ESTATE DI SAN MARTINO IN ISTRIA
Terme di Santo Stefano/Istarske Toplice (20m), Gradigne/Gradinje (114m), Portole/Oprtalj (360 m), Santa Lucia/Sveta Lucija (327 m), Laganisi (367 m), Visintini/Vizintini (390 m), Stridone/Zrenj (470 m), Terme di Santo Stefano/Istarske Toplice (20 m)
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono, in occasione dell’estate di San Martino, la classica escursione in Istria, terra di pregiati vini che, dopo esser maturati nelle botti, proprio in questo periodo vengono offerti agli avventori.
Da Trieste si raggiungerà in primo luogo Buie dove, nella piazza centrale del paese, si farà una sosta per il caffè.
Ci si dirigerà quindi verso le Terme di Santo Stefano e si lasceranno le macchine al parcheggio per iniziare l’escursione.
Le Terme di Santo Stefano sono la più importante località termale istriana; sono ubicate nell’incantevole e dolce vallata del fiume Quieto/Mirna, nella parte nord-occidentale dell’Istria, in Croazia, e distano da Trieste una sessantina di chilometri.
All’arrivo al centro termale, l’ospite viene salutato da una parete rocciosa imponente (85 metri d’ altezza), ai cui piedi sgorgano le sorgenti termali, sulfuree e radioattive. Il paesaggio è riposante con le colline verdi ed un parco centrale con vegetazione mista mediterranea e continentale. Le terme sono al terzo posto in Europa per la qualità dell’acqua e la guarigione: la naturalezza e le virtù terapeutiche di quest’acqua la distinguono da quella delle altre terme europee e la collocano ai primi posti proprio per la qualità e la sua efficacia terapeutica.
Le prime analisi dell’acqua furono effettuate già nel 1858 ed i risultati di oggi non sono differenti da quelli di allora. Erano conosciute sotto il nome di “Terme di Santo Stefano” ed erano considerate come una delle migliori acque termali dell’Impero Austro – Ungarico. Dopo il secondo conflitto mondiale, il Centro di Medicina di Pola decise l’amministrazione in proprio delle terme, che si trovavano in uno stato di grande abbandono, e le trasformò in un reparto per la terapia fisica e la riabilitazione medica. Nel 1970 iniziò un’epoca nuova, con l’integrazione delle terme istriane all’azienda turistico/alberghiera “Riviera” di Parenzo. Da allora il centro di cura opera quale reparto autonomo dell’azienda parentina, seguendo in modo costante anche l’indirizzo del turismo medico/sanitario. Oggi le terme sono proprietà privata ed ospitano clienti da tutte le parti d’Europa.
Dalle terme, la prima località che si incontrerà sarà Gradigne/Gradinje, bisogna sottolineare che questo primo tratto di percorso verrà effettuato su strada asfaltata ma con bassa densità veicolare.
Questa frazione appartiene al comune di Portole; è un insediamento di 116 abitanti ed il suo territorio, prevalentemente destinato ad uso agricolo, si estende su una breve valle posta alla base dell’altopiano di Sterna.
Da qui si andrà verso Santa Lucia/Sveta Lucija. Dopo 1 ora e 20 minuti circa di cammino si arriverà ad un bivio e ci si dirigerà verso Portole, passando per i campi. Anche se saranno trascorse appena 2 ore dalla partenza, si farà qui la sosta per il pranzo di 30 minuti, per permettere, a chi lo desiderasse, di visitare la cittadina e di assaporare un buon bicchiere di vino presso la konoba Oprtalj.
Portole è un comune della regione istriana di 862 abitanti, ufficialmente bilingue, italiano e croato. Il centro cittadino, situato tra i comuni di Grisignana, Montona e Pinguente, si trova su un colle posto a 360 m sul livello del mare.
Il clima è di tipo subcontinentale, caratterizzato da estati calde e soleggiate ma abbastanza ventilate ed inverni complessivamente miti. È un affascinante borgo medievale dell’Istria interna, posto su un altopiano che domina la valle del fiume Quieto e la sua meravigliosa campagna. Portole fu sottomessa prima al Patriarcato di Aquileia e successivamente alla Serenissima Repubblica di Venezia fino al 1797. A seguire della parentesi napoleonica, venne inglobata nel litorale austriaco sotto la guida degli Asburgo. Già nei censimenti etnici dei primi anni del novecento la popolazione era in maggioranza di lingua e cultura italiana. Nel 1918, dopo la Grande Guerra, Portole e tutta l’Istria furono annesse all’Italia sotto la provincia di Pola. Durante il periodo italiano furono migliorati la viabilità ed i collegamenti verso Pisino e le vicine Grisignana e Montona. La seconda guerra mondiale invece rappresentò un periodo di tragedie per la popolazione. Occupata militarmente dai tedeschi nel 1943, in quegli anni cominciarono a formarsi, specie nell’Istria interna, le prime bande dei partigiani comunisti di Tito che rivendicavano a gran voce le terre dell’Istria, Trieste, Gorizia, Fiume e la Dalmazia.
