ANELLO DELLE TRE CIME DI LAVAREDO
ANELLO DELLE TRE CIME DI LAVAREDO
GIRO A: Rif. Auronzo (2320 m), sent. 105, forcella Col de Mezzo (2315m), Capanna dei Pastori/Langalm (2283 m), Col Forcellina (2232 m), Pian da Rin (2192 m), rif. Locatelli (2405 m), sent. 101, forcella Lavaredo (2454 m), rif. Lavaredo (2344 m), rif. Auronzo (2320 m), sent. 101 – 119, casello pedaggio strada rif. Auronzo (1854 m)
GIRO B: Rif. Auronzo (2320 m), forcella Col de Mezzo (2315 m), sentiero sotto le pareti Nord delle Tre Cime, forcella Lavaredo (2454 m) e a seguire come per il giro A
Anche per questo weekend la collaborazione tra Commissione Escursioni della Società Alpina delle Giulie e il Gruppo Escursionisti dell’Associazione XXX Ottobre propone due escursioni diverse per tipologia, durata e difficoltà attorno al gruppo dolomitico più conosciuto al mondo, forse l’immagine emblema delle Dolomiti tutte: le Tre Cime di Lavaredo.
Il lago di Misurina (m 1756) è circondato dalle vette del Sorapiss, dei Cadini, del M. Cristallo e delle Tre Cime di Lavaredo.
Vi sono due leggende a proposito di questo luogo: secondo la prima leggenda, il lago si sarebbe formato dalle lacrime della bambina Misurina versate per la trasformazione del padre, il re Sorapiss, in una montagna da parte della fata del m. Cristallo. Questa storiella è stata trascritta nella canzone di Baglioni “Il lago di Misurina” nell’album “Sabato Pomeriggio” del 1975.
La seconda leggenda narra la vicenda di Mesurina, figlia di ricchi mercanti veneziani, allontanata dal padre per scongiurare una profezia per la quale la fanciulla avrebbe donato gli averi di famiglia a terzi.
Dopo la visuale del piccolo, ma idilliaco, Lago d’Antorno, si perverrà al Rifugio Auronzo (2320 m), eretto alla base delle Tre Cime di Lavaredo, versante meridionale. Queste montagne si trovano sullo spartiacque tra il bacino idrografico del Mar Adriatico e del Mar Nero. Infatti, a Nord Ovest il Rienza confluisce nell’Isarco, affluente dell’Adige, e a Sud le acque convogliano nell’Ansiei, affluente del Piave, e quindi nel Mar Adriatico, mentre a Nord Est i torrenti finiscono nel Rio di Sesto, affluente della Drava, e quindi nel Mar Nero.
Sulla Forcella Col di Mezzo (2315 m) si potrà osservare la stratigrafia del terreno, risultato di una orogenesi cominciata 250 milioni di anni or sono, quando le attuali Dolomiti erano costituite da enormi barriere coralline. Anche per questa particolarità geologica, le Tre Cime di Lavaredo, così come il resto dei “Monti Pallidi”, sono dal 2009 sito UNESCO e Patrimonio dell’Umanità.
Le Cime di Lavaredo costituiscono da secoli una frontiera tra il mondo latino ed il mondo germanico; le dispute di confine ebbero termine nel 1752 con il Trattato di Rovereto, stipulato fra la Repubblica di Venezia e il Sacro Romano Impero Germanico.
Questi luoghi, però, divennero nuovamente teatro di feroci contrapposizioni nella Prima Guerra Mondiale fra le truppe italiane e quelle austro-ungariche. Si notano ancora numerose caverne scavate durante questo conflitto, soprattutto sul vicino monte Paterno.
Il primo scalatore a conquistare la Cima Grande (2999 m) fu il viennese Paul Grohmann nel 1869, assieme alle guide altoatesine Franz Innerkofler e Peter Salcher. In precedenza, le cenge erano state sicuramente percorse dai cacciatori di camosci.
Partenza 6.15 e rientro a Trieste verso le 21.15
Coordinamento: Maurizio Tessarolo (AXXXO) e Silvo Stok (SAG)
Difficoltà A e B: Escursionistico (E)
Dislivello A: + 400 /- 750 m
Dislivello B: + 200 /- 600 m
Cartografia: Tabacco 010 Dolomiti di Sesto o 017 Dolomiti di Auronzo e del Comelico
Quota: soci 28,00 + 4 € per la navetta al rif. Auronzo – addizionale non soci € 9,00
Comprendente trasporto in bus e, per i non soci, anche assicurazione e soccorso alpino
Il programma sarà strettamente osservato, salvo cause di forza maggiore, attuato secondo il regolamento delle escursioni e condotto ad insindacabile giudizio del direttore d’escursione.
Info ed iscrizioni alla Società Alpina delle Giulie, via Donota 2, tel. 040 369067 dalle 17.30 alle 19.30 entro venerdì.
foto: dolomiti.it