IL MONTE SART DA SELLA NEVEA
IL MONTE SART DA SELLA NEVEA
Sella Nevea, impianto a fune, rifugio Gilberti (1850 m), sella Bila Pec (2005 m), sent. CAI 632, bivacco Marussich (2040 m), monte Sart (2324 m), biv. Marussich, sent. CAI 645, C.ra Goriuda di sopra (1404 m), parcheggio funivia (1122 m)
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono un’escursione nelle Alpi Giulie, e più precisamente nel gruppo del Canin.
La fatica della salita verrà alleggerita con l’utilizzo della funivia che da Sella Nevea porta al rifugio Gilberti Soravito.
Già il rifugio Gilberti si trova immerso in un ambiente “lunare”, senza alberi e attorniato dalle grandi pareti della catena del Canin, ma sarà dopo lo svalico della Sella Bila Pec che si avrà l’impressione di trovarsi in un altro mondo, solo rocce e ancora rocce, di un bianco calcare solcato e lavorato da sempre dall’acqua, che ha creato un’infinità di solchi, righe e forme.
L’acqua, nel suo lento lavoro di dissoluzione del calcare, ha prodotto anche, nel sottosuolo, un dedalo di meandri, gallerie, pozzi e caverne, vero paradiso degli speleologi, che ancora oggi, dopo più di un secolo, scoprono nuove grotte e diramazioni sotterranee che portano il complesso del Canin ad essere uno dei più vasti sistemi ipogei del pianeta.
Tali esplorazioni hanno richiesto, purtroppo, anche il doloroso tributo di vite umane: ai tre speleo triestini Davanzo, Picciola e Vianello, morti per valanga nel 1970 è stato intitolato anche un bivacco speleo, base d’appoggio per le continue “indagini ipogee” del Col delle Erbe.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Parcheggiate le macchine alla stazione a valle della funivia del Canin, poco prima di Sella Nevea, si prenderà l’impianto di risalita al rifugio Gilberti Soravito. Verranno così risparmiati 700 m di faticosa salita e quasi due ore di tempo. Scesi dalla cabina si prenderà il sentiero CAI 632 in direzione sella Bila Pec, posta a 2005 m, con i resti di una casermetta della prima guerra. Da qui si proseguirà ancora sul 632, senza grandi differenze altimetriche, costeggiando i contrafforti montuosi dei monti Ursic e Canin. Si supererà la deviazione per la ferrata Julia al Canin (e quel poco che resta del ghiacciaio) e si proseguirà passando sotto il Picco di Carnizza, in un ambiente brullo e probabilmente ancora ingombro di neve.
Con un’ultima breve salita si giungerà al biv. Marussich, punto d’arrivo per la comitiva del Giro B: questi si fermeranno per la pausa pranzo e poi faranno a ritroso il cammino dell’andata.
I più ardimentosi potranno proseguire, ancora sul 632, passando sotto il Picco di Grubia in direzione Forchia di Terrarossa (2137 m).
Inizialmente da questo punto si doveva svalicare e proseguire per la Sella Buia, dove è situato il ricovero Igor Crasso e da lì scendere a Stolvizza in Val Resia, ma questo sarebbe stato possibile solamente utilizzando un bus o predisponendo delle macchine, cosa che avrebbe portato via molto tempo. Ci sembra un’ottima soluzione la “variante” della salita al monte Sart, di facile accesso e che offre uno stupendo panorama: a nord sulla sottostante Val Raccolana e le cime di contorno, il Cimone e tutto il massiccio del Montasio e a sud la Val Resia con la dorsale m. Guarda – Nische e la catena dei Musi, a ovest il Lavara con il Plauris e a est il massiccio del Canin, di cui il Sart si può dire che ne fa parte.
Gustati pranzo e panorami si penserà al ritorno a Sella Nevea: si ritornerà al Bivacco Marussich e da qui si prenderà il sentiero CAI 645 che si addentra nel Foran del Mus, caratteristico vallone carsico molto eroso da acqua e agenti atmosferici. Arrivati a quote più basse ci si inoltrerà nei boschi basali e si arriverà alla Casera Goriuda di sopra (1404 m), si abbandonerà il 645 per imboccare il Troi dal Sacs, numerato 659 (variante A), che comporterà anche un’ulteriore salita di 200 m ca. In alternativa il 645a, il sentiero “Sereno” (variante B), con alcuni tratti attrezzati, ma senza risalite. La ricognizione verrà fatta una settimana prima dell’escursione sociale, e in quell’occasione verrà deciso quale sarà l’itinerario definitivo. All’atto dell’iscrizione (da lunedì
26/7) verrà comunicato anche se necessari dispositivi supplementari per l’attraversamento dei nevai residui (ramponi e piccozza).
Difficoltà: E percorso escursionistico su sentiero bollato; possibilità di nevai residui, anche per il “giro B”; EE per la salita al Sart (terreno aperto ma alquanto sassoso) e per la parte attrezzata del “sentiero Sereno”. Sviluppo: ca 13 km il giro A, ca 7 km il giro B.
Dislivello: giro A +750 m/-1100, giro B 400 m
Cartografia: Tabacco 027 Canin Val Resia Parco Naturale Prealpi Giulie, 1:25.000
Raccomandati i bastoncini e consigliato cordino e moschettone per il sentiero Sereno.
Partenza ore 7 da piazza Oberdan con mezzi propri, rientro a Trieste verso le 20
Direttori d’escursione: AE Cristiano Rizzo e Ondina Benvenutti
Quota soci CAI € 7,00 (quota partecipazione + contrib. spese ricognizione) + il costo della funivia Sella Nevea > rif. Gilberti – addizionale non soci € 12,00 comprensiva di Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino
Costi funivia: corsa singola € 8.00, A/R € 10.00.
Il programma sarà strettamente osservato, salvo cause di forza maggiore, attuato secondo il regolamento delle escursioni e condotto ad insindacabile giudizio del direttore d’escursione.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.
foto: supermontifvg
