LA BIBLIOTECA SEGNALA…
La Biblioteca questa volta propone un libro che è un piccolo gioiellino.
Un modo diverso di vedere la montagna, in punta di penna e di grafite come suggerisce appunto il titolo di questo bel libro dedicato all’opera di Gino Buscaini.
“Scalate di penna e grafite. Le montagne disegnate di Gino Buscaini” di Alessandra Beltrame, Giovanna Durì, Silvia Metzeltin (Ronzani Editore, 2024)
“Sentivo che questa attività sarebbe stata utile all’alpinismo e agli alpinisti e avevo anche l’ambizione di fare meglio di chi mi aveva preceduto. Di mia iniziativa mi presentai al direttore generale del Touring Club Italiano offrendomi per questo lavoro: ricordo che si meravigliò perché ero senza la cravatta e mi lasciò con poche speranze”. Gino Buscaini
Gino Buscaini (1931-2002), è stato alpinista di alto livello, autore e curatore di libri di viaggi e di montagna, ma soprattutto talentuoso illustratore, disegnatore e cartografo. È stato coordinatore per trent’anni della collana Guida dei Monti d’Italia Cai-Tci, autore egli stesso di sette volumi e curatore di tutti gli altri usciti fino al 2002.
Quasi in sordina è rimasta tuttavia la sua vocazione di illustratore e cartografo, benché proprio questa sia apparsa agli inizi quale garanzia di possibile realizzazione di parecchi suoi volumi. Questo progetto grafico non parte dal soggetto montagna in sé, o dalla sua frequentazione alpinistica che implicitamente contiene.
Il progetto libera la montagna dai suoi vincoli tradizionali senza negarli: esprime un messaggio che li trascende. Svela il mondo di un artista speciale, che rende la realtà, amata e studiata fin nella minuzia dei dettagli, attraverso una creatività radicata nel rigore di un approccio tecnico indispensabile alla conoscenza da trasmettere. Rappresenta alcune tappe di un cammino professionale di Buscaini, che dalla trattazione delle Alpi è arrivato alle Ande Patagoniche, dove poi ha coniugato i documenti geografici e storici con interpretazioni narrative, lasciando spazio alla fantasia. I brevi testi che accompagnano il progetto esulano da forme didascaliche, nell’intento di integrare la visione grafica solo con stimoli vari e puntuali.