In quel clima di incertezza e terrore la maggioranza della popolazione scelse la via dell’esodo, specie dopo la formalizzazione del Trattato di Parigi del 1947, che sancì la definitiva annessione di Portole alla Jugoslavia. Dal 1991 Portole fa parte della Repubblica di Croazia, mantenendo il bilinguismo croato ed italiano. Attualmente la cittadina, nonostante l’esodo della maggioranza della popolazione italiana che viveva per lo più nel centro storico, ora in via di abbandono, annovera la presenza di una corposa minoranza nazionale italiana che si aggira attorno al 30% dei cittadini residenti.
Il centro storico, tutt’oggi poco abitato, conserva delle straordinarie bellezze del periodo medievale e soprattutto veneziano, che meritano una visita. La loggia veneziana di Portole, in tipico stile barocco, è del Cinquecento ed è stata ristrutturata nel 2006. All’interno conserva ancora gli albori dell’epoca della Serenissima, tra cui uno splendido Leone di San Marco. La chiesa di San Giorgio, anch’essa del Cinquecento, conserva dei preziosi affreschi e dipinti.
Ripreso il cammino, ci vorrano 20 minuti per raggiungere Santa Lucia/Sveta Lucija, una piccola frazione che dista da Portole 1,5 Km. Anche questo breve tratto di strada, per motivi di praticità, lsi farà su strada asfaltata con un traffico veicolare praticamente inesistente. Arrivati a Santa Lucia e poi al crocevia incontrato all’andata per andare a Portole.
Dall’incrocio si prenderà il sentiero che porta a Stridone/Zrenj. Si incontreranno in sequenza i villaggi di Laganisi (25 minuti) e Visintini/Vizintini (altri 45 minuti da Laganisi). Da qui saranno richiesti ulteriori 45 minuti di fatica per arrivare a Stridone.
Il campanile ci annuncerà da lontano questa località posta in una splendida posizione, a 470 metri di altezza. Qui termina il terreno carsico che si innalza da Salvore ed è conosciuto come Carso di Buie prima, e di Sterna poi.
A sud l’altopiano precipita nella sottostante valle del Quieto/Mirna dove ci sono le Terme di Santo Stefano.
È un piccolo borgo di agricoltori ed artigiani posto in posizione salubre, panoramica e, fatto molto importante in Istria, prossimo ai corsi d’acqua. Il castelliere, fortificato dagli antichi Istri, sorgeva un po’ più a sud, ove si trova il monte San Gerolamo.
La chiesa è dedicata a San Giorgio e nelle vicinanze c’è l’agriturismo “Nezic”.
Qui si farà una breve sosta di 20 minuti per permettere, a chi lo desiderasse, di consumare qualcosa. Dopo questa breve sosta si effettuerà il tratto finale di questa escursione.
Abbandonato il paese, si seguirà un sentiero che attraversa in discesa un breve tratto dell’altopiano e raggiungeremo il bordo del ciglione che si affaccia sulla valle del fiume Quieto/Mirna. Per scendere si dovrà affrontare un ripido versante seguendo comunque una buona mulattiera, ben tracciata ed a tornanti, che permetterà di perdere agevolmente quota. Questa si tiene vicina a una bella parete di roccia frastagliata che precipita verso il basso fino a terminare con la spettacolare rupe che sovrasta l’area delle terme istriane, già visibili.
Difficoltà: Turistico (T)
Sviluppo: 16 km
Dislivello: 470 m
Ore 7.00 ritrovo e partenza con mezzi propri da piazza Oberdan, ore 16.45 circa chiusura escursione alle Terme di S. Stefano
Direttore d’escursione: Maurizio Tessarolo
Quota Soci CAI € 7,00 – Per i non soci supplemento di € 12,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
Il programma sarà strettamente osservato salvo cause di forza maggiore e attuato secondo il regolamento escursioni e condotto ad insindacabile giudizio del direttore d’escursione.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.
