (EEA)
Dislivello: 700 m
Sviluppo: 12 km
Sabato 20 luglio, dopo il trasferimento da Trieste, si salirà sulla Cima del Lagazuoi (2752 m), percorrendo il sentiero dei Kaiserjager, a tratti esposto ma non difficile dal punto di vista tecnico e molto bello per i paesaggi che offre. La discesa avverrà attraverso le Gallerie del Lagazuoi e la cengia Martini.
DOMENICA 21/07: Capanna Alpina (1720m), Col de Locia (2069m), Altopiano del Fanes (2113m), Forcella del Lago/Forcela dl Lêch (2486m), Lago Lagazuoi/ Lêch de Lagacio, Rifugio Scotoni (2040m), Capanna Alpina (2182m).
Difficoltà: Escursionisti esperti (EE)
Dislivello: 800 m
Sviluppo: 13 km
Domenica 21 luglio, dopo aver raggiunto in macchina la località Armentarola – Sarè, si salirà all’altopiano di Fanes tramite il Col de Locia. Raggiungeremo quindi la Forcella del Lago (2486 m) per ridiscendere al lago Lagazuoi e successivamente al rifugio Scotoni ed il fondo valle.
PERCORSO AUTOMOBILISTICO
Ritrovo alle ore 7.00 in piazza Oberdan.
Da Trieste si raggiunge il casello del Lisert, si percorre l’autostrada A4 sino a Portogruaro dove si imbocca la la A27, fino all’uscita Cadore-Dolomiti. Si prosegue per Vigo di Cadore e Cortina, da dove si sale il Passo Falzarego e si raggiunge il Passo Valparola.
DESCRIZIONE DEI PERCORSI
Sabato 20 luglio
Dopo aver posteggiato nei pressi del rifugio Valparola ci incammineremo per un sentiero che risale il pendio ghiaioso verso le pareti sud del Lagazuoi, fino a raggiungere una cengia attrezzata, dove inizia il Sentiero dei Kaiserjager (45′ dal parcheggio). Durante la Grande Guerra questo percorso rappresentava la via di comunicazione tra il fondovalle e le postazioni austriache in quota per il trasporto di viveri, munizioni e materiale.
Dopo aver indossato imbraghi e caschetti risaliremo un canalino, sfruttando alcune travi di legno che creano dei gradini e una serie di infissi metallici fino ad una cengia attrezzata che porta al ponte sospeso lungo circa 10 metri. Raggiunto il versante opposto, percorreremo una serie di facili roccette e poi un balzo verticale più deciso oltre il quale la visuale si apre verso la parete del Lagazuoi e successivamente verso il rifugio omonimo. Nei pressi del crinale si piega verso destra rimontando gli ultimi aerei tratti di sentiero oramai in vista della croce di vetta. (2778 m – 1h 15′ dall’attacco – 2h dal parcheggio). Pranzo in vetta.
Inizieremo la discesa scendendo lungo il crinale in direzione del Rifugio Lagazuoi, quindi percorreremo il sentiero attrezzato delle Gallerie. La galleria è lunga e ripida e può essere scivolosa, ma il percorso – in gran parte scalinato – è reso sicuro dal passamano a fune metallica. Indispensabile la luce frontale.
Durante la Grande Guerra i soldati italiani costruirono un ardito sistema di gallerie che dall’imbocco risaliva fino alla sommità dell’anticima del Lagazuoi per minare le postazioni austriache. Oltre al ramo costruito per piazzare la mina, ci sono la galleria di spalla con sbocco esterno sull’anticima, la galleria dell’artiglieria, la galleria a spirale, il ramo inferiore che sbocca presso la Cengia Martini. Il ramo che costituiva la galleria di mina italiana fu fatto esplodere il 20 giugno 1917.
Lungo il percorso si aprono alcune feritoie panoramiche ed incontreremo alcune ricostruzioni degli alloggi dei soldati. Continueremo a scendere fino a raggiungere una caverna dalla quale, sulla destra, parte un sentiero attrezzato esposto che porta alla Cengia Martini.
Durante la Grande Guerra la linea del fronte dei combattimenti tra l’impero austro-ungarico e il Regno d’Italia tagliava la zona del passo Falzarego, dove i due schieramenti militari si fronteggiavano a poca distanza. La Cengia Martini fu la postazione più importante per colpire dall’alto le trincee austro-ungariche a difesa del passo di Valparola. Col tempo la Cengia Martini venne dotata di camminamenti, cucine, mensa, magazzino, telefono, stazione teleferica, posto di medicazione, fucina, falegnameria, fureria.
Rientrati sui nostri passi fino alla caverna, riprenderemo il sentiero che porta all’aperto e raggiunge il passo Falzarego e poi il passo Valparola. (2h 30′ dal Rifugio Lagazuoi).
Domenica 21 luglio
Subito dopo la colazione lasceremo l’albergo in macchina per raggiungere la località Armentarola – Sarè (20 minuti circa di strada) dove posteggeremo.
L’itinerario inizia costeggiando in bosco il campeggio Sass Dlacia per raggiungere la Capanna Alpina. Da qui prenderemo il sentiero 11 che in 45 minuti ci porterà, prima dolcemente, poi più ripidamente a scavallare il roccione del Col de Locia. Sentiero ripido e gradinato con passamano in legno.
Continueremo il percorso lungo l’Alta via delle Dolomiti ed attraverso l’altopiano di Fanes, costeggiando un pittoresco torrente. Al bivio con il sentiero 20 B, svolteremo a destra e risaliremo il versante – prima tra mughi e poi su ghiaie – fino a raggiungere in circa 1ora e 30 minuti dal bivio, l’ambiente maestoso della Forcella del Lago, incassata tra due imponenti pareti di roccia.
Affacciandosi sul versante opposto a quello che abbiamo risalito si aprirà un ampio panorama, completato dalla vista del lago Lagazuoi che ci attende a fondo valle.
Intraprenderemo quindi la rapida discesa verso il lago (40 minuti circa): il sentiero è molto ripido ed esposto, ma ben segnato e reso più sicuro da numerose travi di legno che sostengono i gradini.
Raggiunte le sponde del lago ci sarà la pausa per il pranzo.
Riprenderemo poi il sentiero 20 b in direzione Rifugio Scotoni. Il percorso è molto suggestivo e scende rapidamente lungo un corso d’acqua; il sentiero diventa pianeggiante e si snoda su grande pianoro circondati da alti boschi e pareti di roccia.
In circa 45 minuti raggiungeremo il Rifugio Scotoni, dal quale in un’ora si giunge al punto di partenza. Rientro a Trieste in serata.
ALLOGGIO
Si pernotterà all’albergo “Cesa Padon” che si trova in località Sorarù (vicino all’abitato di Livinallongo del Col di Lana). Il trattamento sarà di mezza pensione (bevande escluse). Non serve il sacco lenzuolo.
Abbiamo a disposizione 15 posti (capogita incluso). L’iscrizione sarà confermata solo dopo il versamento di una caparra di € 50,00. Le prenotazioni dovranno essere effettuate esclusivamente presso la Società Alpina delle Giulie.
Ore 7.00 partenza da piazza Oberdan.
Escursione effettuata con mezzi propri
Direttrice d’escursione: Cristina Dolzani
Quota Soci CAI € 110,00 (*)
Per i non soci supplemento di € 26,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
(*) con meno di 10 iscritti il prezzo sale a € 120,00
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30.
