SUL MONTE TALM DALLA VAL PESARINA (EAI)
domenica 26 gennaio 2025
Prato Carnico (750 m), sent. 226, rif. M. Talm (1100 m), Monte Talm (1728 m), sent. 226a, Sella di Talm (1630 m), incrocio 228 con 226 (1500 m), rientro a Prato Carnico.
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie APS e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono la salita del monte Talm, con partenza dal versante sud, quello della Val Pesarina.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Arrivati a Prato Carnico (attenzione alla viabilità, deviazioni in giallo tra Ovaro e Comeglians per imboccare la Val Pesarina), si risalirà tutto il paese fino alle ultime case (fraz. Coi) e si parcheggeranno le macchine proprio dove ha inizio il sentiero CAI 226.
Ci si inoltrerà nel bosco seguendo un impluvio, si raggiungerà una prima stradina e dopo un po’ la si abbandonerà per seguire i segnavia bianco-rossi. Questi, dopo 200 m di dislivello, ci porteranno alla strada del rifugio Monte Talm, che raggiungeremo in breve (quota 1100 m). Fatta una breve sosta, percorreremo il comodo (anche se ripido) tracciato su rotabile sul quale sarà possibile trovare dei tratti coperti di ghiaccio. Onde evitare inutili e spiacevoli scivolate, non si indugerà a indossare i ramponcini appena necessario, in modo da consentire una regolare e spedita andatura.
A quota 1500 m, ad un tornante, il segnavia 226 si stacca dalla carrareccia e con un bel tracciato, mai ripido e con regolare pendenza, risale il pendio erboso che culmina con la cima del monte Talm. Qui ci aspetterà un panorama superbo, dalle Alpi Carniche alle Dolomiti, in quanto questa modesta cima è posta come un “promontorio” tra due grandi vallate: la Val Pesarina e la Val di Gorto (quella di Rigolato e Forni Avoltri).
Qui si farà la sosta pranzo, magari cercando un posto al sole e al riparo dal vento.
Dopo la rituale foto di gruppo, ci si incamminerà lungo la dorsale del monte in direzione Ovest (segnavia 226a) fino ad arrivare, con alcuni saliscendi, alla Sella di Talm (1630 m).
Dalla sella, se le condizioni di innevamento e il tempo a disposizione lo consentiranno, si potrà fare una deviazione al vicino rifugio Chiampizzulon, chiuso d’inverno (a/r un’oretta circa). Dalla sella poi si scenderà per la carrareccia abbandonata in salita e si rientrerà alle macchine per lo stesso percorso dell’andata.
Difficoltà: Escursionistico in Ambiente Innevato (EAI)
Sviluppo: 11 km
Dislivello: 1000 m
Cartografia: Tabacco 01, in scala 1:25.000
ATTREZZATURA RICHIESTA
Indispensabili le ciaspe, i bastoncini, e i ramponcini.
Inoltre, in adeguamento alla normativa, è indispensabile il kit di autosoccorso (Artva-pala-sonda).
N.B. In data 16/01 è stata fatta la ricognizione: l’innevamento era veramente scarso, al punto che non si sono usate le ciaspe. Quindi, se la situazione dovesse rimanere tale e quale per il 26/1, non si porterà nemmeno il kit di autosoccorso.
Ore 7.00 ritrovo e partenza da Piazza Oberdan, rientro previsto a Trieste verso le ore 19.45.
Escursione effettuata con mezzi propri
Direttori d’escursione: AE Maurizio Toscano e Giorgio Musino
cellulare sociale della AXXXO: 339 4681850 attivo solo nel giorno dell’escursione
Quota Soci CAI € 7,00
Per i non soci supplemento di € 13,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
per chi fosse sprovvisto dell’attrezzatura richiesta, potrà prenderla a noleggio (fino ad esaurimento dei pezzi disponibili) presso la Sezione (Kit APS € 10, ciaspe € 5)
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro il venerdì precedente l’escursione.
foto (d’archivio): Livio Marassi
