ESCURSIONE SULLO JOF FUART O AL RIFUGIO “DI BRAZZÀ”
Giro A) Sella Nevea (1.171m), sentiero CAI 625, Passo degli Scalini (2.022m), Rifugio Corsi (CHIUSO – 1.874m), Forcella Mosè (2.271m), sentiero “Anita Goitan”, Jof Fuart (2.666m), rientro a Sella Nevea (1.171m).
Giro B) Sella Nevea (1171 m), sent. 625, casera Cregnedul di Sopra (1515 m), sent. 624-623, rif. Di Brazzà (1660 m), sent. 623, Sella Nevea (1171 m).
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono un’escursione nelle Alpi Giulie per salire fino alla cima dello Jof Fuart, vetta più alta dell’omonimo Gruppo.
La salita, complice anche la prolungata chiusura del Rifugio Corsi (ancora in attesa di essere ristrutturato) che offriva un punto di appoggio per spezzare il dislivello, si presenterà lunga e faticosa, con alcuni tratti tecnici e di via ferrata, per cui è consigliata a persone con un ottimo allenamento e buone capacità di movimentazione in ambiente impervio.
E’ obbligatorio, pertanto, l’utilizzo del set da ferrata (omologato EN 958-2017), del casco e dell’imbrago.
In alternativa sarà effettuata un’escursione meno impegnativa, con medesima partenza da Sella Nevea, che porterà gli escursionisti verso la Casera Cregnedul e successivamente al Rifugio “Di Brazzà”, per ritornare poi al punto di partenza passando per la Casera Larice.
PERCORSO GIRO A
L’avvicinamento avverrà con mezzi propri – più il pulmino sociale – e partirà da piazza Oberdan. La sosta, durante il percorso e di durata minima, sarà effettuata all’Hotel Carnia. Raggiunto l’imbocco della Val Raccolana, a Chiusaforte, la si percorrerà per tutta la sua lunghezza fino a giungere a Sella Nevea nei pressi della Caserma della Guardia di Finanza, dove avrà inizio l’escursione prima possibile.
Imboccato il sentiero CAI n° 625, si inizierà una costante salita in un bosco di abeti rossi, sfiorando la Casera Cregnedul di Sopra e giungendo all’intersezione con una vecchia traccia di guerra che scende dal Monte Cregnedul e da La Plagnota, traccia che permette – oggi – di lasciare il Sentiero Attrezzato “Ceria Merlone” prima della sua naturale conclusione alla Forcella Lavinal dell’Orso.
Da qui si uscirà progressivamente dal bosco e, essendo esposti a sud, la salita risulterà piuttosto faticosa fino a giungere al punto di “svalico” rappresentato dal Passo degli Scalini. Qui, un sentiero a zig-zag condurrà al Rifugio Corsi, chiuso da qualche anno; molto probabilmente ci sarà la possibilità di trovare dell’acqua corrente (che alimentava il rifugio a suo tempo), ma non ve n’è la certezza, per cui è consigliato di partire con una buona riserva d’acqua.
Dal Rifugio, in poco più di un’ora, seguendo tracce di sentiero e ghiaie che portano a prendere quota, si giungerà alla Forcella Mosè, dove un caratteristico “totem” in pietra sovrasta il passo e permette di volgere lo sguardo al di là della Forcella, verso la sottostante “Alta Spragna”.
A sinistra del passo si noterà il sentiero che scende dalle Cime Castrein, mentre il gruppo, indossate le attrezzature da via ferrata, inizierà la salita, agevolata da cavi e balze rocciose, che conduce al Sentiero Attrezzato “Anita Goitan” (formalmente, tale sentiero attrezzato ha inizio alla Forcella Lavinal dell’Orso e termina alla Forcella di Riofreddo). Qui la pendenza dei tratti diminuirà, e il sentiero assumerà un aspetto molto più dolce. La vetta dello Jof Fuart, sulla nostra sinistra, ancora non si vede, mentre davanti agli occhi degli escursionisti si schiereranno le attigue vette del gruppo, la Torre della Madre dei Camosci, la Madre dei Camosci, la Cima di Riofreddo fino alla Cima del Vallone a alla Cima Alta di Rio Bianco. A destra scorgeremo una traccia che trascureremo, ma che seguiremo in discesa, per incominciare nuovamente a salire fino a incontrare l’uscita della Gola Nord Est che rappresenta uno dei percorsi più impegnativi per salire la vetta dello Jof Fuart.
