ALTIPIANO DEL CANSIGLIO: MONTE PIZZOC
Rifugio C.ra Mezzomiglio (1291 m), Rifugio Città di Vittorio Veneto (1547 m), Monte Pizzoc (1563 m),Vallone di Vallorch, Vallorch (1118 m), Rifugio C.ra Mezzomiglio (1291 m)
La Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionismo dell’Associazione XXX Ottobre propongono un’escursione, con due livelli di difficoltà, nell’altipiano del Cansiglio, sul Monte Pizzoc.
Il Cansiglio, altopiano delle Prealpi Carniche posto a cavallo delle provincie di Belluno, Treviso e Pordenone, sovrasta con le pendici esterne a sud e ad est la pianura veneto-friulana, mentre a nord è delimitato dalla regione dell’Alpago e a nord est dal gruppo montuoso del Cavallo; infine, ad ovest, la Val Lapisina lo separa dal Col Visentin. Dalla caratteristica forma a catino, è costituito nella sua parte centrale da tre depressioni: Pian Cansiglio, Valmenera e Cornesega, dove si raggiunge la quota più bassa (898 m).
I rilievi circostanti hanno un’altezza attorno ai 1300 m, tranne ad ovest e a sud ovest, in corrispondenza del M. Millifret (1577 m) e del M. Pizzoc (1565 m); ad est con il M. Croseraz si raggiungono i 1694 m.
Sebbene le precipitazioni medie annue siano di circa 1800 mm, i corsi d’acqua a regime permanente sono inesistenti per la natura carsica del territorio. L’umidità atmosferica assume quasi tutto l’anno valori elevati e spesso la conca è colmata da una fitta nebbia la cui formazione è dovuta alla forte escursione termica giornaliera.
A parte alcune radure, la zona è quasi completamente occupata da faggete intervallate da popolazioni d’abeti rossi (non autoctoni). La fauna è assai ricca e comprende varie specie di uccelli e di mammiferi come, ad esempio, il capriolo, la volpe, la martora e la donnola; segnalata pure la presenza della lince.
L’escursione si snoda lungo i sentieri della foresta del Cansiglio affrontando un itinerario di media difficoltà che, però, data la lunghezza (22 km) e un tratto finale su un impluvio piuttosto dirupato, è riservato a escursionisti esperti (escursionistico, invece è l’itinerario del giro B).
La difficoltà principale di questa gita è l’orientamento; i sentieri che corrono dentro la foresta del Cansiglio sono, infatti, numerosi e s’incrociano spesso, sono segnati in bianco e rosso come i tradizionali segnavia CAI ma, a differenza di questi, non hanno numeri ma lettere e, inoltre, in alcuni punti sono piuttosto radi; inoltre, essendo dentro un bosco di faggi, il percorso è completamente coperto da foglie secche e questo fa sì che può capitare di camminare fuori pista senza accorgersene (è successo due volte durante la ricognizione) oltre al fatto che, dentro un bosco di alberi tutti simili, non si hanno punti di riferimento, come cime o valli, che possano indicare un orientamento.
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Il percorso è ad anello con un piccolo tratto in comune all’inizio fino alla casera Prese, da dove ci si immerge in un bosco di faggi con una piccola interruzione sul monte Pizzoc.
Si seguirà il segnavie H3 che conduce prima presso il piccolo villaggio di Oselada e, subito dopo, al rifugio Vittorio Veneto proprio sotto il monte Pizzoc.
Qui, se saremo fortunati, avremo una vista magnifica: a nord si spazia su tutto il bellunese, dalle Dolomiti (inconfondibili la Schiara e il Pelmo), al Col Visentin con le sue pareti verticali a strapiombo, al lago di santa Croce; verso sud si ha un bellissimo pano- rama sulla pianura veneta fino alla laguna di Venezia.
Dopo la sosta per il pranzo al sacco, il giro B ripercorrerà a ritroso il percorso fatto, mentre il giro A tornerà fino ad Oselada per poi imboccare un impluvio (segnato F3) all’inizio un po’ ripido ma poi decisamente più dolce fino ad incrociare la forestale segnata con F per poi impegnare un altro impluvio in discesa (segnato F1), anche questo all’inizio ripido e poi più dolce, che condurrà al fino al villaggio cimbro di Vallorch.
Dopo aver fatto una breve sosta si riprenderà il cammino lungo il sentiero segnato con S; si girerà poi a sinistra per percorrere in salita un impluvio molto dirupato e con terreno pesante (segnavia R), i segnali sono molto radi e per un po’ anche si perdono, si raccomanda pertanto di restare compatti.
Dopo aver incrociato la forestale F si continuerà sul sentiero, sempre in mezzo al bosco, con segnavia R1 e si arriverà nuovamente alla casera Prese e da qui alla malga Mezzomiglio.
AVVERTENZE: Si raccomanda vivamente di seguire il Direttore d’Escursione e di restare uniti; è molto facile perdersi. Consigliati bastoncini e una buona scorta di acqua; per il giro A, per ogni evenienza, si consiglia anche di avere con sé una lampada frontale.
Difficoltà: Escursionisti Esperti (EE)
Sviluppo: 22 km
Dislivello: 650 m
Cartografia: Carta Tabacco 012 – 1:25000
PERCORSO ALTERNATIVO
Dopo la sosta per il pranzo al sacco, il girò B ripercorrerà a ritroso il percorso fatto. Rientro previsto alla malga Mezzomiglio verso le ore 17.00
Difficoltà: Escursionistico (E)
Sviluppo: 14 km
Dislivello: 250 m
Ore 6.30 ritrovo e partenza da Piazza Oberdan (Trieste), rientro previsto a Trieste verso le ore 20
Escursione effettuata con mezzi propri
Direttore d’escursione: Davide Morabito (cellulare SAG: 3534556929)
Quota Soci CAI € 7,00 (inclusiva del contributo per le spese di sopralluogo)
Per i non soci supplemento di € 12,00 per Assicurazione Infortuni e Soccorso Alpino.
Il programma sarà strettamente osservato salvo cause di forza maggiore e attuato secondo il regolamento escursioni e condotto ad insindacabile giudizio del direttore d’escursione.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.