La Gola, ora via alpinistica, fu a suo tempo attrezzata dal Past President della XXX Ottobre Lionello Durissini e da lui dedicata allo scomparso fratello Duilio. E in questo punto che troveremo la targa che il Gruppo Escursionismo ha voluto qui porre e a lui dedicare, immaginando, alla sua scomparsa, un ipotetico re-incontro con il fratello.
Da qui in pochi minuti saremo in vetta e la fatica sarà ripagata dalla visione d’insieme dell’intorno. La vista spazierà dal vicino Jof di Montasio fino al lontano (neanche tanto) Triglav, per vedere poi più a ovest le Alpi Carniche e le Dolomiti.
Una meritata e veloce sosta, oltre alla tradizionale foto di gruppo, e inizieremo la ripida discesa che ci condurrà a un nuovo tratto attrezzato che attraversa una breve galleria determinata dalla posizione di un grosso masso appoggiato alla montagna. Ancora qualche tratto di roccette da arrampicare in discesa e saremo finalmente con i piedi a terra, per spogliarci delle attrezzature e ritornare verso lo stesso percorso di salita. Risalire al Passo degli Scalini sarà faticoso, ma dal culmine dello stesso in poi sarà solamente discesa fino al rientro al parcheggio per una meritata birra al Rifugio Divisione Julia.
Difficoltà: EEA
Sviluppo: 18 km
Dislivello: +/-1650 m
Cartografia: Tabacco 019, Alpi Giulie Occidentali – Tarvisiano. Scala 1:25.000:
PERCORSO GIRO B
Da Sella Nevea ci incammineremo sul sentiero 625, che presenta un inizio molto ripido, per poi proseguire più dolcemente, anche con dei tornanti, fino a giungere alla Casera Cregnedul di Sopra (questa sarà la parte più “faticosa” dell’escursione); giunti qui proseguiremo con una dolce salita fino alle Casere Parte di Mezzo dopo essere passati per la Casera Larice; poi devieremo a destra per arrivare al Rifugio di Brazzà.
Decideremo sul momento se fare qui la sosta pranzo oppure farla all’agriturismo Malga del Montasio, tappa successiva.
Dall’agriturismo percorreremo al contrario il sentiero fatto fino alla casera Larice, da dove faremo rientro a Sella Nevea per il sentiero 623, all’inizio piuttosto ripido, poi, dopo la casera Barboz, più lineare.
Difficoltà: Escursionistico (E)
Sviluppo: 12 km
Dislivello: +/-500
m
Cartografia: Tabacco 019, Alpi Giulie Occidentali – Tarvisiano. Scala 1:25.000
Ore 6.15 ritrovo e partenza con mezzi propri da piazza Oberdan, ore 20 arrivo a Trieste
Direttori d’escursione: ANE Cristiano Rizzo, Davide Morabito
Quota soci CAI € 7,00 (inclusiva del contributo per le spese di sopralluogo) – Per i non soci supplemento di € 12,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
ESCURSIONE EFFETTUATA CON MEZZI PROPRI
TRASPORTO IN PULMINO: quota calcolata in base al numero di occupanti, tranne il conducente, comprensiva di autostrada, carburante e quota gestione pulmino CAI XXX (0,2 €/km)
Il programma sarà strettamente osservato salvo cause di forza maggiore e attuato secondo il regolamento escursioni e condotto ad insindacabile giudizio del direttore d’escursione.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.
foto: Ulderica Da Pozzo